Tremors 2: Aftershocks

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Voto:

Earl Bassett (Fred Ward) accetta di diventare un cacciatore di graboids al soldo del governo messicano, dal momento che anche in Messico sono apparsi i famelici vermoni. Nell'avventura, lo segue il giovane taxista Grady (Christopher Gartin) e l'esaltato Burt Gummer (Michael Gross) col suo arsenale che tornerà utile, dal momento che i graboids mutano in shriekers, bipedi ciechi e urlanti che intercettano le prede tramite un sensore termico.

LA RECE

Non perfetto come il primo, tuttavia ancora capace di intrattenere grazie a personaggi riusciti e soluzioni esagerate fra le quali un finale decisamente esplosivo. Si dà vita ad una tassonomia dei graboids e degli shriekers che, pur mantenendo alcune caratteristiche dei precedenti, si evolvono in modi inaspettati.

Sequel che ha perso solo poco mordente rispetto a Tremors (1989) e riesce a reinventarsi in maniera sufficientemente originale. Il regista Wilson mantiene la pellicola in stabile equilibrio fra comicità e horror leggero. La mancanza di Kevin Bacon non si fa sentire, anche se il sostituto Gartin non è proprio la stessa cosa e risulta macchiettistico. Tutto si regge sugli sguardi torvi di Ward e sulle anaboliche armi di Burt Gummer, viatico di satira antimilitarista più che di propaganda; nondimeno, il suo fucile anticarro è un’inconfessabile libidine bellica - si tratta di un "Grizzly Big Boar" calibro 50 - e l'esplosione finale, che lascia un cratere meteorico, galvanizza lo spettatore cresciuto a pane e Schwarzenegger. Nell'apprezzabile sforzo di dare allo spettatore freschi spunti, il film crea nuovi mostri svincolati dal modus operandi dei vermi giganti, al di là del fatto che ne rappresentino un'improbabile fase evolutiva che così si può riassumere: prima ci sono i vermi graboids che muoiono divorati dall'interno dagli shriekers, bipedi ciechi e urlatori; questi ultimi, ermafroditi, una volta nutritisi, vomitano altri shriekers che, superate le dodici ore di vita, mutano in ass-blasters (che l’edizione italiana rende impropriamente come Culi Volanti) e questi depongono le uova da cui nascono i graboids. Quindi, dall'anellide al volatile. Ha senso? Direi di no, ma poco importa. Più strani i mostri, più eccessivi i modi in cui i nostri eroi dovranno porre termine alle loro vite. Ragionevole pensare che, contro tali creature, debbano essere necessarie due tonnellate e mezzo di esplosivo. Di horror ce n’è ben poco e di sangue pure, però l'intrattenimento non manca. Buoni gli effetti speciali, passabili quelli digitali. Godibilissimo pezzo da seconda serata anni Novanta ma, in spiritu, molto Ottanta. Seguirà Tremors 3: ritorno a Perfection (2001).

TRIVIA

Steven Seth Wilson (1948) dixit: “Che ci crediate o no, mio padre mi ha spinto nel mondo del cinema. Lui è uno psicologo, così, quando ho iniziato l'università mi sono iscritto ai corsi di psicologia. Quando lo scoprì, andò dai miei consulenti e cambiò la mia specializzazione in cinema e televisione, dicendomi: "Fai film nel nostro cortile di casa da quando avevi dodici anni! Che ti è preso?". Non avevo mai pensato di provare a fare carriera nel cinema fino a quel momento” (podcastingthemsoftly.com).

⟡ Il graboid che trascina all'indietro il furgone dei protagonisti è un riferimento a quello che avviene ne lo Squalo (1975) alla barca Orca.

⟡ Burt Gummer, in questo, nel precedente e nel successivo film indossa un berretto degli Atlanta Hawks.

⟡ Nel camper di Earl si vede il giornale People appeso al muro con in copertina Earl stesso e Valentine (Kevin Bacon), protagonisti del primo Tremors, film in cui i due discutevano proprio del fatto di apparire sulla copertina di People.

Titolo originale

Id.

Regista:

S.S. Wilson

Durata, fotografia

100', colore

Paese:

USA

Anno

1995

Scritto da Exxagon nell'anno 2010 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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