Predestination
Voto:
Un’Agente del Tempo (Ethan Hawke) viene rispedito nel 1975 per fermare il terrorista Fizzle Bomber ma finisce gravemente ustionato. Una volta ricostruito il suo volto, torna nel 1970 sulle tracce dell’attentatore, questa volta nei panni di un barista. Una notte, nel locale entra John (Sarah Snook) che promette di raccontargli la storia più strana mai sentita, una storia che inizia quando John nacque come la bella bambina Jane Doe.
LA RECE
Tech noir e mio amore a prima vista; in ogni caso, uno dei film definitivi sul viaggio nel tempo e i paradossi da bootstrap. Uroboro, apoteosi della circolarità causale, intricato paradosso ontologico mascherato da thriller di spionaggio temporale. Film che avrebbe meritato decisamente maggior riconoscimento. Ci proviamo qui.
Fantascientifico definitivo sui paradossi temporali, sugli effetti che producono cause, sui paradossi da bootstrap, sul senso della vita e dell’importanza che si pretende possa avere la nostra esistenza anche e, soprattutto, a discapito di quella altrui. Ci pensano gli Spierig brothers (Daybreakers - L'ultimo vampiro, 2009), con questo film dai toni noir - o neo-noir o tech-noir - tratto dal breve racconto di Robert A. Heinlein's (1907–1988) "All You Zombies", la stessa penna fantascientifica dietro Starship Troopers - Fanteria dello spazio (1997) e il Terrore dalla sesta luna (1994). Predestination è uno di quei film per i quali meno si racconta della trama e meglio si fa, poiché molto del suo impatto si deve ad una serie abbondante di colpi di scena e rivelazioni che si vanno a costruire, soprattutto nella seconda parte, in seguito ad una serie di viaggi nel tempo che puniranno severamente gli spettatori proni alle distrazioni. In realtà, gli sviluppi del film non sono complessi e, fermo restando la natura fantastica degli avvenimenti, i buchi logici si colmano tutti e il senso di ciò che viene narrato è molto chiaro, a patto, ribadisco, di non perdere il bandolo della matassa, occorrenza che con Predestination può accadere facilmente anche solo perdendosi qualche secondo di girato, esattamente come accadeva con Memento (2000). La frustrazione di dover prestare tutta la propria attenzione viene ripagata da una storia completa e non da un meccanismo narrativo finalizzato unicamente a rilasciare sul finale qualche facile shock. Ethan Hawke, già presente nel precedente film del duo registico, nonché la bravissima Sarah Snook che avrebbe meritato il volto in locandina, si prendono il tempo - pun intended - per narrarci di questa intelligentissima ragazza orfana incapace di trovare la felicità nel comune ruolo di donna di casa, in ciò andando a creare uno spessore che sovente i personaggi dei film fantascientifici non hanno. Sarah Snook, in effetti, offre una performance straordinariamente sfumata nell'interpreatre un personaggi che, contemporaneamente, costruisce e decostruisce l'essenza del suo genere, anticipando, peraltro, discorsi sulla fluidità divenuti centrali nel panorama culturale contemporaneo. La fotografia di Ben Nott oscilla magistralmente tra le atmosfere noir degli anni '40 e una nitidezza quasi clinica nelle sequenze futuristiche, ed è il valido contorno, insieme alla scenografia, per una pellicola che è passata ingiustamente nel silenzio e che, invece, è una delle più radicali nel suo genere, e, come le migliori opere della fantascienza filosofica, non offre risposte ma amplifica domande esistenziali, trasformando un concetto metafisico in un'esperienza emotivamente risonante. La trama di Predestination, tuttavia, gli consente di essere rivisto difficilmente più di due volte, la seconda per poter notare meglio tutti gli incastri, ormai consapevoli del segreto che governa il tempo dei due protagonisti. Comunque, sci-fi da salto temporale praticamente perfetto; visione da non perdere e passibile di piacere, e molto, a tutta la famiglia. Da vedere in triple-bill con Triangle (2009) e Timecrimes (2007). Voto di un entusiasta del time-travel movie.
TRIVIA
⟡ Dello scrittore Robert A. Heinlein vengono lasciate tracce in giro nel film: quando Ethan Hawke si siede alla macchina da scrivere la prima volta, si vede una copia del libro "Stranger in a Strange Land"; quando il protagonista entra nel negozio di modernariato per comprare la macchina da scrivere, la commerciante ha in mano una copia del libro "The Moon is a Harsh Mistress".
⟡ Il film si attiene scrupolosamente al racconto di Heinlein e alcuni dialoghi sono ripresi pari pari; tuttavia, nello scritto non compare il Fizzle Bomber bensì la Fizzle War del 1963, e il fatto che quella guerra, per l’appunto, “fizzled”, sfumò, finì in niente.
⟡ Il circuito usato dal terrorista per far saltare la bomba è un microcontroller Sparkfun Arduino Pro Mini 328 che, in effetti, può essere usato come controller elettronico per una bomba; ma voi non lo userete per quello, giusto?!
Titolo originale
Id.
Regista:
Michael Spierig, Peter Spierig
Durata, fotografia
97', colore
Paese:
Australia, USA
2014
Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
