Che la fine abbia inizio
Voto:
Donna Keppel (Brittany Snow) è ancora sconvolta dal ricordo di Richard Fenton (Johnathon Schaech), insegnate che sviluppò un'ossessione per lei e che arrivò a uccidere i suoi familiari per poi essere arrestato. Arriva per Donna il giorno della Prom Night: la ragazza parte per la notte dei sogni con i suoi amici ma, contemporaneamente, il killer evade e compare all'hotel dov'è stata organizzata la festa.
LA RECE
Slasher senza personalità per la MTV generation (che poi si rivelerà il Circolo di Vienna rispetto alla generazione Alpha). Agli statunitensi, però, piacque. D'altra parte lo slasher è roba loro.
Dalla categoria "indifendibili". Prom night, il remake, è un film di trucida bruttezza, brutalizzato dalla distribuzione italiana con un titolo da timori millenaristici. Remake peraltro apocrifo perché, secondo la legge che ha dominato tutti i film del franchise Prom night, anche questo film non c'entra un'acca con la pellicola originaria Non entrate in quella casa (1980). Il primo errore è aver scelto nel mazzo il non-riferimento sbagliato; cioè, invece di fare il non-remake della pellicola dell'80, visti i soldi in ballo, si poteva osare il non-remake di Prom night II (1987), di gran lunga più interessante del fiacco slasher che diede vita allo scombiccherato franchise. Si è deciso, invece, di mescolare l'idea della festa di fine anno con i liceali belli da morire facendoli decimare da un killer con cappellino da baseball che somiglia a Forrest Gump, però in salsa folle. Il risultato è uno spregevole thrillerino da MTV generation privo di qualsiasi mordente, slavato di qualsiasi coraggio grafico, epigono della moda d'inizio XXI secolo di remeccare qualsiasi cosa abbia dimostrato in passato di avere la ben che minima potenzialità al botteghino, stando attenti a smussarne le spigolosità che potessero dispiacere alla censura. Il budget a disposizione ha permesso di dare al prodotto un aspetto superpatinato che riveste di modernità la scena ma che allontana qualsiasi senso d'inquietudine. Cardone, regista del già questionabile Zombies: la vendetta degli innocenti (2006), qui sceneggia e pare incapace di instillare nella storia del sarcasmo, una rilettura almeno minima del genere ma anche un tentativo di sfaccettare i personaggi che, perciò, si riducono a stereotipi e macchiette. Lo stesso killer, prima barbuto maudit alla Benicio Del Toro, poi sbarbato Forrest Gump, agisce senza nessuna sinistra motivazione se non uno stalking fine a se stesso. Qualche ripresa scaltra e risaputa, del tipo ora sono riflesso nello specchio ora non più; qualche dinamismo da videoclip; visioni da spioncino. Il gioco è fatto. Ma per chi? Per il pubblico USA che, storicamente affezionato allo slasher, ha fatto incassare 43 milioni di dollari a un film costatone 18. Sconsigliato "without parole".
TRIVIA
Nelson Mccormick (1957) dixit: "Siamo attualmente in un'epoca d'oro dei diritti televisivi [...] Improwisamente, dirigere storie per il piccolo schermo porta un po' di rispetto. La linea tra tivù e film è sfocata. A volte, mi sono trovato alle strette per la pressione a causa delle restrizioni temporali delle produzioni televisive. In un certo senso, la grande differenza è l'impronta lasciata dal regista. Durante la realizzazione di un film, tutte le scelte vengono filtrate dal regista. In tivù, il creatore dello spettacolo, in questo caso lo sceneggiatore, ha il potere su queste decisioni" ( cinemafantastique.net).
⟡ L'albergo visibile nel film è il Biltmore Hotel - 506 S. Grand Avenue, Downtown, Los Angeles.
⟡ Donna assiste alla morte della madre così come O-Ren lshii assiste all'uccisione dei propri genitori in Kill Bill: voi 1 (2003).
⟡ Come regola, gli alberghi americani non affittano camere ai ragazzi durante le prom nights perché sanno che, fra sesso e feste, devasterebbero gli alloggi.
⟡ Dopo che l'allarme viene attivato, Donna prende l'ascensore per andare al 3° piano. Questo non sarebbe possibile poiché, all'attivazione dell'allarme negli hotel moderni, tutti gli ascensori vanno al piano terra e smettono di funzionare, in modo che nessuna persona che si trovasse in ascensore rimanga bloccata in esso durante un incendio.
Titolo originale
Prom Night
Regista:
Nelson McCormick
Durata, fotografia
88', colore
Paese:
USA, Canada
2008
Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
