lo Squalo 2

Esordio del franchise nato con l’enorme successo de lo Squalo (1975) di Spielberg, quest’ultimo sostituito dalla Universal con Szwarc, regista formatosi alla scuola dei prodotti televisivi. Nelle mani di quest’ultimo, il compito di dare seguito a un capolavoro, cosa francamente ostica. Carl Gottlieb e Howard Sackler, sceneggiatori, non si azzardano a cambiare troppe carte in tavola rispetto a quanto presentato due anni prima, spettacolo che aveva dimostrato di piacere parecchio al pubblico, e, quindi, si parte riproponendo lo stesso squalo - cioè, un altro ma, evidentemente, della stessa specie - che si presenta nello stesso luogo d’America. Una sfiga notevole per la ridente località di Amity Island. Brody (Roy Scheider), teme che un altro pescione sia in libertà ma il consiglio comunale, ancora una volta, non vuole ascoltarlo finché non sarà troppo tardi. Le vere novità sono due. L’introduzione, per il protagonista, di un DPTS (Disturbo da Stress Post-Traumatico), ovvero di una paranoia, poi ben giustificata dai fatti, basata sul precedente trauma; quindi, Brody patirebbe un’angoscia di ripetizione. La seconda novità è lo spostamento della narrativa sul mondo dei teenager, con involontaria anticipazione - ma era già nell’aria con il primo film - delle dinamiche slasher che emergeranno quello stesso anno con Halloween di Carpenter. La fotografia di Michael Butler si mantiene molto valida ma il musicista John Williams, costretto a reinventare il proprio iconico tema, crea una variazione non ottimale di quanto lui stesso aveva fatto in precedenza. Szwarc gestisce bene la spazialità acquatica e, pur indietro di varie lunghezze rispetto al lavoro di Spielberg, lo Squalo 2 risulta un sequel onesto ed efficace, pur figlio di logiche capitalistiche. Per qualcuno, la tagline del film “Just when you thought it was safe to go back in the water”, proprio quando pensavi che fosse sicuro tornare in acqua, divenne sintesi dell’approccio iper-commerciale delle major cinematografiche incapaci di lasciare in pace i propri successi e di finire a sfruttarli con sequel fino ad orribili risultati, così come poi accadrà con questo franchise. Seguirà lo Squalo 3 (1983).