Daybreakers - l’Ultimo vampiro

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Voto:

2019. Il mondo è in mano ai vampiri che ora rappresentano il 95% della popolazione. La società dei succhiasangue sta affrontando una crisi: gli umani si stanno estinguendo e, quindi, il cibo viene a mancare; i vampiri che non possono bere sangue si trasformano in mostri fuori controllo. Edward Dalton (Ethan Hawke) è un ematologo che lavora per la Bromley Marks Co. di Charles Bromley (Sam Neill), multinazionale che raziona il sangue a livello planetario. Edward entrerà in contatto con Lionel Cormac (Willem Dafoe), un ex vampiro tornato umano dopo l'esposizione al sole per un preciso lasso di tempo. Mentre l’ematologo tenta di replicare la condizione di Lionel, la mancanza di sangue getta la società dei vampiri nel caos.

LA RECE

Dinamico vampire-movie che propone un gustoso ribaltamento della condizione umana e, al contempo, uno specchio estremizzato del buon vecchio capitalismo. Mainstream da prima serata.

Secondo film dei fratelli australiani Spierig che si erano fatti conoscere con lo zombi-alien-low-budget Undead (2003), commedia splatter spassosa ma realizzata attraversando difficoltà economiche non da poco. Il risultato al botteghino pagò a sufficienza per convincere il produttore di Daybreakers a tirare fuori una ventina di milioni di dollari buoni anche per usare le risorse tecnologiche della Weta Workshop di Peter Jackson. Soldi non buttati. Daybreakers allontana il pubblico dalle smancerie dei vampiri da fotoromanzo e torna al senso ferale del vampirismo, con tanto di concessioni allo splatter che poi così male non fa. C'è anche di che cogitare. Daybreakers potrebbe essere ritenuto il seguito logico di "I Am Legend", libro del 1954 di Richard Matheson che ebbe la migliore riduzione cinematografica con l'Ultimo uomo della Terra (1963). Nel racconto, i vampiri diventavano la principale razza sul pianeta riducendo gli esseri umani a numeri esigui. Il film degli Spierig risponde all’ovvia domanda che affiora nel caso di un ribaltamento sociologico di tale fatta: di che si nutrono i nosferatu se, sulla Terra, il sangue umano scarseggia o manca del tutto? Ci si diverte, quindi, a osservare un pianeta che, se per certi versi, è identico al nostro, al lavoro ci si va in metrò, al contempo è ribaltato e al la-voro in metrò ci si va di notte; le macchine hanno sistemi per bloccare la luce del sole facilitando la guida con telecamere e sensori vari; ai chioschetti non si prendono più le noccioline ma beveroni ematici; i questuanti allungano la mano per elemosinare un goccio di sangue, e via dicendo. Anche critica sociale, però, dal momento che il CEO interpretato da Neil mostra il volto più feroce di un capitalismo che impoverisce le risorse per poi fare delle risorse rimanenti un prodotto di commercio, lasciando la povera gente al macero. Ma non basta, Daybreakers è anche un action-movie con diverse sparatorie e un inseguimento stradale particolarmente riuscito, in cui Dafoe deve guidare la tecnologica vettura del buon ematologo impegnato a schivare pallottole e raggi di sole. Il film, che risulta decisamente originale nonostante il tema del vampiro sia qualcosa di utilizzato fino al logoramento, funziona proprio per l'offerta di generi differenti integrati, bilanciati e portati a compimento con decisione. Certo, nel tentativo di utilizzare tanti registri e intrattenere un pubblico più eterogeneo possibile, non tutto scorre. Non si spiega, ad esempio, come l'elioterapia che cura i vampiri possa funzionare, né si esprime al meglio la dimensione drammatica del sub-plot riguardante la figlia del cinico magnate Bromley. Validi tutti gli interpreti, anche se il protagonista viene messo in ombra dall'eterno comprimario Willem Dafoe nei panni di un southern-punisher ex vampiro, ora depositario del segreto curativo; cosa spassosa, dato che Dafoe, nel 2000, era stato eccelso succhiasangue in l'Ombra del vampiro tale da guadagnarsi una nomination all'Oscar. In ogni caso, la progressione positiva dei fratelli registi, dal low budget del 2003 a questo Daybreakers, lascia ben sperare per ciò che avranno da dire in futuro, aspettativa non delusa visto il superbo Predestination (2014).

TRIVIA

⟡ Nella prima scena del film si vede un calendario del 2019 con il primo aprile che cade il martedì. Sbagliato. Nel 2019 quel giorno è caduto lunedì. 

⟡ I produttori organizzarono una gara in internet, sul sito di grafica digitale worth1000.com, chiedendo di creare immagini che rappresentassero il mondo se fosse in mano ai vampiri. 

⟡ La multinazionale del film, la Bromley Mark, prende il nome da Patricia Bromley Marks, moglie di Dick Marks pubblicitario australiano notissimo in loco e mentore dei registi. 

⟡ Il film fu distribuito in USA a partire dall'8 gennaio 2010, data di compleanno di Elvis Presley; il personaggio interpretato da Willem Dafoe ha soprannome Elvis e, quando si presenta ad Edward, almeno nella versione originale del film, cita frasi dalla canzone di Elvis "Burning Love".

Titolo originale

Daybreakers

Regista:

Michael Spierig, Peter Spierig

Durata, fotografia

98', colore

Paese:

USA, Australia

Anno

2008

Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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