Tusk
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Voto:
Wallace Bryton (Justin Long) è, insieme a Teddy (Haley Joel Osment), il conduttore dell’irriverente show podcast “Not-See Party”. Per andare ad intervistare un ragazzo che si era ridicolizzato tramite un video poi diventato virale, Wallace parte da Los Angeles e va a Manitoba, Canada, solo per scoprire che il giovane s’è suicidato. Dovendo comunque realizzare uno scoop su qualche persona bizzarra, Wallace trova un aggancio col paraplegico Howard Howe (Michael Parks) che lo affascina con racconti di vita marittima. Howard, però, cova strani piani a danno di Wallace: lo vuole trasformare in un tricheco per farne il suo compagno.
LA RECE
Smith mescola il suo smart talk abituale con un body horror grottesco e ironico, trasformando un podcaster cinico in un tricheco umano. Il film parte scanzonato per poi deragliare verso un incubo chirurgico, con un Michael Parks che si conferma attore di sommo livello. Nonostante la morale banale e lo sbrago finale, Tusk funziona per l'atmosfera inquietante e alcuni momenti memorabili.
Primo film della trilogia canadese di Smith che prosegue con Yoga hosers - Guerriere per sbaglio (2016) e Moose Jaws; quest’ultimo, ancora in produzione (dato 2025), vedrà la rilettura de lo Squalo ma con un alce al posto del pescecane. Il gusto del regista del New Jersey per lo smart talk e una certa ironia irriverente inaugurata dal fortunato Clerks - commessi (1994) prosegue con Tusk che, però, scanzonato all’inizio, prende il largo verso un incubo a metà fra i nazi-esperimenti di the Human centipede (2009) e le libidini del dottor Moreau che trasformava la gente in animali. Wallace, già in assonanza con “walrus”, finirà mutato in un tricheco umano per compiere il disegno del serial killer Howard, superbamente recitato dall’attore Parks che morirà solo tre anni dopo. Le fisime chirurgiche di Howard deriverebbero dall'essere stato una vittima dello scandalo Duplessis, quello, sì, vero fattaccio orrorifico che ha visto l’uso e l’abuso di bambini da parte di politici ed ecclesiastici fuori dalla grazia di Dio. Pur liquidando in sceneggiatura quest’ultimo approfondimento per non appesantire la narrazione, Tusk costruisce un interessante atmosfera all’inizio per poi deragliare piacevolmente verso una soluzione grottesca non priva di un contemporaneo senso comico e orrorifico, palesato più che dalle forme frankensteiniane di Wallace-walrus, dai suoi versi di disperazione. A lato, ma ancora personaggi bizzarri e fintamente positivi, il paffuto Teddy interpretato dall’ex bimbo de il Sesto senso (1999), la fidanzata piangina Ally che risolve i tradimenti tradendo, e un riconoscibilissimo Johnny Depp nelle vesti del verboso ispettore Guy Lapointe. Se la morale è poco originale, “il vero animale è l’uomo”, e, semplicisticamente, il cinico Wallace patisce un tragicomico contrappasso, resta comunque molto apprezzabile l’atmosfera nella casa di Howard, Howard stesso e quei due e tre quadretti che, in effetti, rimangono impressi, al punto di pensare che questo film possa essere consigliabile a chi sa approcciarsi all’incanto dell’allucinante. Peccato lo sbrago sul finale, e pure sui titoli di coda, che rivela la tendenza di Smith a strabordare. Di Kevin Smith può interessare anche Red state (2011). Voto un po' pompato.
TRIVIA
Kevin Patrick Smith (1970) dixit: “È troppo costoso fare film… Non è vero, è troppo costoso commercializzare i film! Fare film non lo è. Puoi avere dai 10 dollari ai 10 milioni, e se hai una troupe, immaginazione e un sacco di gente disposta a cavare sangue dalle rape, avrai un film. Ma per il livello dei costi di commercializzazione, non potrai andare oltre. È una cosa devastante” (IMDb.com).
⟡ A Quentin Tarantino fu offerto il ruolo di Wallace che egli rifiutò perché, a quanto pare, avrebbe voluto il ruolo poi andato a Johnny Depp.
⟡ A quanto ha riferito il regista, la maggior parte del budget è stato speso per assicurarsi i diritti della canzone “Tusk” dei Fleetwood Mac.
⟡ La moglie del regista, Jennifer Schwalbach, compare nei panni della cameriera.
⟡ Le due commesse nel negozio canadese sono Harley Quinn e Lily-Rose, rispettivamente le figlie di Kevin Smith e Johnny Depp.
⟡ Nella stanza nella quale gli “amanti” Ally e Teddy si trovano, si vede sullo sfondo la foto di un cane: si tratta di Shecky, il cane del regista.
⟡ Il ruolo di Howard fu scritto su misura per Parks, al punto che Smith avrebbe affermato che se l’attore non avesse accettato la parte, il film non sarebbe stato realizzato.
Titolo originale
Id.
Regista:
Kevin Smith
Durata, fotografia
102', colore
Paese:
Canada
2014
Scritto da Exxagon nell'anno 2018 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
