the Necro files

Voto:

Lo stupratore sadico e cannibale Logan (Isaac Cooper) viene ucciso dai poliziotti Manner (S. Sheppard) e Sloane (G. Browning). Alcuni satanisti fanno risorgere il killer che torna dalla morte con un pene di 30 cm. Mentre lo zombie stupra e uccide, i poliziotti riprendono la caccia.

LA RECE

Erotic horror ultragore fatto da gente che si tira su le maniche con convinzione ma che, purtroppo, limita l'exploit agli eccessi e alle sequenze buone per far fare due risate agli amici. Di bassissima iconicità il pupo che svolazza ma, comunque, si fa ricordare.

Filmaccio di Jaissle (Back for hell, 1993) distribuito dalla Astaroth Entertainment legata a erotichorror.com che, in pratica, è la Grunt Film Production capitanata da Todd Tjersland, il quale, per un pugno di dollari (da 700 a 5000), gira horror erotici su misura rispetto alle necessità del cliente. Non porno, ma softcore horror. Voi portate soggetto e sceneggiatura e lui fa il resto; oppure portate più soldi e il suo team pensa a tutto. Non è, quindi, un caso che The Necro files fosse stato progettato come porno dal titolo Psycho zombie love butcher ma, nonostante la presenza di attrici d'ambiente hard fra le quali Dru Berrymore, il taglio finale della pellicola ha eliminato gli eccessi. Quello che ha da offrire questo ultragore erotico è un insieme di situazioni sexy, violente e assolutamente ridicole. La primissima parte del film, che introduce il maniaco Logan, è promettente: il suo volto, dietro il vetro di una piccola finestra a spiare una ragazza che ha appena finito di farsi una doccia, non è malaccio. Si intuisce il tono generale della pellicola nel momento in cui compaiono i due poliziotti Manner e Sloane: i due "attori", la cui carriera si limita ai film di Jaissle, sono a dir poco scarsi ma devono aver riscosso un certo successo, dal momento che, nel secondo episodio nel 2003, il loro ruolo viene ampliato. Come aveva fatto Schnass in Zombie 90 - Extreme pestilence (1990), l'uccisione di un infante viene realizzata tramite l'utilizzo di un bambolotto di plastica che, in questo film, però, assume un ruolo preponderante: il bambino risorgerà e, legato a un filo da pesca, svolazzerà a destra e a manca in cerca di quei satanisti che lo avevano assassinato. Oltre a ciò, il pargolo di gomma bucherà la bambola gonfiabile della quale si è innamorato lo zombie superdotato, scatenando le sue ire. Come comprensibile, the Necro files è tutt'altro che un film serio e non punta certo a spaventare lo spettatore, semmai, con qualche scena splatter, a disgustare: un capezzolo tagliato e masticato, un pene strappato, budella sparse e tanti nudi femminili. Non manca un quadretto sadomaso che vede una schiava sottomessa con delle frustate fra le più scarse che mai si possano immaginare. Ovviamente, il pene abnorme del redivivo Logan sarà lo strumento di tortura risolutivo. Sufficienti gli SFX e discreto il trucco facciale per lo zombie protagonista. Il comparto tecnico è scadentissimo e l'unica cosa valida rimane la buona volontà della crew di produrre una pellicola che non abbia paura di mettere il piede oltre la linea. Con buona pace del buon gusto, the Necro files è un prodottino di fascia bassa destinata allo spasso degli appassionati di horror. Gli appassionati di erotismo, invece, saranno delusi, in quanto, nonostante l'abbondanza di nudi, le scene di sesso non sono poi così stuzzicanti. Il secondo capitolo, Necro files 2 - lust never die (2003), mostrerà scene più hot. Ed Esiste anche un terzo capitolo: Necro Files 3000 (2017). Roba da non dormire la notte.

TRIVIA

Matt Jaissle (1968) dixit: “Le riprese digitali erano da poco diventate accettabili a livello di qualità e volevo fare qualcosa di più contenuto a livello di budget per potermi concentrare sullo stile e divertirmi anche. Sapevamo che il modo migliore per attirare l'attenzione era quello di scioccare le persone. Ho pensato che se fossi riuscito, allo stesso tempo, a scioccarle (uno zombie stupratore con un cazzo enorme) ma anche a farlo sembrare bello, avrei potuto avere qualcosa che sarebbe rimasto per un po'. E credo che sia rimasto per un po’. Oh, e sembra che a tutti piaccia il baby-demone levitante” (searchmytrash.com).

⟡ Alcuni nomi dei personaggi del film sono riferimenti scherzosi ai personaggi della serie the X Files (1993), ad esempio: Dana Duchovny e David Fox. 

⟡ Il film è dedicato a Joe D'Amato, il nostro Aristide Massaccesi. 

⟡ Alla fine dei credit viene ringraziato il regista William Lustig (Maniac, 1980; Poliziotto sadico, 1988).

Titolo originale

Id.

Regista:

Matt Jaissle

Durata, fotografia

72', colore

Paese:

USA

Anno

1997

Scritto da Exxagon nell'anno 2014; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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