la Sposa del mostro

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Voto:

La polizia e la giornalista Janet Lawton (Loretta King) si trovano a indagare sul ritrovamento di cadaveri nei pressi del lago Marsh. Janet viene catturata dal dottor Vornoff (Bela Lugosi), scienziato folle in esilio aiutato dal forzuto e tonto Lobo (Tor Johnson), che fa esperimenti per creare una razza di superuomini atomici.

LA RECE

Delirio sci-fi del solito Wood all'arrembaggio, tuttavia, qui, meglio in arnese del solito. Bela Lugosi, in totale disarmo, sa ancora far battere le mani al suo pubblico.

Non così osceno per essere un film di quell'Edward D. Wood Jr. da molti considerato il peggior regista nella storia del cinema, ovviamente molto prima che la tecnologia permettesse a miriadi di videomaker di commettere abomini ben più atroci. La Sposa del mostro è decisamente meglio del nefando ma spassoso Pian 9 from outer space (1959) che tante critiche negative attirò su Wood Jr.; si aggiunga che, ai suoi tempi, Bride of the monster si rivelò l'unico successo commerciale del regista. La lavorazione del film iniziò nell'ottobre 1954 con il titolo Bride of the atom in un piccolo studio di Los Angeles; non a caso, quando Vornoff lega Janet Lawton al tavolo, le dice che sta per diventare la moglie dell'atomo. Peccato che, dopo tre giorni di lavoro ai Ted Allan' Studios, Wood Jr. aveva già finito i soldi e dovette chiudere la produzione. Escludendo le pochezze realizzative derivate dai soliti inciampi produttivi woodiani, La Sposa del mostro dimostra una sufficiente competenza in materia sia tecnica sia narrativa, o almeno pari ad alcuni altri lavori dello stesso periodo, ad esempio quelli prodotti da Roger Corman. A dare forza al tutto, la presenza di un Bela Lugosi in disarmo - morirà l'anno dopo - ma ancora capace di trasmettere un certo magnetismo, recitando con ogni muscolo della faccia, ipnotizzando, citando se stesso in Dracula (1931), scandendo ogni sillaba come un logopedista e, ogni tanto, tirando qualche frustata all'indomabile Lobo interpretato dal wrestler Tor Johnson, noto agli amanti della serie Z per la sua ineffabile interpretazione in il Mostro delle Yucca Flats (1961). L'idea di Wood Jr. era capitalizzare sull'icona del dottore matto, aggiornando il personaggio all'era atomica, leitmotiv dei fantafilm del '50, con tanto di chiusa, imposta dalla produzione, sui rischi connessi al nucleare. La storia si dipana in maniera banale e comprensibile (nel caso dei film di Wood Jr. va precisato), il che permette di concentrarsi su alcune chicche che rendono La Sposa del mostro particolarmente simpatico: una su tutte, il polpo gigante che ha una storia produttiva tutta sua. L'oggetto di scena fu rubato dai Republic Studios nei quali era stato costruito per il film d'avventura la Strega rossa (1948) con John Wayne; durante le fasi del maldestro furto, il polpo si ruppe un tentacolo e, cosa più importante, ci si dimenticò di portare via il telecomando che azionava a distanza la creatura. Ecco perché, ne La Sposa del mostro, le vittime si buttano letteralmente fra i tentacoli della piovra dimenandosi come forsennati per dare l'idea di essere intrappolati e per aiutare la piovra a muoversi. Questo e altro offre il miglior film mai girato da Edward D. Wood Jr., fra sano intrattenimento, malinconiche partecipazioni di attori in declino e soluzioni tecniche da cinema di paese.

TRIVIA

⟡ Il film circola anche in una versione a colori.

⟡ Tony McCoy venne ingaggiato nel ruolo del protagonista maschile semplicemente perché suo padre, l'imprenditore Donald E. McCoy, era il maggior investitore del film. McCoy senior non amava l'idea del regista di giocare con l'argomento nucleare e accettò di dare i soldi a Wood Jr. solo se questo avesse inserito, alla fine del film, un'esplosione nucleare che fungesse da monito contro le armi atomiche.

⟡ Il regista accreditò Alex Gordon nel ruolo di co-sceneggiatore come ringraziamento per avergli offerto il soggetto del film.

⟡ A quanto riferì Paul Marco, qui nei panni dell'ufficiale Kelton, il regista pensava che Bela Lugosi non avesse più una buona memoria e che avrebbe avuto difficoltà a ricordarsi il lungo monologo che avrebbe dovuto recitare nel film. Quindi, Wood chiese di fare dei cartellini sui quali scrivere i pezzi di Lugosi. Quest'ultimo, però, si offese per quella soluzione, sostenendo che avrebbe potuto fare tutto senza aiuto. Wood insistette; allora, Lugosi chiese a Paul Marco, che aveva il compito di mostrargli i cartellini, di posizionarli in modo da non poterli leggere. Il grande Lugosi, a un anno dalla morte, dimostrò le sue capacità mnemoniche; alla fine della sequenza, tutti si alzarono in piedi e applaudirono.

Titolo originale

Bride Of The Monster

Regista:

Edward D. Wood Jr.

Durata, fotografia

69', b/n

Paese:

USA

Anno

1955

Scritto da Exxagon nell'anno 2010 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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