Final Destination 5

-

Voto:

Un gruppo d’impiegati della Presage Paper parte per un weekend di formazione. Arrivati su un lungo ponte, Sam Lawton (Nicholas D'Agosto) ha la visione di un crollo devastante del ponte stesso. Prima che il disastro avvenga, Sam porta via da quel luogo la sua ragazza Molly (Emma Bell) e viene seguito da alcuni altri. La Morte, come al solito, non la prende bene.

LA RECE

Arrivati al quato sequel non ci si apsettà più grosse novità ma il gioco funziona ancora e, anzi, pare di vedere miglioramenti rispetto ai precedenti sequel.

Il franchise, molto originale con il primo Final destination (2000), mostra ora di essere ripetitivo ma, si dirà, non è mai stato un prodotto di grande concetto, piuttosto di semplice intrattenimento. Come tale, la produzione s’appoggia ai nuovi ritrovati in ambito di spasso cinematografico: Real 3D ed effetti speciali digitali. Non a caso, il regista scelto è l'esordiente Steve Quale, braccio destro di James Cameron come effettista in Avatar (2009) e in Titanic (1997) alla seconda unità di ripresa. Nulla di nuovo, insomma, se non tentare di inserire un personaggio negativo che proprio non si arrende a dover morire e preferirebbe donare alla Morte un'altra vita che compensi la propria. Nemmeno in questo quinto episodio ci viene detto perché alcuni ragazzi abbiano la capacità di prevedere gli eventi catastrofici. Nonostante lo schema ben noto, Final destination 5 intrattiene, sia per gli ottimi effetti speciali, sia per l’incidente sul ponte, sia per le morti dei vari protagonisti alcune delle quali davvero raccapriccianti (vedi la ginnasta), cose che, probabilmente, ne fanno il migliore della serie dopo il primo episodio al quale quest’ultimo sequel si aggancia narrativamente. Piacere comunque effimero. Anni dopo arriverà , Final Destination: Bloodlines (2025).

TRIVIA

Steven Quale (1965) dixit: “Il genere found-footage è un genere nuovo. Molte persone ora lo stanno sperimentando e ci sono diversi tipi di sottogeneri di found-footage. […] La cosa interessante è che vogliamo far sapere al pubblico che si tratta di telecamere diverse, di persone diverse, di stili diversi di ripresa. […] Alcuni found-footage tendono ad essere troppo “convinti” ed eccedono con zoom e scatti, facendo stare male il pubblico. C'è una sensibilità estetica diversa per film televisivi rispetto a quelli pensati per il grande schermo. Cose che potrebbero andare bene sul tuo piccolo monitor, una volta ingrandite sullo schermo cinematografico, ti fanno venire la nausea. Quindi devi trovare un buon equilibrio tra questo per farlo sembrare reale e viscerale, ma allo stesso tempo non nauseare il pubblico. Quindi […] mi avvicino al monitor per simulare com'è, e insisto per vedere tutti i giornalieri proiettati su un grande schermo in modo da poter mettere a punto quell'equilibrio e farlo funzionare” (collider.com).

⟡ La scena del ponte è stata girata al Lions Gate Bridge di Vancouver; si ispira al crollo del Tacoma Narrows Bridge avvenuto nel 1940. 

⟡ I credits finali del film mostrano un montaggio delle scene di morte dei film precedenti. 

⟡ Il ristorante in cui lavora Sam si chiama Le Cafe MIRO 81, locale che si vede in conclusione del primo film della serie. Il nome del caffè, se inteso nella sua parte finale e al contrario, cioè 18O(riM), fa riferimento al numero leitmotiv del franchise. Inoltre, il video che gli impiegati guardano sul bus riguarda la compagnia per la quale lavoreranno, ovvero la 180 Corporate Consulting. 

⟡ Anche in questo film compare l’inesistente birra a marca Hice Pale, il cui nome deriva dal coordinatore degli stunts Freddie Hice che lavorò al primo sequel. 

⟡ I personaggi del film prendono il loro nome da diversi registi horror: Peter Friedkin (William Friedkin de l'Esorcista, 1973), Candice Hooper (Tobe Hooper di Non aprite quella porta, 1974), Olivia Castle (William Castle de la Casa dei fantasmi, 1959). 

⟡ Al funerale, il secondo nome letto ad alta voce è Chris Boylan, riferimento a Christine Boylan, moglie dello sceneggiatore Eric Heisserer. 

⟡ Il centro massaggi in cui muore Issac si chiama Ming Yun, che in cinese significa "destino". 

⟡ Questo film ospita il disastro più lungo a livello di minutaggio (4'44') se comparato con gli altri mostrati nei precedenti film. 

⟡ Il video della canzone “New Romance” di Miles Fisher, promosso in concomitanza con l'uscita della pellicola nelle sale, ospita il cast del film. Seguendo lo stile di quest’ultimo, nel video i vari membri del cast muoiono in modi bizzarri. Il video si può vedere su YouTube.

Titolo originale

Id.

Regista:

Steven Quale

Durata, fotografia

92', colore

Paese:

USA, Canada, Singapore, Hong Kong

Anno

2011

Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

commercial