Final destination
Voto:
Dopo essere salito su un aereo con i compagni di classe diretti a Parigi per un viaggio scolastico, Alex (Devon Sawa) ha la visione di un’esplosione dell’aviogetto poco dopo il decollo. Il ragazzo reagisce istericamente a quella visione e, come risultato, viene allontanato dall'aereo insieme ad altri cinque studenti e a un'insegnante. L'incidente aereo, però, accade davvero. I sopravvissuti iniziano a perire misteriosamente come se dovessero chiudere i conti con un destino che avrebbe dovuto compiersi in ogni caso.
LA RECE
Slasher post-moderno con la Morte come killer invisibile e implacabile. Film molto più versato nell'orchestrare scene sinistre che nel dialogo ma il suo semplice meccanimso orrorifico funzionava e funziona. Cult da vedere.
Storia scritta inizialmente per una puntata della serie tv the X-Files (1993), Final destination funziona già a livello superficiale come un semplice horror dai validi effetti speciali, con la giusta tensione e qualche battuta tipica da college-movie. James Wong, Glen Morgan e Jeffrey Reddick, partendo da queste semplici basi, riescono a costruire un film di grande intrattenimento che riflette amore per il cinema horror ma anche denso di situazioni sorprendenti e atmosfere paranoiche inscritte in un modo postmoderno di rileggere il genere slasher. Questa alchimia fece del film un grande successo al botteghino. L'influenza del cinema horror precedente, soprattutto britannico, si fa sentire non solo nei nomi dei protagonisti della storia ma anche nella citazione della statua dell'aquila (dal film Burn, Witch, Burn!, 1932) così come nella scena del treno derivata da la Notte del demonio (1957). Pur vero che, con l'andare dei minuti, si avverte come tutto lo sforzo produttivo si sia perso nell'ideazione dei diversi modi di far morire i protagonisti riducendo i dialoghi a strumento ponte fra una scena di morte e l’altra; oltretutto, la tensione sembra costruirsi meglio nella prima parte della pellicola. Lo spettacolo rimane, comunque, più che discreto, dato che pochi film coevi possono vantare tanti momenti di tensione così ben orchestrati. Soprattutto, risulta vincente l’idea della Morte come entità fisica con un piano che non deve essere scombinato e che agisce come uno slash killer invisibile. Senza essere un capolavoro di finezza artistica, Final destination funzionò e funziona ancor’oggi come apprezzabile horror mainstream con montaggio veloce, invenzioni cartoonistiche, sangue e paura ben presenti. Bravo Sawa che appare come un antieroe spaventato con gli occhioni umidi e sgranati come e più di Frodo Beggins. La scena dell'incidente aereo è una delle migliori sequenze mai girate di disastro nei cieli. Nel tempo è diventato un cult movie e il voto dilatato riflette i meriti storici; già il titolo del film, di per sé, è diventato un modo di dire. I seguiti sono: Final destination 2 (2003), Final destination 3 (2006), the Final destination 3D (2009), Final destination 5 (2011), Final Destination: Bloodlines (2025).
TRIVIA
James Wong (1959) dixit: “Ho cercato di uccidere un cane due volte. Una volta in Final destination, l’altra in the One. Io ho due cani. Amo i cani. Non sono un assassino di cani. Ma ho sempre pensato che se uccidi un cane è quasi peggio che uccidere una persona. È più crudele. Il pubblico reagisce allo stesso modo. Infatti, sono così intensamente colpiti dalla morte di un cane che dicono: "La parte peggiore è quando il cane viene ucciso". Quindi bisogna stare attenti. Ogni volta che abbiamo realizzato la scena del cane morto e l’abbiamo fatta vedere ad un test screening, abbiamo dovuto tagliarla” (movieweb.com).
⟡ Costato circa 22 milioni di dollari, il film ne ha incassati in tutto il mondo poco meno di 113 milioni.
⟡ Per realizzare la scena nella quale la Lewton si becca un coltellaccio nel petto, fu costruito un finto pavimento di legno con sopra un corpo di silicone, quello della donna; il coltello colpiva il corpo finto.
⟡ L'assistente di terra all'aeroporto dice ad Alex che l'aereo partirà alle 9:25 ovvero la sua data di nascita, 25 settembre. Quando sale in aereo, Alex prende posto al sedile I, la nona lettera dell'alfabeto, fila 25. I numeri 9 e 25 compaiono altre volte nel film.
⟡ Le scene mostrate in tv dell'incidente sono le riprese del disastro aereo avvenuto nel luglio 1996 del TWA volo 800 Long Island, New York. Non solo: anche il volo della TWA stava portando un gruppo di liceali connessi in qualche modo alla Francia, infatti erano membri di un club francese.
⟡ Molti personaggi del film sono stati chiamati con nomi che omaggiano noti personaggi del cinema horror: Chaney (l’attore Lon Chaney), Waggner (il regista George Waggner), Browning (il regista Tod Browning), Larry Murnau (il regista F.W. Murnau), Schreck (l’attore Max Schreck), Valerie Lewton (il produttore Val Lewton) e Billy Hitchcock (Alfred Hitchcock).
⟡ Quando Alex si sta imbarcando, guarda in basso e vede una macchina portavalige sulla pista. Quella macchina ha il numero 666.
⟡ Durante i titoli di testa, tutti gli omicidi che avverranno in seguito sono mostrati in modo velato. C'è una bambola impiccata, una ghigliottina e una foto di un coltello nel petto di chissà chi.
⟡ Il neon che alla fine uccide uno dei protagonisti porta la scritta 180 che sarebbe anche il numero del volo che avrebbe dovuto portare la scolaresca a Parigi. La frequente apparizione del numero 180 deriva da quello che avrebbe dovuto essere il titolo del film al posto di Final destination, cioè “Flight 180”; si decise di cambiare nome per non fare confusione con i film Air Force One (1997) e Con Air (1997).
⟡ L'attore nell'obitorio che cura il corpo di Tod è Tony Todd, ovvero Candyman dell’omonimo film del 1992.
⟡ Le canzoni che si sentono nel film sono di John Denver, musicista morto in un incidente aereo.
⟡ L'iniziale scelta per il ruolo di Alex e quello di Clear era inizialmente caduta su Tobey Maguire e Kristen Dunst; i due reciteranno comunque insieme in Spider-Man (2002).
⟡ La scena nella quale Carter, in macchina, tira una gomitata a Billy fu girata poiché, il giorno della ripresa, Scott aveva l'herpes al labbro. Per nascondere la crosta fu aggiunto del sangue che però doveva essere giustificato.
⟡ Nella scena iniziale, Devon Sawa doveva far finta di dormire. Si addormentò davvero per quattro ore.
⟡ La scena iniziale dell'orologio sul comodino di Alex che, quasi per uno sbalzo di tensione, passa dalla 1.00 a.m. a 180 necessitò di cinque giorni per essere realizzata correttamente.
⟡ Kerr Smith e Seann William Scot presero la Dramamina prima di girare la scena dell'incidente aereo ed erano mezzi addormentati: per questo non sono stati ripresi da vicino.
⟡ Il dialogo della Lawton con il copilota per far tornare l'insegnate al suo posto fu completamente improvvisato.
Titolo originale
Id.
Regista:
James Wong
Durata, fotografia
98', colore
Paese:
USA
2000
Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
