Saw - l'Enigmista
Voto:
Un medico (Cary Elwes) e un fotografo (Leigh Whannell) si svegliano scoprendosi misteriosamente imprigionati in un bagno, legati con una catena alla caviglia e, quindi, impossibilitati alla fuga. I due sono prigionieri di un serial killer (Tobin Bell) chiamato dagli inquirenti Enigmista, il quale si prende la briga di insegnare ad amare la vita facendo sfiorare la morte. I due hanno sei ore di tempo per liberarsi o moriranno. Durante questo gioco perverso, entrambi hanno la possibilità di raccontare le rispettive storie ma il tempo stringe e il killer ha ordito un piano che non lascia scampo.
LA RECE
Capostipite di una saga horror che ha ridefinito il sottogenere torture porn mescolandolo al mystery, a un'atmosfera claustrofobica, a una fotografia fredda e desaturata, e all'iconica bambola sul triciclo. Must.
Dopo la fortunata apparizione nel panorama cinematografico de il Silenzio degli innocenti (1990) e SSeven (1995) siamo stati sommersi da una moltitudine di thriller a tinte fosche che avrebbero voluto essere ma non erano. Così, dopo aver collezionato ossa, essere caduti nella tela del ragno e aver risolto omicidi in serie, ci si era rassegnati a non aspettarsi più nulla d'originale. A farci rialzare la testa ci pensa un duo low-budget composto dal giovane regista Wan e il suo amico soggettista Whannell, che si ritaglia anche uno dei ruoli principali, a dimostrare che i soldi delle major possono molto ma non possono tutto. Con una partenza misteriosa come quella offerta dai contained thriller (Cube - il cubo, 1998), Saw ci proietta in una storia intricata e malsana in cui un misterioso figuro insegna al mondo ad apprezzare la vita nel modo più mortifero possibile. La prima parte del film è quasi ineccepibile, con elementi citazionisti che non possono che galvanizzare l'appassionato di cinema anni '70, quali, soprattutto, l'iconico burattino sul triciclo la cui risata è un campionamento del ghigno del temibile pupazzo di Profondo rosso (1975). Tensione, orrore, attenzione dello spettatore calamitata per l'intricarsi della faccenda e prime supposizioni sull'identità del killer ma, rispetto a quest'ultimo fattore, sarà tempo perso. Per sollazzare proprio coloro che bramano a tutti i costi il colpo di scena, Whannell inventa un escamotage un po' inverosimile, oltretutto, facendo compiere ai protagonisti scelte che accontentano più il plot che la logica. Poco male. Il colpo di scena ravviva gli ultimi minuti della pellicola che avevano perso nerbo e si erano assestati al livello di un thriller pericolosamente banale. Pregevole la cura prestata alla costruzione delle location: sporche, scure, macabre quasi come l'aria che si respirava in Seven. Tutti gli attori fanno un buon lavoro e sono convincenti nel trasmettere il senso di smarrimento proprio di coloro che si trovano intrappolati in un gioco che ha tutte le probabilità di trasformarsi in tragedia. Da citare Danny Glover, qui molto meno arma letale del solito, nei panni di un abborracciato poliziotto, e Cary Elwes che dà fondo alle capacità recitative mettendo in fondo al cassetto la sua performance comica in Robin Hood - un uomo in calzamaglia (1993). Lo score musicale è interessante ma, essendo stato composto da due membri dei Nine Inch Nails, aspettatevi qualcosa di "industriai" che in alcuni momenti danneggia la tensione. Se, da un lato, la regia di Wan non si presta a virtuosismi, il finale lascia a bocca aperta pur cozzando con le leggi di natura nello smanioso tentativo di emulare lo stile di Seven. D'altra parte, occorre dar merito al fatto che Saw fa convivere thriller e horror in maniera eccellente, tale da aver proiettato il film al livello di cult, e il suo burattino, mascotte della serie, a livello di icona. C'è horror, c'è tensione, c'è trama, c'è colpo di scena. Ce n'è per tutti, e ne sortisce una saga tirata per le lunghe ma globalmente non pessima che farà del torture-porne e delle soluzioni elaborate i suoi due marchi di fabbrica: Saw II - la soluzione dell'enigma (2005), Saw III - l'enigma senza fine (2006), Saw IV - Il gioco continua (2007), Saw V - Non crederai ai tuoi occhi (2008), Saw VI (2009), Saw 3D - il capitolo finale (2010), Saw: Legacy (2017) e Saw X (2023).
TRIVIA
James Wan (1977) dixit: "Penso che il montaggio sia importante; e l'ironia è che i critici snobbano l'horror benché molto spesso i film horror sono i migliori che puoi trovare in termini di "mano d'opera". Non puoi spaventare la gente se quest'ultima nota le cuciture" (IMDb.com).
⟡ Il pupazzo fu costruito dai creatori del film, non è stato acquistato né è un pupazzo al quale siano state apportate delle modifiche.
⟡ Originariamente, il film era destinato solo all'home-video. Dopo i primi test di proiezione ci si accorse che la cosa poteva funzionare anche nelle sale.
⟡ Il giovane regista James Wan prese la cosa come una scommessa e rifiutò il pagamento fisso optando per la percentuale sugli incassi. Scelta fortunata dal momento che il film costò circa 1.200.000 dollari e ne incassò 102.898.000 e rotti.
Il film contiene almeno due palesi e dichiarati riferimenti ai gialli del nostro Dario Argento. Il pupazzo, come detto, così come i primi piani dei guanti neri del killer.
⟡ Inizialmente, l'MPAA aveva vietato il film ai minori di 17 anni (NC-17); il regista dovette tagliare alcune scene per ottenere il rating-R. La versione non censurata è più lunga di 8 secondi e le scene tagliate sono: Amanda che ravana negli intestini, l'uomo obeso che si fa strada nel filo spinato e immagini della scientifica.
⟡ La direttrice del casting Amy Lippens chiese al regista chi lui volesse per il ruolo di Amanda ed egli rispose, per capriccio, che voleva Shawnee Smith (il Fluido che uccide, 1988) ma solo perché lui ne era innamorato quando aveva dieci anni. Wan rimase sorpreso quando la Lippens tornò pochi giorni dopo dicendogli che aveva scritturato proprio la Smith. Piena condivisione con i gusti di Wan.
⟡ Il detective traccia un segnale d'allarme antincendio: si trova in Stygian Street. Stygian (2000) è il titolo del primo film di James Wan.
⟡ La scena demo di previz (pre-visualizzazione) che il regista portò in giro per gli studios in cerca di finanziatori era quella della trappola d'orso al contrario. La trappola usata per la demo, però, era stata costruita da un designer industriale amico del regista e, per farla arrugginire, fu messa in acqua salata e lasciata all'aria aperta per una settimana. Leigh Whannell, che nella demo copriva la parte che poi andò a Shawnee Smith, si dovette mettere in bocca quel ferro arrugginito. Nel film, invece, fu usato un meccanismo di scena dipinto con una vernice che dava l'aspetto arrugginito. La trappola della demo, inoltre, funzionava davvero e, se usata correttamente, poteva scardinare la mandibola.
⟡ La scena che vede Whannell mettere le mani nel water è un tributo a Trainspotting (1996).
Titolo originale
Saw
Regista:
James Wan
Durata, fotografia
102', colore
Paese:
USA
2004
Scritto da Exxagon nell'anno 2007 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
