il Diabolico dottor Satana
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Voto:
Londra, 1912. La polizia è in cerca di un killer di donne. Il colpevole è il brillante chirurgo Orlof (Howard Vernon) che, con l'aiuto dell'assistente Morpho (Ricardo Valle), cerca di prendere dei campioni di pelle femminile per ricostruire il volto della propria figlia sfigurata.
LA RECE
Franco at his best. In questo medical-horror si inaugurano i topoi della sua arte ma con una finezza di messa in scena che, poi, spesso non ha avuto (e voluto avere).
Non proprio il primissimo film di Jesús Franco Manera, per gli amici Jess Franco, però il primo ad avere un successo tale da portare alla distribuzione fuori dalla Spagna franchista. Il regista iberico che ha trafficato con diversissimi generi per decenni (il sub-genere exploitation Women in Prison gli deve quasi tutto), ai tempi 32enne, riuscì nell'impresa in quanto aiutato occultamente dal produttore francese Marius Lesoeur dell'Eurociné, grazie al fatto che aveva attirato positivamente l'attenzione della critica con il surreale Tenemos 18 años (1959). Nonostante il numero di pellicole girate e prodotte, e il meritato culto che lo circonda, la maggior parte dei film di Franco sono dei low-budget di discutibile fattura. Non è così per il Diabolico dottor Satana con il quale Franco presentò al mondo il dottor Orlof, poi Orloff, personaggio che tornerà negli anni a infestare le pellicole di Franco. Inizia qui, peraltro, il sodalizio storico fra il regista e Howard Vernon, nato Mario Lippert. Rivisitazione franchiana di Occhi senza volto (1959), il dottor Orlof è un personaggio che ripesca la figura del chirurgo plastico pazzo (il Circo degli orrori, 1960) a propria volta variazione del dottor Frankenstein. Mentre la dinamica del Prometeo moderno e della sua mostruosa creatura si gioca su piani più elevati, le macchinazioni di chirurgia plastica di Orlof chiedono necessariamente la presenza di belle donne da sfigurare. Jess Franco, quindi, inaugura l'entrata della Spagna nel mondo cinematografico horror scegliendo un personaggio legato a doppio filo alle donne che tanta importanza avranno nelle produzioni del regista: in questo caso, la scelta della stessa attrice nella parte sia della figlia di Orlof, sia della fidanzata dell'ispettore Tanner (Conrado San Martin), aggiunge al tutto una chiave di lettura psicologica e una chiave di lettura generale del cinema di Franco in cui la donna rappresenta la pietra angolare dei fatti narrati ma non più come dicotomizzata santa/puttana, bensì esaltata nella consapevolezza del potere erotico del proprio corpo. Formulaico nel suo dispiegarsi fra nebbioline, tavoli operatori, assistenti deformi e belle donne sadicamente trattate, il Diabolico dottor Satana è un più che discreto esempio di exploitation elegante in cui le suggestioni erotiche sono ancora al servizio di una storia strutturata, per quanto, già ai tempi, non più originalissima. Il bianco e nero fumoso, il pregevole gioco di luci e neri profondi, nonché qualche tocco espressionista, danno al film un'atmosfera compassata e, come volevasi, orrorifica. Assolutamente competenti le prove attoriali, simpatiche le caratterizzazioni dei personaggi che veicolano i momenti comici. La tensione del film regge il peso degli anni anche se il Diabolico dottor Satana è, ormai, una pellicola per gli amanti del retrò. Nel 1987, Franco ripropose il trapiantatore ne i Violentatori della notte.
TRIVIA
Jesùs Franco Manera (1930-2013) dixit: “Credo che il cinema dovrebbe essere come una scatola di sorprese, una scatola magica. In quel mondo, qualsiasi cosa può entrare purché sia sempre trattata con lo spirito del "oplà!”. Non con lo spirito del "Ora capisci i problemi della società del 1947". No, non me ne frega un cazzo di quello. Penso che il cinema dovrebbe essere come una magia, una sorpresa, tutto qui. Ecco perché, per concludere, amo i film e le storie” (IMDb.com).
⟡ In tema Orloff seguirono: le Amanti del Dr. Jekyll (1964); le Orge nere del dottor Orlof (1969) che non è di Franco ma di Santos Alcocer; le Notti erotiche dell'uomo invisibile (1971) di Pierre Chevalier; los Ojos siniestros del doctor Orloff (1973); el Siniestro doctor Orloff (1984) remake del film trattato in questa recensione. L'aiutante Morpho torna anche in el Caso de las dos bellezas (1969). Il film der Mann der sich Mabuse nannte (1971), invece, è una sorta di remake del Mabuse di Lang utilizzando la sceneggiatura de il Diabolico dottor Satana.
⟡ Numerose scene furono tagliate per intervento del governo fascista di Francisco Franco.
⟡ Jess Franco compare nel film nei panni di un pianista.
Titolo originale
Gritos En La Noche
Regista:
Walter Alexander [Jesus Franco]
Durata, fotografia
90', b/n
Paese:
Francia, Spagna
1962
Scritto da Exxagon nell'anno 2013; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
