Quella villa in fondo al parco

Voto:

Il mad doctor di turno ha creato un ibrido metà uomo e metà ratto (Nelson De La Rosa) con unghioni che trasmettono una forma di leptospirosi fulminante. Il mostro scappa dalla sua gabbia e semina il panico. Un fotografo e alcune modelle ne pagheranno le conseguenze.

LA RECE

Terribilissimo monster-movie che sfrutta il caso umano e ci affianca una Eva Grimaldi con i capezzoli impazziti. Da skippare per tutti a parte coloro in cerca di trash pesante.

Teoricamente, l'idea di prendere l'uomo più piccolo del mondo, alto 68 centimetri, e trasformarlo in un ibrido a metà fra l'essere umano e il ratto non era male o, se non altro, grandi erano le potenzialità di fare un buon film trash. Il risultato, invece, è un brutto film trash che annoia e che non rende merito a De La Rosa a causa di una cattiva illuminazione delle scene, cosa che, il più delle volte, porta a pensare che sia stato usato un pupazzo al posto di un uomo vero. Strutturato come un monster-movie con influenze slasher e vaghe reminiscenze da l'Isola del dottor Moreau (1977), pare che nulla riesca a funzionare bene, a parte il corpo della Grimaldi la quale, per tutto il film, sembra abbia grandi difficoltà a tenere a bada i propri capezzoli; imperdibile la scena della doccia che lei sottolinea con gemiti di piacere e che il regista arricchisce con primi piani del seno. Il mad doctor, dalla sua, compie i propri esperimenti di genetica in una casa lercissima in cui non si vedono mai attrezzature scientifiche; il suo esperimento più importante, il Ratman, è tenuto in una gabbia per gli uccelli. David Warbeck (…E tu vivrai nel terrore - L'aldilà, 1981), che s’aggira sul set con una camicia pazzesca, e Janet Agren (Paura nella città dei morti viventi, 1980) non riescono a risollevare le sorti della pellicola, anche perché, dalla loro, non c'è neppure tutto questo impegno a farlo. Poveristico, ridicolo, noioso, anche se il Ratman, che fa più pena che paura, è vagamente inquietante nella sua remota somiglianza con la bambola Zuni di Trilogia del terrore (1975). Già ai tempi, il produttore Fabrizio de Angeli ammise che questo film, l'ultimo di Carnimeo contemporaneamente al misconosciuto Computron 22, fosse una delle sue produzioni meno riuscite. Un eufemismo.

TRIVIA

L’attore David Warbeck, con non troppa sensibilità, ricorda: “Oh, il piccolo Nelson […] Hanno trovato quella “cosa” a Santo Domingo […] Benché fosse sedicenne, Nelson era alto appena un metro… Così i produttori si sono chiesti: 'Come possiamo usare questo tipo, visto che non abbiamo bisogno di effetti speciali?''. Gli hanno dato denti, orecchie e coda da topo. “Chiamiamolo Ratman, e prendiamo David Warback per prenderlo a calci nel film” (Nocturno 100, 2010)

⟡ Nessun dato, per ora.

Regista:

Anthony Ascott [Giuliano Carnimeo]

Durata, fotografia

94', colore

Paese:

Italia

Anno

1988

Scritto da Exxagon nell'anno 2009 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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