the Vault of Horror
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Voto:
Alcune persone chiuse in una stanza raccontano i propri sogni. Midnight mess: un uomo uccide la sorella a scopi ereditari per poi scoprire che quella era una vampiressa. The Neat Job: un maniaco dell'ordine fa uscire di testa la moglie. This trick'll kill you: un mago da palcoscenico va in India per rubare qualche trucco ai fachiri; per carpire quello della corda magica, ucciderà una donna ma la corda stessa si vendicherà. Bargain in death: un uomo vuole truffare l'assicurazione inscenando la propria morte tramite l'iniezione di un farmaco; le cose non andranno bene. Drawn and quartered: un pittore bistrattato, grazie a una magia, riesce a dipingere persone e a torturarle solo seviziando le tele. Si vendicherà così dei detrattori.
LA RECE
Dai fumetti EC Comics, cinque episodi horror che spaziano dal vampirismo al disturbo ossessivo-compulsivo fino alla magia, con qualità alterna ma il consueto black humor britannico della casa produttrice. Ai tempi recepito maluccio.
Joint-venture Amicus e Metromedia Producer Corporation, casa di produzione americana che, come ultimo respiro realizzativo, darà vita al serial di successo Super Vicky (1985-1989). Si tratta dell'unico horror a episodi dell'Amicus in cui non compare Peter Cushing, impegnato a girare un altro horror con la stessa casa di produzione (la Maledizione,1973). Doveva dirigere il regular Freddie Francis ma, impossibilitato, si scelse Roy Ward che, in fase di superlavoro, diresse anche il sopracitato film del '73. Con Racconti dalla tomba (1972) la Amicus aveva già realizzato un adattamento del fumetto degli anni Cinquanta "Tales From The Crypt" e, qui, torna allo stesso materiale prendendo, però, come titolo quello di un altro prodotto della EC comic. La storia di giunzione fra gli episodi ripropone il modello de le Cinque chiavi del terrore (1965) con un finale, perciò, prevedibile. Primo episodio un po' sopito e abbastanza scontato negli sviluppi. Siamo negli anni '70 e si parla di qualcosa che esce solo la notte; chiaro che siamo in aria di vampirismo. D'impatto, comunque, l'immagine finale con il protagonista appeso con uno spillatore nel collo per far bere i succhiasangue all'happy hour. Seconda storia ben realizzata, irritante per la presenza di un soggetto affetto da un disturbo ossessivo-compulsivo che fa perdere la brocca alla convivente. La poveretta, inizialmente, cerca di accondiscendere alle manie del partner, poi le mette in pratica a danno dell'uomo in modo decisamente grandguignolesco. Terzo episodio, il più debole del quintetto, con un mago infingardo e una corda magica in quel del subcontinente indiano. Così così. Nonostante le premesse interessanti di inumazione anticipata, anche il quarto episodio non brilla per riuscita e si sviluppa in modo eccessivamente veloce. Ultimo episodio interessante, con Tom Baker, futuro Doctor Who (1963-1989), alle prese con un potere magico invertito rispetto a quello narrato ne “Il Ritratto di Dorian Gray”. L'episodio conquista la curiosità dello spettatore che segue le nefaste sorti che il pittore deciderà per gli odiati detrattori, ma il finale è prevedibile. Piacevole e canonico, the Vault of horror è esattamente quel portmanteau che ci si aspetterebbe dalla Amicus, con una buona dose di cattiveria e un sottile black-humor ma, ai tempi, la pellicola deluse un po’ tutti, pubblico, regista e Bill Gaines, capo della EC Comics, che definì il film “odioso”. Esagerato.
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Id.
Regista:
Roy Ward Baker
Durata, fotografia
83', colore
Paese:
UK
1973
Scritto da Exxagon nell'anno 2011 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
