i Violentatori della Notte
-
Voto:
Il chirurgo plastico Flamand (Helmut Berger) viene affrontato da un'ex paziente che gli scaglia addosso dell'acido ma prende in pieno il volto della sorella di lui, Ingrid (Christiane Jean). La missione di Flamand diventa il ridare un volto a Ingrid e, a tal fine, rapisce belle donne e ingaggia l'ex medico nazista Moser (Anton Diffring). Intanto, il malavitoso Terry Allen (Telly Savalas), padre di una delle donne rapite (Caroline Munro), manda qualcuno a indagare.
LA RECE
Franco seda temporaneamente i suoi proverbiali bollenti spiriti e istruisce un medical horror su basi vintage ma addizionato dallo splatter. Il risultato, pur non tragico, è di scarsa presa.
Franco fa man bassa del medical-horror anni '60 (Occhi senza volto, 1960; il Circo degli orrori, 1960) e, con uno stuolo di attori non sconosciuti al mondo exploitation, dà vita a un discreto thriller truculento che sarebbe la versione modernizzata de il Diabolico dottor Satana (1962). Il titolo italiano porta decisamente fuori strada, sia perché il film non tratta di stupri, sia perché le scene di sesso, benché presenti, non sono spinte, nonostante la presenza dell'attrice hard Brigitte Lahaie. La regia di Franco, in genere non brillantissima, è qui più mesta del solito per un prodotto probabilmente pensato per catturare l'attenzione del mainstream non edotto sull'opus del regista, il che giustifica il tristissimo intermezzo comico che vede il protagonista minacciare e poi pestare il fotografo gay e il suo nerboruto compagno. A compensare i limiti registici e di sceneggiatura, abbiamo sequenze splatter non male e un interessante stuolo d'attori. C'è Telly “tenente Kojak” Savalas (1922-1994) che, però, non si concede che in due o tre sequenze; i regular franchiani Helmut Berger ed Howard Vernon (qui Orlof) e la musa e moglie del regista Lina Romey. Recupero anche di Anton Diffring (1916-1989), il mad doctor protagonista de il Circo degli orrori, nei panni di un ex medico nazista il cui lavoro, così si dice nel film per farci prendere paura, non veniva apprezzato da Mengele. Il colpo di genio rispetto al cast, però, riguarda l’ingaggio di Florence Guérin nei panni di se stessa, preda prescelta per le mirabolanti operazioni chirurgiche finalizzate al trapianto dermico che salverà l'aspetto di Ingrid. L'atmosfera moderna, con un incipit modaiolo al suono di un simpatico brano musicale ("Faceless" cantata da Vincenzo Thoma) fa volare la mente a Sotto il vestito niente (1985) e chissà che un certo glam che si respira in alcune sequenze non debba essere riconoscente al lavoro di Vanzina. Fra lentezze varie ed eccessi grandguignoleschi, i Violentatori della notte si fa guardare e potrebbe sollazzare anche coloro che di Franco non sono particolari estimatori. Finale lasciato inutilmente aperto per un sequel che nessuno ha mai avuto voglia di girare, tenuto anche conto che Franco stesso non fu granché contento di questo film in esame ché lo impegnò molto circa la gestione di uno stuolo di attori indisciplinati, fra i quali Helmut Berger che lavorava male sul set in quanto spaccato dalle sue notti brave parigine; l’attore arrivò al punto di ingaggiare due guardie del corpo che lo trattenessero in camera d’albergo e gli impedissero di dar sfogo alle proprie libidini.
TRIVIA
⟡ La sensuale Caroline Munro, l'unica attrice ad aver firmato un contratto con la Hammer, non solo rifiutò di posare nuda per Playboy ma si rifiutò sempre di girare film in cui potesse comparire nuda.
⟡ Anton Diffring morì, a 70 anni, nella propria casa di Chateauneuf-de-Grasse (Francia), il 20 maggio 1989, per cause naturali imprecisate. Tuttavia, nel 2002, l'attore tedesco Arthur Brauss dichiarò pubblicamente che Diffring morì per le conseguenze dell'AIDS.
Titolo originale
Les Prédateurs de la Nuit
Regista:
Jesus Franco
Durata, fotografia
98', colore
Paese:
Spagna, Francia
1987
Scritto da Exxagon nell'anno 2013 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
