Nightmare
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Voto:
Un gruppo di liceali realizzano di patire lo stesso incubo che vede protagonista un sinistro figuro orribilmente ustionato che indossa cappello, golfino a righe e guanto con lame. Peggio il fatto che i ragazzi che vengono uccisi nel sogno muoiano anche nella realtà. Nancy Holbrook (Rooney Mara) scopre che il protagonista degli incubi è Freddy Krueger (Jackie Earle Haley), bidello pedofilo dell'asilo che frequentava da piccola.
LA RECE
Jackie Earle Haley raccoglie il guanto artigliato di Robert Englund, offrendo un Freddy Krueger più vicino alle moderne rappresentazioni dei predatori seriali che al trickster soprannaturale dell'originale. Re-thinking non male, perdita della quota ironica dell'originale e shift dalla dimensione metaforica a quella clinica. Ma è soprattutto il pubblico ad essere mutato.
Freddy Krueger non sfugge alla remake-mania d’inizio XXI secolo ma, per importanza cinematografica, merita ampiamente il recupero, il reboot, il re-thinking o ciò che meglio possa farlo conoscere alle nuove generazioni, data l’importanza che ha avuto per i loro genitori. Benché Freddy appartenga al genere slasher, la sua importanza ha trasceso la categorizzazione; il suo volto, le sue battute, il suo agire possono essere portati come esempio paradigmatico di un modo di fare cinema negli anni Ottanta, periodo di positività reaganiane strette a tenaglia fra gli esplosivi cinismi del ’70 e la disillusione sociale subentrata nel ’90. Nato per mano di Wes Craven (Nightmare - dal profondo della notte, 1984) come incarnazione della morte dell’american dream, o di esso visto come incubo, Freddy Krueger risulta essere un simpatico fantakiller pronto alla battuta sagace e all’omicidio creativo, supportato da una paritetica creatività effettistica mirata al divertimento più che alla paura. Il fatto che si trattasse di un pedosadico, elemento brutalmente drammatico, si era andato via via perdendo nella memoria dello spettatore. Il successo del film dell’84 fu così enorme che, grazie a questo unico film, la New Line passò dall’essere una casa di produzione di serie-B a una major che la decade successiva sarà pronta a finanziare il Signore degli anelli (2001). Nightmare è anche uno dei pochi franchise che, pure nei sequel, è riuscito a mantenere un livello discreto. L’immancabile remake moderno rischiava, dunque, di infrangersi contro il desiderio dei fan di non veder vilipesa una vecchia icona per andare incontro al target dei quasi-millenial, tantopiù che il volto di Freddy non sarebbe più stato quello di Robert Englund; quest’ultimo venne convocato per il ruolo ma rifiutò perché riteneva di essere troppo avanti con gli anni per un personaggio dinamico come Krueger, e diede la sua benedizione alla scelta di Jackie Earle Haley. Il re-thinking proposto dalla New Line dà vita a un Freddy Krueger con un’allure malefica e inquietante che non si avvertiva più dai primi due film della serie. Non che il mostro riscritto da Wesley Strick sia migliore di quello dipinto da Craven, ma l’Haley/Krueger è genuinamente più inquietante e il suo sinistro passato viene messo in primo piano con una certa raffinatezza. Il volto del nuovo Freddy è davvero spaventoso poiché è davvero simile a quello di una persona che avesse subito ustioni gravissime, e le sue espressioni sono deformate dalla tensione delle cicatrici cutanee. Il passato da pedofilo di Freddy non solo viene rimarcato ma si gioca anche una raffinata carta d’ambiguità: per buona parte del film si rimane nel dubbio che Krueger sia stato bruciato vivo da un manipolo di genitori fomentati dalle illazioni di alcuni bambini. Relativamente a questi fattori, Nightmare 2010 è anche sì superiore all'originale, e sicuramente a molti dei sequel di quello. Haley, mestierante del cinema dagli anni '70 giunto in serie-A grazie al Rorschach di Watchmen (2009), fa un pregevole lavoro, tenuto conto che del duro paragone da sopportare e della mancanza per lui di frasi ficcanti che avevano contribuito non poco al successo del Freddy/Englund; va anche detto che Haley è decisamente solo in un film che non vede nessun comprimario davvero incisivo. Il regista Bayer, quello che girò il famoso video dei Nirvana "Smells Like Teen Spirit" (1991), fa quello che può per replicare in toni più oscuri diverse scene viste nell'originale, col vantaggio della computer grafica. Strano, però, rifarsi pedissequamente a vecchie sequenze per un film che vorrebbe essere un re-thinking e poi conclude con un finale a sorpresa che riporta alla memoria l'ultima scena di Carrie lo sguardo di Satana (1976). Manca, nel complesso, l'atmosfera bizzarra del film di Craven e l'impatto sorprendente delle scene e della faccenda che ai suoi tempi ebbe il primo Nightmare. La verità è che Freddy non funziona più nel 2010, il pubblico non è più il medesimo che lo aveva accolto al suo esordio; se questo remake viene almeno visto con curiosa malinconia dai vecchi fan di Freddy, i nuovi cinefili non si fanno certo impressionare: non è un limite intrinseco dei nuovi horror ma, forse, un limite affettivo delle nuove generazioni, così inclini ad entusiasmi tanto acuti quanto effimeri.
TRIVIA
Samuel David Bayer (1962) dixit: “Una volta ho usato una telecamera HD ed è come avere un'auto da corsa senza motore. Sono sempre un po' sospettoso quando qualcuno mi dice che l'HD è fantastico e che sembra proprio come una pellicola. Perché non girare su film e basta? Quando si cerca di emulare qualcos'altro, c'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato, e penso che diventi più complicato” (IMDb.com).
