l'Isola degli zombies

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Voto:

Per fermare il matrimonio fra Madeleine (Madge Parker) e Neil (John Harron), il ricco possidente Beaumont (Robert Frazer) chiede aiuto al mago Legendre (Bela Lugosi) il quale, a propria volta, è interessato alla donna che, tramite il voodoo, trasformerà in una zombi. Solo Neil potrà salvare la sua bella.

LA RECE

Il panorama horror si arricchisce di una nuova importantissima icona: lo zombi. Non si tratta ancora dei putrefatti e famelici morti viventi romeriani ma qui si gettano le pase del topos.

Piccolo film culto ricordato come il primo ad aver presentato la figura dello zombi, anche se ancora lontana dall'icona cannibalica romeriana (la Notte dei morti viventi, 1968). Mentre la Universal e la MGM incanalavano grossi capitali in horror di successo, negli anni '30 nacque in USA la “poverty row”, una corrente di horror a basso budget ma di buon ritorno economico, fra i quali l'Isola degli zombies è di certo uno dei più degni esempi. Prodotto da Edward Halperin e girato da suo fratello Victor, nell'intento di sfruttare la moda del vudù lasciata, ai tempi, da uno spettacolo di Broadway, il film portò alla notorietà l'immagine dello zombi haitiano, cioè lo sventurato che, colpito da riti malevoli, si trasforma in una sorta di apatico automa prono a fare tutto ciò che gli venga ordinato dallo stregone. In effetti, l'idea del soggetto apatico in mano a un sinistro mago non era del tutto nuova (il Gabinetto del dottor Caligari, 1920) ma l'ambientazione esotica risultò di particolare fascino. Gli esseri manipolati dal perfido Legendre sono immersi in uno stato sonnambolico reversibile, quindi non sono morti, ma il loro aspetto, così come il loro incedere, ha già molto di ciò che anni dopo mostrerà Romero. Il regista opta per una fotografia tagliente che esalta i lineamenti dei volti, creando, così, un ponte con lo stile espressionista e, nonostante i limiti di budget, riesce a ingaggiare Lugosi che, qui, in un ruolo mefistofelico, può sfoggiare sguardi magnetici ed espressioni ipnotiche come e più che in Dracula (1931). Molto del risultato finale lo si deve alle capacità dell’attore che, ancora legato ai modelli del cinema muto, sa fare più col corpo che con la parola. Non meno affascinante l'attrice Parker, per quanto non eccelsa nella recitazione, esaltata da una fotografia che la rende diafana e fantasmatica per la maggior parte del film. Iconiche le immagini degli zombi che lavorano al mulino. Vanno un po' in ombra, per la forza dell'icona zombesca, temi quali il colonialismo, l'oppressione, la schivitù, anche quella sessuale di Madeleine secondo i piani di Legendre. Il valore storico di questa pellicola della poverty row è comunque superiore al risultato finito, almeno per come può essere percepito dal pubblico moderno. Seguito dal meno interessante Revolt of the zombies (1936), sempre girato da Halperin.

TRIVIA

⟡ È ormai noto che la sostanza somministrata dagli stregoni voodoo per rendere le loro vittime degli zombi era la tetradotossina, un potentissimo veleno estratto da alcuni pesci, fra i quali il pesce palla: 335 microgrammi di tetradotossina possono uccidere una persona e, quindi, ne servono molto meno per portare una vittima allo stato di zombi; occorre soprattutto che la vittima condivida la dimensione superstiziosa dello stregone, altrimenti non si parlerà di zombi ma di un poco romantico avvelenamento. 

⟡ La scena nella quale Madeleine viene preparata al matrimonio da due damigelle fu censurata poiché si vedeva la biancheria intima della donna. 

⟡ Nel febbraio 1932, a New York City, uscì lo spettacolo teatrale "Zombie" scritto da Kenneth S. Webb che denunciò i fratelli Halperin per la violazione dei diritti. Gli Halperin vinsero la causa. 

⟡ Si pensava che il film fosse andato perduto fino agli anni '60, poi venne ritrovato. Iniziò, quindi, una battaglia legale fra il distributore Frank Storace e il detentore dei diritti, Stanley Krellberg. Storace avrebbe voluto distribuire una versione restaurata del film ma Krellberg gli impedì di avere il negativo in suo possesso. Storace abbandonò la causa. 

⟡ Il gruppo musicale capeggiato dal regista Rob Zombie, gli White Zombie, prende il nome da questo film. 

⟡ Lugosi ebbe sempre a pentirsi di aver accettato il ruolo di Legendre a monte di un compenso di soli 800 dollari (15.000 del 2020) visto il buon successo che il film ebbe al botteghino.

Titolo originale

White Zombie

Regista:

Victor Halperin

Durata, fotografia

69', b/n

Paese:

USA

Anno

1932

Scritto da Exxagon nell'anno 2009; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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