Sotto il vestito niente - l'Ultima sfilata
Voto:
Milano. La top model Alexandra (Alexandra Larsson) viene uccisa da un auto pirata ma non è un incidente e l'ispettore Malerba (Francesco Montanari) se ne accorge subito. Le indagini lo portano a indagare sulla famiglia dello stilista Marinoni (Richard E. Grant) che ha ingaggiato la giovane Britt (Vanessa Hessler) per farla diventare una super modella.
LA RECE
Vanzina tenta di bissare se stesso e ripropone il giallo argentiano in anni nei quali manco Argento stesso si ricorda più come si fanno ste cose. L'ultima sfilata diventa l'ultima sfigata, con super modelle che devono prendere picche per salvare l'armonia delle famiglie televisive. Tragico a priori ma davvero demoralizzante se paragonato ai fasti del passato.
Vanzina recupera uno dei suoi pezzi più riusciti e ci riscrive sopra, tentando un recupero cultistico del giallo all'italiana. Infatti, se Sotto il vestito niente (1985) stava all'ombra di De Palma, questo recupero deve molto di più ai risaputi stilemi argentiani. Milano, però, non è più da un pezzo la città da bere, né la moda è più quell'ambiente di perfezione formale che, a dirne male, si fa notizia, per quanto si colga la volontà di descrivere la deflazione della modella come star del bel mondo e l'emersione delle impersonali case di moda, degna evoluzione della società dei consumi che tutto reifica. I tempi cambiano ma non per Vanzina che riscrive levando sangue e brutalità, due punti a favore nella prima pellicola in dissonanza con il mondo dei belli in modo assurdo, e ci lascia fra le mani un gialletto pseudo-argentiano senza crudezze e crudeltà. C'è lo spiegone psicopatologico finale reso dal killer, e ciò rientra nei modelli cinematografici anni '70, però manca tutto il resto. Mancano, soprattutto, gli attori che recitino bene, a parte un convintissimo Montanari che porta avanti sia l'elemento giallo, sia l'elemento comico in associazione con il suo buddy-cop meridionale. Presente anche Francesco Barilli, regista di il Profumo della signora in nero (1974) e Pensione paura (1977), nei panni del vicequestore. II film latita nelle parti che avrebbero dovuto portare tensione e non ha il minimo coraggio di costruire personaggi ambigui e spiazzanti. Per chiarire: il buon Malerba, figlio dei serial televisivi per famiglie, per amore della moglie incinta rifiuta il flirt con la super modella che, tenerella, lo voleva prendere per la gola offrendogli le sue polpettine con marmellata di mirtilli, rimando erotico a non so cosa ma comunque, a mio parere, allettante. Sotto il vestito niente: l'ultima sfilata muore sotto il peso della cultura televisiva e del suo prevedibile modo di rileggere (anti)artisticamente la realtà. Nell'85, Vanzina chiudeva la storia sparando pezzi di vetro sullo schermo con i protagonisti disperatamente giù dal finestrone; si rimaneva così, attori e pubblico, bloccati nel fermo immagine. Qui, invece, finisce tutto bene e tutto torna catarticamente al proprio posto. Avremmo voluto semplicemente assaggiare quelle fottutissime polpettine con la marmellata. Era chiedere troppo? Sotto il vestito non c'è davvero niente, questa volta.
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Regista:
Carlo Vanzina
Durata, fotografia
96', colore
Paese:
Italia
2011
Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