⟡ Quando la polizia arresta Jesse, prima lo ammanetta, poi lo mette in macchina e lo porta alla centrale. Questa non è la corretta procedura in USA. Là, i poliziotti, per prima cosa, dopo l’ammanettamento, devono leggere i diritti all’arrestato (il famoso “You have the right to remain silent”), quindi devono dire il motivo dell’arresto.
⟡ Jackie E. Haley improvvisava spesso le sue battute sul set pensando che le sue frasi non programmate avrebbero messo più facilmente a disagio i giovani attori.
⟡ Wes Craven non fu nemmeno interpellato per il progetto di questo film e lui, d’altronde, non ha parlato bene del progetto di un remake del suo film. A differenza di Craven, l’attore Robert Englund ha approvato l’idea del remake poiché le nuove tecnologie, a suo dire, avrebbero potuto migliorare la resa finale di un film del genere.
⟡ Per provocare volutamente una reazione di paura fra gli attori nella scena della “Caverna di Freddy”, alle Polaroid che ritraevano ragazzine, cosa prevista nel copione, furono ag-giunte Polaroid di veri interventi chirurgici.
⟡ Jackie Haley si graffiò la cornea usando le lenti a contatto per fare Freddy, cosa che causò un ritardo nelle riprese.
⟡ I guanti di Freddy erano l’oggetto di scena più protetto, questo soprattutto perché, nei film precedenti, era anche il pezzo più rubato.
⟡ La maggior parte dei nomi dei bambini sul retro delle foto di scuola sono nomi dei membri della crew che ha lavorato al film: le costumiste Sukari McGill e Lizzie Cook, la ricercatrice Nancy Lumb, l’assistente scenografa Carrie Bush, l’art director Craig Jackson e l’artista grafico Bret August Tanzer.
⟡ Per Nightmare: dal profondo della notte, Johnny Depp accompagnò al provino l’amico Jackie Haley e, come non raramente accade, fu scelto quello che si era presentato disinteressato al posto dello speranzoso Haley. In questo caso, la ruota della giustizia è girata per Haley che, 26 anni dopo, è stato scelto per il remake e per il prestigioso ruolo di Freddy. D’altra parte, il regista Samule Bayer era convinto che la persona giusta per fare Freddy fosse Haley fin da quando l’aveva visto in uno screen-test per il film Watchman.
⟡ Com'era stato per il remake Venerdì 13 (2009), il produttore Michael Bay ha insistito perché il film fosse girato nel formato anamorfico Panavision. Nightmare 2010 è il primo film del franchise a essere stato girato in questo formato.
⟡ Freddy Krueger e Nancy sono gli unici due nomi che tornano rispetto all’originale del 1984. Nel remake, però, il cognome di Nancy è Holbrook, mentre 26 anni prima era Thompson.
⟡ Parte del make-up applicato al viso di Haley era una sostanza verde che poteva essere sottratta digitalmente in postproduzione, lavorando poi sempre digitalmente sulla superficie del volto. All’inizio, il make-up del viso necessitava di 6 ore di lavoro per i tecnici; a mano a mano che la produzione continuava, i tecnici si sono velocizzati e lo stesso lavoro veniva realizzato in 3 ore. Gli effettisti volevano che Freddy sembrasse davvero un ustionato e, all’uopo, studiarono le foto di persone che avevano subito danni da ustione. Notarono che la pelle che si riforma dopo un’ustione ha toni molto più chiari del normale. Tuttavia, per evitare che il pubblico fosse troppo impressionato dall’aspetto di un Freddy “davvero” ustionato, si decise per un effetto speciale meno realistico. Il team di artisti digitali che si presero cura del volto computerizzato di Freddy è lo stesso che ha realizzato il volto ustionato di Harvey Dent in il Cavaliere oscuro (2008).
⟡ La voce di Freddy è stata alterata digitalmente in postproduzione per dargli un effetto soprannaturale.
⟡ Il consiglio scolastico di una delle due scuole in cui sono state girate alcune scene diede il consenso alle riprese a patto che quelle sequenze non prevedessero omicidi.
⟡ La Warner Bros voleva che il film fosse convertito in 3D e ciò poco prima del lancio nelle sale. Siccome la conversione non sarebbe venuta granché bene, dato che il film non era stato girato con cineprese 3D, dopo un acceso dibattito si decise di lasciarlo in due dimensioni.
⟡ Quando Kris legge i necrologi, un nome che compare è quello di David J. Chamerski. David ha lavorato nel reparto oggetti di scena per il film.
⟡ Il golfino di Freddy in questo film è stato realizzato da Judy Graham, la stessa sarta che realizzò nell’84 il golfino del primo Freddy.
⟡ Il cartello di Elm Street si vede due volte nel film ma Elm Street non viene mai menzionata da nessun personaggio, esattamente come avveniva nel film dell’84.
⟡ Poco prima che Kris si addormenti in classe, il professore dice di andare a pagina 84 del libro; un riferimento all’anno di produzione del film originale.
⟡ Quando fu chiesto ad Haley come facesse a mettersi nel giusto atteggiamento psicologico per interpretare Freddy, l’attore ha detto: “Sedendomi sulla sedia del trucco per tre ore. Dopo ti senti come se potessi uccidere qualcuno”.
⟡ È la seconda volta che lo sceneggiatore Wesley Strick scrive il remake di un film dalla forte componente thriller. La prima volta è stato per Cape Fear: il promontorio della paura (1991).
⟡ Il body count del film si limita a 4 soggetti.
Titolo originale
A Nightmare on Elm Street
Regista:
Samuel Bayer
Durata, fotografia
95', colore
Paese:
USA
2010
Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
