il Circo degli orrori

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Voto:

L'ambizioso chirurgo plastico Dr. Schuler (Anton Diffring) è inseguito dalla polizia a causa di un'operazione finita male. Con la sua assistente Angela (Jane Hylton), il doc ripiega in Francia e s'ingrazia Vanet (Donald Pleasence), il padrone di un circo, correggendo il volto sfigurato di sua figlia Nicole (Yvonne Monlaur). Alla morte non casuale del circense, Schuler diventa capo del baraccone ora nominato Circo del Dr. Rossiter. Quando le capricciose starlette del circo minacciano di abbandonare Schuler assaggieranno la sua ira.

LA RECE

Medical horror con un pizzico in più di lascivia che di horror. Lo sleaze col volto di Diffring, però, piace, in un coacervo di misoginia ed eco nazisti.

A volte confuso con i successivi Circus of terror (BerseK!, 1967) e il Lungo coltello di Londra (Circus of fear, 1966), questo film inglese è, del gruppo, il più oltraggioso e accattivante. La pellicola di Hayers fu chiaramente influenzata da occhi senza volto (1959) con protagonista un chirurgo che rapisce donne per ricostruire il volto sfigurato della figlia, e gli Orrori del museo nero (1959), racconto di un pazzo che perpetra sadici omicidi in ambiente mondano. Il Circo degli orrori fonde, dunque, tematiche sadiche e ambientazioni vivaci con un soggetto che vede protagonista un folle chirurgo estetico. Costruito con un certo gusto, soprattutto grazie alla fotografia di Douglas Slocombe che si rifà alla Pop Art, nonché esaltato nei toni recitativi dal volto magnetico di Diffring, il film evita sottili riflessioni psicologiche (com'era avvenuto, ad esempio, per l'Occhio che uccide, 1960) e si abbandona a serpeggianti toni lascivi. Come fa correttamente notare Mereghetti, il film è un: "Inquietante ritratto di una misoginia mascherata da ossessione privata, che vede nelle deturpazioni del viso il segno di un'ontologica indegnità femminile: vistosamente procaci, le donne che capitano sotto i ferri di Rossiter [...] sono ex delinquenti o prostitute, la cui dubbia moralità rimane tale nonostante la riacquistata bellezza". La sovrapposizione di bellissime donne con sgargianti vestiti e le deformità fisiche, così come le invenzioni sadiche escogitate per ucciderle, sono molto più che semplici escamotage, bensì è la finalità del film stesso. La scelta dell'attore Diffring, di origine tedesca, non fa che accrescere l'elemento di minaccia e la cosa funzionò soprattutto ai tempi, quando l'eco della Seconda Guerra Mondiale era chiaramente udibile. Il Circo degli orrori, poi, a differenza di un film come Bersek!, riesce a sfruttare meglio la location circense tramite fotografia e presenze femminili, senza, però, poter arrivare a paragonarsi a opere quali Freaks (1932) o lo Sconosciuto (1927) di Tod Browning. Il film di Hayers, che punta sulla bellezza di Erika Remberg (Candidate for murder, 1962), Yvonne Monlaur (le Spose di Dracula, 1960) e Jane Hylton (House of mystery, 1961), riesce a garantire una certa complessità nel plot con personaggi che non sono semplici macchiette bidimensionali. Da segnalare la breve ma intensa presenza di un giovane Donald Pleasence (Halloween, 1978). Il Circo degli orrori, lungi dall'essere un capolavoro, è, comunque, un buon esempio di cinema sleaze che qualcuno ha voluto paragonare a un incrocio fra una pellicola Hammer e un thriller all'italiana di quelli con la Fenech scosciata. Attenzionato dalla critica ortodossa, il film ha goduto di un'attenzione maggiorata non concessa ad altre pellicole horror più meritevoli.

TRIVIA

⟡ La canzone "Look for a Star", che si sente nel film durante le scene circensi, divenne un successone in UK e negli States. 

⟡ Il regista ha più volte affermato che esisterebbe una sequenza, mai integrata nel film finale a causa dell'operato dei censori inglesi, nella quale l'attrice, che fa da bersaglio al lanciatore di coltelli, veniva realmente colpita al collo benché di striscio. Nel film abbiamo solo la possibilità di vedere la reazione del pubblico a quell'incidente; Hayers (1921-2000) disse che quello spezzone dovrebbe esistere ancora da qualche parte ma non sapeva dove. Difficile, a questo punto, che si possa mai recuperare.

Titolo originale

Circus of Horrors

Regista:

Sidney Hayers

Durata, fotografia

88', colore

Paese:

USA

Anno

1960

Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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