la Maledizione di Damien
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Voto:
Damien (Jonathan Scott-Taylor) s’appresta ad entrare in un'accademia militare; con lui, il cugino Mark, figlio di Ann e Richard Thorn genitori adottivi di Damien. Naturalmente, tutti coloro che nutrono dei sospetti sulla vera natura di Damien perdono la vita. Intanto, il potere del Male si diffonde parallelamente al successo delle industrie Thorn che hanno intenzione di nutrire il Terzo Mondo con prodotti da loro coltivati; il disegno globale vuole tutto il pianeta sotto il giogo economico di un solo padrone.
LA RECE
Seconda istallazione nella trilogia del figlio del Maligno. Film con i suoi annetti ma la sua lettura politica e (anti) capitalistica funziona quasi meglio ora che nel Settanta.
Sequel ben adeso al film precedente la cui visione si rende necessaria per non perdere il filo del discorso. La Maledizione di Damien non offre molto di più rispetto al suo predecessore e ricalca, pur con cura, stile e fatti de il Presagio (1976). Viene rimarcata la dimensione politico-economica con suggestioni che divengono valide oggi più di quanto lo fossero ai tempi in cui fu girato il film. Si viene anche a palesare, in modo più nitido, la rete di persone dedite al culto del Maligno che gravita attorno a Damien aiutandolo nel suo percorso che si compirà nel terzo capitolo della saga, Conflitto finale (1981). Il tutto è contornato da gente che muore in maniera abbastanza canonica, con il distinguo della giornalista accecata e, soprattutto, del medico tagliato in due da un cavo d'acciaio. Incisivo, come al solito, lo score di Goldsmith. Buono il finale che presenta un piccolo colpo di scena che si rivela ancor più maligno rispetto al finale del primo film. Convincente il giovane attore protagonista che, ahimè, nella versione italiana ha la voce di un uomo di cinquant'anni. Da segnalare la partecipazione cammeo della storica attrice Sylvia Sidney (1910-1999); presente anche Elizabeth Shepherd vista tempo addietro in la Tomba di Ligeia (1964).
TRIVIA
Donald “Don” Ritchie Taylor (1920-1998) dixit: “Adoro vedere alcuni di quei film nei quali ho recitato, ma rischiavo che mi si bloccasse la digestione. […] Quando ho deciso che volevo fare il regista, non riuscivo nemmeno ad arrivare in prima base; per avere uno spettacolo di mezz'ora ho dovuto praticamente baciare Dick Powell in mezzo a Santa Monica Boulevard! Ma almeno in un certo senso ho contribuito ad abbattere quella barriera” (IMDb.com).
⟡ William Holden, nel film Richard Thorn, era stato cercato per il ruolo del padre dell’Anticristo anche per il film precedente ma aveva rifiutato l’ingaggio perché non voleva recitare in una pellicola che avesse a che fare col Diavolo. A seguito degli incassi ottenuti da il Presagio, Holden cambiò idea e si assicurò la parte.
⟡ I cadetti erano veri studenti dell'accademia militare Lake Geneva in Wisconsin.
⟡ Quando il produttore Harvey Bernhard completò la sceneggiatura e diede il via libera ai lavori per il film, la prima persona che si premurò di contattare fu il compositore Jerry Goldsmith, consapevole che buona parte del successo del primo film era da imputarsi al lavoro del musicista.
Titolo originale
Omen II
Regista:
Don Taylor
Durata, fotografia
107', colore
Paese:
USA
1978
Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
