Final Destination 3

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Voto:

Wendy Christensen (Mary Elizabeth Winstead) ha una terribile premonizione riguardo un incidente sulle montagne russe che sarebbe fatale per lei e per alcuni amici. Wendy riesce a far scendere alcuni ragazzi mentre quelli rimasti sulla carrozza vanno incontro al destino previsto. La Morte inizierà a perseguitare i superstiti.

LA RECE

Prosegue senza particolari novità il franchise slasher della Morte che perseguita i giovinastri. Più splatter ma anche con una scena madre meno efficace rispetto alle precedenti.

Nessuna variazione sostanziale rispetto a ciò che si era già visto a partire da Final destination (2000). La formula è la solita dello slasher dai tempi di Venerdì 13 (1980): un gruppo di ragazzi più o meno antipatici vengono decimati con esclusione della più diversa ed emarginata, la final-girl; qui, però, è la Morte ad essere il killer, anzi, in questo caso sembra si tratti più che altro del Diavolo. Due piccole novità introdotte: più humor e l'uso delle fotografie come indizi sulle prossime vittime al posto degli indizi ambientali che venivano osservati dai protagonisti delle precedenti pellicole. Final destination 3 è tecnicamente ben curato e le morti, molto splatter e violente, sono realizzate bene sia a livello effettistico sia d'ideazione. Tuttavia, l’incidente principale, quello sulle montagne russe, è, finora, il più debole fra quelli proposti dal franchise. Pollice verso per gli attori e, caso raro, per le voci dei doppiatori italiani che sembrano troppo infantili. Di dubbio gusto, almeno per i tempi, citare l'attentato alle Torri Gemelle per supportare la tesi alla base del film. Segue the Final destination 3D (2009).

TRIVIA

⟡ Il Luna Park del film è il Playland Amusement Park, Pacific National Exhibition Grounds di Vancouver (Canada). 

⟡ Questo film rappresenta uno dei rari casi in cui il regista collaborò con i realizzatori del DVD. Il disco 2 del DVD contiene, infatti, il film strutturato in modo che lo spettatore possa compiere delle scelte che mutano lo svolgersi dei fatti. Si può modificare il comportamento dei personaggi e ciò porta a conseguenze positive o negative per gli stessi. Ovviamente si ha la possibilità di vedere molte scene inedite che non compaiono nella versione cinematografica. 

⟡ Come avveniva per i film precedenti, anche in questo, il nome dei personaggi richiama quello di famosi registi horror. Wendy e Julie Christensen fanno riferimento a Benjamin Christensen (la Stregoneria attraverso i secoli, 1922); Erin Ulmer fa riferimento a Edgar G. Ulmer (la Follia di Barbablù (1944), 1934); Lewis Romero richiama sia George A. Romero (la Notte dei morti viventi, 1968) sia Herschell Gordon Lewis (Blood feast, 1963); Jason Robert Wise richiama Robert Wise (gli Invasati, 1963); Carrie Dreyer fa riferimento a Carl Theodor Dreyer (Vampyr, 1932); Ashley Freund richiama Karl Freund (la Mummia, 1932) mentre Ashlyn Halperin è un omaggio a Victor Halperin (l'Isola degli zombies, 1932). 

⟡ La canzone che si sente alla radio nella palestra prima che Lewis muoia è “Killing Time” di (Hed) P.E. 

⟡ Durante la scena del lettino solare si sente la canzone "Love Rollercoaster" degli Ohio Players. Esistono due leggende urbane relative a questo brano. La prima vuole che si senta un urlo fra il primo e il secondo verso, ed esso sia di una donna uccisa vicino allo studio di registrazione, e che la voce di questa sia finita casualmente nella canzone. L’altra leggenda riferisce che l'urlo sia di una modella che posava per la copertina dell'album e che si rovesciò addosso una sostanza acrilica molto densa così che i membri del gruppo musicale finirono per fare ancora più danni nel tentativo di ripulirla. 

⟡ Il camion che fa retromarcia bloccando la macchina di Kevin è lo stesso del "drink responsabily" visibile nella scena iniziale di Final destination 2 (2003).

⟡ I riferimenti alla morte dei presidenti americani continuano, come era stato per gli altri due film. Quando la protagonista mostra l'ultima foto di Lincoln dice che il difetto nella foto indica casualmente la parte della testa in cui fu colpito dal proiettile (cioè sulla fronte). In realtà, Booth sparò a Lincoln da dietro, sotto l'orecchio sinistro usando una piccola Derringer; non ci fu foro d'uscita. 

⟡ Le scene nel negozio di utensili furono girate in un vero negozio. La crew ebbe il permesso di girare solo dopo l'ora di chiusura e avrebbero dovuto lasciare tutto come l'aveva trovato. Così, mentre si girava, alcuni membri della crew erano impegnati a rimettere apposto gli oggetti in disordine, altri posizionavano i prodotti in modo che non se ne vedesse la marca ma, soprattutto, coprirono il nome del negozio perché i proprietari non volevano associare il loro nome a un film che riguardasse la morte di adolescenti. 

⟡ I ragazzi del cast dovettero farsi il giro sulle montagne russe ben 26 volte in una stessa notte al fine di ottenere la scena della premonizione.

Titolo originale

Id.

Regista:

James Wong

Durata, fotografia

93', colore

Paese:

USA, Germania

Anno

2006

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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