Schiave bianche, violenza in Amazzonia

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Voto:

La studentessa Catherine (Elvire Audray), giunto il tempo delle vacanze, decide di raggiungere i genitori che soggiornano in Amazzonia. Gli indios, tuttavia, attaccano la famiglia in gita sul fiume e, dopo aver ucciso mamma e papà, rapiscono Catherine. Con il trascorrere del tempo, la ragazza passerà dall'odiare i suoi aguzzini all'acclimatarsi al loro modo di vivere. Soprattutto, s'innamorerà di Umukai (Will Gonzales), l'indio che sembra sia stato l'artefice della morte degli amati genitori.

LA RECE

Cannibal non-cannibal. Sentimentalismi exploitation nella foresta fra la bella Cat e l'indio col parruccone. Nel mezzo, cose grezze e risibili del canovaccio mondos e dell'esotico-erotico. E poi c'è tutta questa storia del Sommo Fallo...

Tardo cannibal ma con diverse peculiarità che riportano ai mondo-movie. Si ritrovano, comunque, tutti gli ingredienti del sottogenere: animali selvatici che combattono e si mangiano a vicenda, nudismo adamitico, musiche da foresta vergine, riti tribali cruenti e, ovviamente, sesso. Nessuna scena pesante di sangue, però, e nessun banchetto a base di carne umana: il massimo dello splatter è dato dal taglio delle teste. In una tribù nella quale essere vergini è male, il tocco exploitation è rappresentato dalla deflorazione della Audray, la cui verginità viene obliterata tramite un pezzo di bambù. D'altronde, una vecchia locandina del film recitava: "Catturata e trascinata dal "Sommo Fallo" la donna bianca maledirà di essere nata". Fate voi. Il resto non è da Oscar, a partire dalle parruccone che indossano gli indios per apparire tali, fino ad accorgersi che, essenzialmente, si tratta di una combattuta storia d'amore in mezzo ad una natura relativamente selvaggia. Come da tradizione cannibal, la storia è spacciata per vera e tutto il racconto non sarebbe altro che un flashback narrato da Catharine in un'aula di tribunale. Non ci crede nessuno. Però, Cathy ha dei poteri prodigiosi: nel villaggio c'è un uomo zoppo che la donna guarisce tirandogli una randellata sulla rotula. Noia, poco sangue e qualche ridicolaggine di troppo, tipo quel tale Umukai che, morso da un serpente e curatosi succhiandosi il veleno da dosso, si infoia di colpo - sarà la neurotossina?! - e attenta al corpicino di Catherine. Ceduto da Ruggero Deodata (Cannibal holocaust, 1980) a Gariazzo per andare a girare Inferno in direttaem> (1985), quest'ultimo lo considerava "un bel film, con molta azione". Sarà.

TRIVIA

⟡ Elvire Audray, classe 1960, passò dal cinema (Assassinio al cimitero etrusco, 1982; Nosferatu a Venezia, 1988) alle produzioni televisive partecipando come valletta anche alla trasmissione tv "Fantastico" presentata da Montesano e a "Fate il vostro gioco" con Fabio Fazio. Il 23 luglio 2000, a soli 40 anni, Elvire si è tolta la vita nella sua città natale, Parigi. Sui ritiene che l'atto suicidario sia stato conseguenza di una grave forma di disturbo depressivo.

Regista:

Roy Garret [Mario Gariazzo]

Durata, fotografia

87', colore

Paese:

Italia

Anno

1985

Scritto da Exxagon nell'anno 2012 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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