il Terrore del silenzio
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Voto:
Dopo aver pubblicato un romanzo di buon successo, la sordomuta Maddie (Kate Siegel) si ritira in una casetta isolata in Alabama per concentrarsi nella scrittura del secondo libro. Il suo lavoro viene interrotto da un folle che le promette di terrorizzarla per poi entrare in casa e ucciderla. Maddie si asserraglia in casa e, poi, cerca un modo per fuggire, facendo leva su una voce interna che le suggerisce il miglior esito.
LA RECE
Moderno, dinamico e "Netflix-friendly" ma, forse proprio per questo, poco incisivo, con tutto che il gioco della sordità offre un quid aggiuntivo. Come home invasion, ad ogni modo, offre l'intrattenimento adatto per una serata disimpegnata.
Terzo film di Flanagan con la Blumhouse dopo Oculus - Il riflesso del male (2013) e prima di Ouija: L'origine del male (2016). La particolarità, qui, sta nella variazione sul sordomutismo al posto della cecità, rimanendo comunque in debito con la Scala a chiocciola (1946), gli Occhi della notte (1967) e Terrore cieco (1971). Inoltre, trivia produttivo curioso, il regista piazza nel ruolo di protagonista la sua novella fidanzatina Kate con la quale aveva discusso l’idea del film durante un romantico pranzetto; i due si sposeranno nel febbraio 2016. La condizione della audiolesa ma combattiva Maddie riduce al minimo gli scambi di battute fra i pochi partecipanti (5 attori, 15 minuti di dialogo in tutto) e lascia che il thrilling si giochi sui silenzi, sui rumori ambientali e sulla caccia fra gatto e topo in un’unità di luogo e tempo. Molto buono l’inizio dei guai con l’amica Kate che supplica, inascoltata, di ricevere asilo in casa mentre un killer senza nome, e senza reale movente, la bracca e la uccide. Tuttavia, il film, a dispetto del suo desiderio di essere diverso iniettando anche una dose di paranormalità (la voce che parla nella testa e le opzioni di fuga simulata), non sa somministrare reali elementi di memorabilità; anche quel certo sadismo in più rispetto ai thriller consimili è ormai routine. Piacerà al mainstream, anche perché la confezione è moderna, energica e Netflix-friendly, ma come home-invasion movie, allora, meglio rifarsi a Them - loro sono là fuori (2006), già quello lontano dall’essere indimenticabile. E, intanto, la distribuzione italiana continua imperterrita a sfornare titoli davvero brutti nel tentativo di aiutare il pubblico, evidentemente ritenuto decerebrato, a orientarsi coi generi a partire dal titolo; inizio a pensare che abbiano ragione, probabilmente hanno dati che a me mancano.
TRIVIA
Mike Flanagan (1978) dixit: “Non credo che ci sia un'emozione più universale della paura. Tutti sanno come ci si sente ad avere paura e lo impariamo quando siamo davvero giovani. Da bambino ero terrorizzato dai film dell'orrore. Anche il fatto di dover superare e sopravvivere ai film che mi spaventavano a morte da bambino è stata una sorte di fattore di crescita. I film dell'orrore sono un ambiente sicuro in cui possiamo affrontare i lati più oscuri della nostra natura. L'horror è un genere che non sparirà mai" (dreadcentral.com).
⟡ Nel film fanno la loro apparizione alcuni libri di Stephen King, soprattutto “Mr. Mercedes”, storia che vede in azione un serial killer dai moventi mai chiariti. King ha ricambiato il favore, twittando entusiastiche lodi sul film di Flanagan e mettendolo alla pari di Halloween - la notte delle streghe (1978).
⟡ Maddie e sua sorella Max prendono il nome dai due nipoti del regista.
Titolo originale
Hush
Regista:
Mike Flanagan
Durata, fotografia
82', colore
Paese:
USA
2016
Scritto da Exxagon nell'anno 2010 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
