il Fluido che uccide
-
Voto:
Materia organica rosa fuoriesce da un meteorite caduto in un paesino degli USA e un vecchio avvinazzato si trova la mano avvolta dal Blob non appena ci si avvicina. Il giovane Paul Taylor (Donovan Leitch) e la bella Meg Penny (Shawnee Smith) portano l'uomo all'ospedale ma il risultato è che sia il vecchio, sia Paul vengono fagocitati dal Blob che diventa sempre più grosso. Della sparizione dei due viene accusato insensatamente il ribelle Brian Flagg (Kevin Dillon) mentre il Blob si aggira a mangiarsi mezza cittadina. Nel frattempo, giunge anche un contingente di militari e scienziati che tenta di catturare ciò che si rivela essere un'arma batteriologica impazzita.
LA RECE
Nessuna aggiunta sostanziale rispetto all'originale: meno concetto ma più effettistica che, indubbiamente, rende lo spettacolo vivace. Ottimo meccanismo d'intrattenimento.
Negli anni '80 si ebbe un rinnovato interesse per il recupero delle pellicole fantahorror anni '50; il low-budget Fluido mortale (1958) interpretato da Steve McQueen non sfuggì all'attenzione dei produttori della TriStar Pictures, soprattutto dopo il lento ma progressivo successo de la Cosa (1982) di Carpenter che era andato a recuperare la Cosa da un altro mondo (1951). Al fianco di Russell, il talentuoso Frank Darabont (le Ali della libertà, 1994; il Miglio Verde, 1999; the Mist, 2007) cura la sceneggiatura e sceglie di aggiornare le tematiche alle più moderne paranoie sulla cospirazione governativa nonché, grazie a un budget più elevato, arricchirle di effetti speciali particolarmente truculenti. L'effettistica fagocita tutta la dimensione sociale così presente nel film del ‘58 che voleva i giovani contro gli adulti ma pronti a colmare il gap generazionale per coalizzarsi contro la "minaccia ros-sa". Ne il Fluido che uccide abbiamo solo Brian Flagg (Kevin Dillon, fratello del più noto Matt) che riprende il ruolo una volta di Steve McQueen interpretando un individuo vagamente antisociale ma che, tutto sommato, si rivela essere un buon diavolo. Se non così, lo scontro fra giovani e adulti si concretizza tutto nella precocità sessuale dei ragazzi. Un po' poco. Al fianco del ribelle Dillon, la sana ragazzona di provincia Shawnee Smith che verrà ripescata anni dopo da Wan per la parte di ex tossica in Saw - l'enigmista (2004) e seguiti. Fra protagonisti e comprimari poco più che macchiettistici si ha modo di godere dell’aggiornamento del Blob che passa dall’essere un pallone ridicolo color marmellata di ciliege del '58, a questo ammasso slime di vesciche pulsanti. Meglio ancora l’impatto che il Blob ha sul corpo umano, fuso dall'acidissimo virus militare. Si ripropone, ovviamente, l’attacco del mostro informe al cinema, scena cult del film originale, ma con effetti molto più devastanti: soprattutto riuscito l'uso delle stroboscopiche che aumentano la tensione e, furbescamente, copre gli eventuali limiti effettistici. Il lavoro di Russell si configura come un guilty pleasure anni ’80 che non aggiunge nulla di realmente originale al film del ‘58 ma ridisegna tutto alla luce di un dinamismo e di un’effettistica impossibile nei decenni precedenti. Rivisto più volte funziona sempre; perfetto meccanismo d’intrattenimento da serata leggera.
TRIVIA
⟡ La scuola che si vede nel film è la Vermilion Catholic High School - 425 Park Avenue di Abbeville.
⟡ Il Blob congelato è stato creato colorando di rosa dei cristalli di sale.
⟡ Tutti le riprese esterne sono state girate ad Abbeville che è strutturata quasi allo stesso modo di Arbeville (Colorado), posto in cui dovrebbe avvenire l'azione. Si è scelto di girare ad Abbeville poiché la cittadina in Colorado, alla fine del 1987, era coperta di neve. È solo un caso che il nome delle due cittadine sia quasi identico.
⟡ La moto usata da Kevin Dillon è una T100R Triumph Tiger da 500cc. Per le scene dei salti, si trattava di una T20 Triumph Tiger Cub da 200cc.
⟡ Il regista Chuck Russell fa una comparsata nei panni del proprietario del cinema.
⟡ L'attore Donovan Leitch ha dovuto davvero girare la scena nell'ospedale sommerso dal Blob. Il regista, che non aveva avvertito Shawnee Smith, voleva ottenere il massimo dello shock dalla ragazza. Quello che il regista ottenne lo si può vedere nel film quando Meg urla il nome di Paul non appena si accorge di cosa sia successo.
Titolo originale
The Blob
Regista:
Chuck Russell
Durata, fotografia
92', colore
Paese:
USA
1988
Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
