la Mossa del diavolo
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La vigilia di natale, Maggie O'Connor (Kim Basinger) riceve la visita della sorella tossicomane Jenna (Angela Bettis) che ha appena messo al mondo la piccola Cody (Holliston Coleman). Jenna abbandona la figlia che verrà cresciuta da Maggie ma, sei anni dopo, torna disintossicata e sposata con Eric Stark (Rufus Sewell), leader di una setta. Jenna rivuole la figlia ma Maggie rifiuta. La setta, quindi, rapisce la bambina che pare abbia poteri paranormali. L'idea di Stark, satanista inveterato, è corrompere l'anima della piccola in modo che i poteri di quella siano rivolti al Male.
LA RECE
Ecco cosa succede quando il mainstream cerca di sacralizzare l'horror attraverso star di serie A e budget ragguardevoli, ottenendo spesso l'effetto opposto. Effetti digitali imbarazzanti, overacting di qua, sotto tono di là. Dimenticato.
Chuck o Charles Russell, è questo il problema. Negli anni ’80, come Chuck, il regista girò horror non apprezzatissimi (Nightmare 3: i guerrieri del sogno, 1987; il Fluido che uccide, 1988); poi, negli anni ’90, passò a danarose pellicole mainstream di maggior (the Mask, 1994) o minor successo (Eraser - l’eliminatore, 1996) firmandosi Charles. Più serioso, più british. Quindi, tornò all’horror come Chuck, con la Mossa del Diavolo e l'action il Re scorpione (2002) per subire, successivamente, un pesantissimo arresto carrieristico forse, ironizzo, determinato dal matrimonio con Ania Zeyne, biondona da paura che deve aver drenato tutta l’energia creativa del buon Russell. Non che la qualità de la Mossa del Diavolo non giustifichi le eventuali remore dei produttori ad affidare le loro pellicole al regista. Ci si chiede come sia stato possibile riuscire a riunire un cast di volti così noti, e racimolare un budget di tutto rispetto, per una pellicola che sarebbe stata più adatta per un progetto direct-to-video. Peraltro, nella logica del cast sprecato, anche Christina Ricci appare in un ruolo secondario, come se il film cercasse disperatamente di accumulare credenziali gotiche per associazione. La Mossa del Diavolo, in realtà, è quella di recuperare la ben nota mitologia satanistico-cinematografica relativa a demoni volanti, santi, culti oscuri e persone di buon cuore che si oppongono a quelli, con finalone in luogo mistico e apparizione di entità metafisiche come in Giorni contati (1999). Non si tratta di un vago recupero de Il Presagio (1976) ma, piuttosto, della copia di Servants of twilight (1991) con la variante che, in quel film tratto da un racconto di Dean R. Koontz, la setta era formata da integralisti cristiani che cercavano un anticristo, mentre qui, unica nota davvero originale, la setta satanista, parodia della Chiesa di Scientology, cerca di creare un perfetto essere autonomo da Dio, quindi tanto satanico quanto potrebbe esserlo il superuomo nietzschiano che si affranca dal mithos per ricadere, in effetti, in un mithos diverso, quello satanico. Ed è qui che il film si sarebbe fatto interessante se il regista non fosse caduto nella tentazione dei cliché e degli effetti speciali digitali che, già datati al momento dell'uscita, hanno ora acquisito un fascino involontariamente retrò. Se Russell avesse evitato cori mistici, scritte gotiche, gargoyle e la visione della Chiesa come arbitro assoluto di ciò che è Bene e Male con il solito prete spretato che vive in cantina e sa tutto di Satana, allora Bless the child avrebbe assunto ben altro valore. Se ci si fosse concentrati sulla lotta della piccola Cody per resistere al male, moltiplicando le situazioni come quella in cui Stark cerca di convincere la bambina ad affidarsi alla mano presente di Satana e a non aspettarsi l’aiuto di un Dio assente, allora il film avrebbe potuto avere un altro spessore. Ma così non è stato, e il film, copia di mille riassunti, ha fatto il tonfo al botteghino e la carriera registica di Russell ha tirato il freno a mano. A noi poveri diavoli non resta che subire.
TRIVIA
⟡ Il film, costato 40 milioni di dollari, ne ha incassati 40.
⟡ A un certo punto, Stark, davanti a un senzatetto, recita una magia in lingua ebraica che, però, successivamente, viene indicata come una magia druidica del XVI secolo. Strano, i druidi non usavano la magia nera e la storia ne registra l’esistenza non oltre il II secolo d.C.
⟡ Nello script originale era prevista una scena nella quale una persona sarebbe stata spinta sulle rotaie della metropolitana; la scena programmata dovette essere modificata in “caduta accidentale” altrimenti la Toronto Transit Commission non avrebbe dato il consenso alle riprese sulla loro proprietà.
⟡ La frase “La più grande conquista del Diavolo è aver fatto credere che non esiste”, citata anche in altri film, riprende ciò che disse a suo tempo il poeta francese Charles Baudelaire (1821-1867): "La plus belle des ruses du Diable est de vous persuader qu'il n'existe pas!".
Titolo originale
Bless the Child
Regista:
Chuck Russel
Durata, fotografia
107', colore
Paese:
USA, Germania
2000
Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
