Castle freak
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Voto:
John Reilly (Jeffrey Combs), sua moglie Susan (Barbara Crampton) e la figlia cieca Rebecca (Jessica Dollarhide) si recano in Italia a reclamare un castello ereditato dal primo. Il loro arrivo al castello D'Orsino turba il deforme Giorgio (Jonathan Fuller) tenuto incatenato nei sotterranei; questi si libera e inizia a uccidere. John scopre di essere imparentato col mostro e viene sospettato dalla polizia di essere l'assassino del castello.
LA RECE
Atmosferico post-gotico con mostro ma anche erotismo e cenni splatter; per il resto, nulla di memorabile. Compare un giovane Luca Zingaretti.
Basato vagamente sul racconto "The Outsider" di Lovecraft e girato a Giove (Terni) nel castello allora di proprietà di Albert Band, boss della Full Moon Pictures, Castle Freak è un B-movie poco conosciuto ma non privo di un certo fascino. Il regista Stuart Gordon raggiunse la notorietà con Re-Animator (1985) e in questa, come in altre pellicole (From beyond, 1986; Dagon, 2001) ha dimostrato di essere uno dei pochi interessati a ridurre su celluloide i lavori del Triste di Providence. A supportare finanziariamente il progetto, la Full Moon di Charles e Albert Band, più gli attori Combs e Crampton, già protagonisti in coppia nel film dell'86. Con Castle Freak si tenta una rivisitazione in chiave splatter, o comunque più violenta, dei film gotici italiani degli anni '60 che sovente propinavano storie nelle quali gente con un passato sinistro ereditava un sinistro castello che nelle segrete nascondeva sinistri segreti. Il film riprende questi elementi, aggiungendo effetti speciali aggiornati e una buona dose di sesso, tanto da fare brillare le forbici della censura che, qua è là, almeno all'estero, hanno mozzato sequenze. Fra le più piccanti: un rapporto sessuale fra il protagonista e la prostituta del paese; un coito cercato dal mostro che vorrebbe ma non può in quanto gli è stato tagliato il pene; un morso del freak al capezzolo di una prostituta; un gatto maltrattato e altra robetta. Tolti gli elementi forti, rimane una discreta atmosfera da old dark house che a tratti funziona e, a tratti, scade nel cliché. Tolto anche l'elemento atmosfera, resta poco in quanto Castle Freak consta fondamentalmente di un manipolo di bravi attori, ma qui non in palla, che vagano per il suddetto castello con ben poco sviluppo della storia. Dopo un lungo incipit in cui non succede nulla, il film si riduce al dramma degli equivoci: John Reilly viene creduto colpevole per gli omicidi commessi dal mostro, equivoco rafforzato dall'incompetenza della polizia italiana rappresentata da un giovane Luca Zingaretti. Il noto black-humor di Gordon, così presente in suoi altri film, qui manca quasi del tutto. Per certi versi accattivante grazie ai tocchi sexploitation, in parte citazionista e con qualche crudo effetto speciale, Castle Freak non riesce, però, a nascondere la sua natura low-budget. Pellicola prodotta mirando al target degli appassionati; non deluderà giusto quelli.
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Regista:
Stuart Gordon
Durata, fotografia
95', colore
Paese:
USA
1995
Scritto da Exxagon nell'anno 2009; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
