Lager SSadis Kastrat Kommandatur

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Voto:

Nel lager gestito dal colonnello von Kleiben (Giorgio Cerioni) si sperimenta per creare la solita razza eletta, e soldati tedeschi vengono fatti accoppiare con femmine ebree. Il bravo soldato Helmut (Mircha Carven) s'innamora della prigioniera Mirelle (Paola Corazzi) ma Kleiben, che è castrato, inganna Helmut e lo fa sottoporre a un'operazione per espiantargli i testicoli e farseli trapiantare. Helmut mica è contento.

LA RECE

Naziploitation famoso (be', moderatamente famoso) per il suo titolo assurdo e sequenze che confermano il grottesco. Non è Fellini; basta saperlo e ci scappa anche qualche sorriso.

Naziploitation dal titolo delirante girato da Garrone quasi contemporaneamente a SS lager 5 l'inferno delle donne (1976) che con questo condivide attori e crew. Ad onor del vero, anche il povero Garrone ebbe a lamentarsi dei due titoli grossolani non pensati da lui e ideati in fase di edizione. In UK, il film fece discutere per la locandina con cui fu distribuito e finì nell'elenco dei video nasty; recentemente è stato rivisto dai censori e graziato, dal momento che la pellicola è più ridicola che oltraggiosa. Garrone ne conviene ma accampa giustificazioni: "Io avevo scritto i copioni e girato i film con altri titoli; dopo, in fase di edizione, venivano cambiati e li chiamavano in quelle maniere assurde. Io presentavo un film con certi attori da girare in certi posti, poi la produzione mi cambiava i tempi di ripresa, la località dove si girava e mi dava Paola Corazzi come attrice" (Giusti, 2004). Può essere. Però, il problema non sono le location né la Corazzi (i Ragazzi della Roma violenta, 1976), piuttosto un film con un plot pazzesco contornato dai soliti eventi risaputi nell’erossvastica: torture, sesso, nudi, questi ultimi neanche troppi se mettiamo a confronto Lager SSadis con altri del genere. Il film è diretto in maniera standard ma non vi è nessuna convinzione circa gli elementi exploitation che vengono mostrati: le torture e le scene di sesso sono fiacche. La storia d'amore che nasce nel campo tra l'ebrea e il nazista, oltre a essere improbabile, non prende nessuna piega specifica ma serve solo a dare una giustificazione ad Helmut per scatenarsi quando scopre di essere stato evirato. L’uomo, infatti, la prende male proprio perché si accorge che il suo membro non reagisce al fascino di Mirelle nella maniera gagliarda preoperatoria: al ridicolo grido di "Rivoglio le mie palle!" otterrà breve giustizia. D’latra parte, Helmut non aveva avuto le palle di chiedere a Kleiben (che, tradotto, significa “bastone”!) a quale tipo di operazione sarebbe stato sottoposto. L'unico momento del film abbastanza riuscito vede una giovane detenuta non accettare la propria sorte di prostituta per i soldati, e poi finire crocifissa a testa in giù come monito contro la disubbidienza. Il resto è standard, se non idiota: una detenuta, alla quale è stata data della marmellata, dice che se le trattano così c'è da metterci la firma a fare una vita del genere, dimenticando che si trova in un lager e, pochi minuti prima, era stata usata come cavia sessuale. Ma si sa, l'adattamento è sopravvivenza. Punto nodale di un film che tratta di "kastrat" è, ovviamente, la scena dell'operazione di espianto gonadico. Non considerando che la quasi totalità degli spettatori di questo genere di film è di sesso maschile e ha una qualche confidenza con la possibile forma dei testicoli, Garrone e soci propongono nuove ipotesi anatomiche: i testicoli mostrati somigliano a vesciche natatorie o cipollotti o bulbi oculari; sentitevi liberi di scegliere. Non stupisce, quindi, che Giorgio Cerioni abbia concluso la sua carriera attoriale con il trashissimo Hansel e Gretel (in Lucio Fulci presenta). Solo per appassionati di eroSSvastica che, però, sanno che è meglio guardarsi altrove.

TRIVIA

Sergio Garrone (1926) dixit: “Semplicemente ho sempre fatto il cinema con grande serietà. Era il mio lavoro, con il cinema mandavo avanti la mia famiglia. E solo con la serietà, per me almeno, il lavoro poteva restare continuo” (taxidrivers.it).

⟡ Nessun dato, per ora.

Regista:

Sergio Garrone

Durata, fotografia

92', colore

Paese:

Italia

Anno

1976

Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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