la Maledizione di Chucky

Chucky, dopo una virata su tracciati comici, torna ad un mood dimesso e sinistro, quasi gotico. Resta un prodotto modesto diretto al mercato home.

Sesto film del franchise nato con la Bambola assassina (1988) nato dalla penna di Don Mancini, anche regista del precedente il Figlio di Chucky (2004) e, qui, ancora a dirigere, direct-to-video, per celebrare il 25° dalla pellicola d’esordio. Il recupero del franchise, nove anni dopo l’ultima installazione, tenta sia di ricaptare i vecchi fan, sia di conquistare le nuove generazioni. Cambio di rotta rispetto ai toni precedenti. La saga aveva preso un andazzo decisamente black-comedy con la bambola malefica a dire parolacce e battute sagaci; qui, invece, si torna all’horror, persino con cenni gotici. Il gioco può valere la candela giusto per gli appassionati del genere (c’è un po’ più sangue del solito), e del bambolotto dalla lama facile nello specifico. Dinamiche da gatto e topo, situazioni risapute, qualche citazione qua e là, un paio di scene discretamente riuscite e twist finale. Il prodotto nasce per finire direttamente in tv, o sulle piattaforme streaming, e si vede. Seguirà il Culto di Chucky (2017).

⟡ Fiona Dourif è la figlia dell’attore Brad Dourif che, da sempre, ha prestato la voce alla Bambola Assassina nella versione originale. 

⟡ Per promuovere il film si procedette a un gimmick decisamente forte: venne costruito un cartellone luminoso posto al fianco di una fermata d’autobus e, quando qualche sventurato si fosse fermato la notte, un nano vestito da Chucky sarebbe saltato fuori dal cartellone rompendo il vetro e inseguendolo con un finto coltellaccio. Il “Child’s Play Prank” può essere recuperato su YouTube. 

⟡ La piccola Summer Howell (2005) era così spaventata dall’aspetto di Chucky che alcune riprese dovettero essere sovrapposte perché lei non riusciva a recitare insieme alla bambola. In altri casi, si fece recitare la bambina con una versione della bambola senza cicatrici; queste ultime furono poi aggiunte digitalmente in post-produzione. 

⟡ Benché l’attrice Chantel Qusiniel vesta i panni della madre di Nica, la donna ha solo dieci anni in più di Fiona Dourif.