Racconti dalla tomba
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Voto:
Cinque persone perse in una catacomba incontrano un monaco che racconta storie del loro futuro. All Through the house: La casalinga Joanne (Joan Collins) uccide suo marito a Natale ma viene vista da un maniaco che voleva penetrare in casa. Reflection of death: Carl Maitland (Ian Hendry) lascia a casa moglie e figli per andare dall'amante ma si schianta in un incidente stradale; uscirà dalle lamiere ma tutti quelli che incontra fuggono terrorizzati. Poetic justice: padre e figlio se la prendono con un rigattiere vedovo la cui attività potrebbe far calare il valore degli immobili di zona. Il vecchio si suicida per le pressioni esercitate dai due ma un anno dopo tornerà dalla tomba per vendicarsi. Wish you were here: il businessman Ralph Janson (Richard Greene) è sull'orlo del fallimento ma sua moglie ha una statuetta cinese che può esaudire i desideri. Ralph muore e il desiderio della moglie è che egli possa tornare. Blind alleys: il Maggiore William Rogers (Nigel Patrick) diventa gestore di una clinica per ciechi e inizia subito una politica di tagli sul riscaldamento e sul cibo mentre si garantisce una vita lussuosa. I ciechi non ci vedono più dalla rabbia.
LA RECE
Uno dei migliori esiti ottenuti dalla Amicus nel genere dei portmanteau od horror ad episodi, fra atmosfera ed elegante confezione british.
Quando Milton Subotsky e Max J. Rosenberg fondarono la Amicus Productions nel 1962, dopo i primi due lungometraggi musical, decisero di capitalizzare sul successo generato dagli horror di un'altra nota casa di produzione inglese, la Hammer. Tuttavia, il tentativo fatto dai due in fase pre-Amicus con la Città dei morti (1960), prodotto dalla Vulcan, non ebbe esiti brillanti al botteghino. La Amicus troverà la propria strada iniziando a produrre portmanteau horror, ovvero film a episodi, e a budget ridotto, nei quali, però, troveranno posto artisti di rilievo fra i quali il regista Freddie Francis e gli attori Peter Cushing e Christopher Lee. Primo di questi film fu le Cinque chiavi del terrore (1965) che aprì la strada a consimili. Benché la Amicus si fosse dimostrata aperta ad altre sperimentazioni filmiche, fra cui la fantascienza e ritorni al primigenio musical, i portmanteau horror rimarranno il loro marchio di fabbrica. Dato il successo dell'horror a episodi, la casa inglese acquistò i diritti per la riduzione cinematografica dei fumetti della E.C. Comics realizzando con essi Racconti dalla tomba e the Vault of horror (1973); il film in questione, insieme a la Bottega che vendeva la morte (1974), rappresenta uno degli esiti migliori ottenuti dall'Amicus. Non tutto riesce ad essere trasferito dal fumetto con la medesima qualità e, già dalla storia di connessione fra gli episodi, si nota come il monaco interpretato da Ralph Richardson abbia perso incisività e black humor rispetto al suo corrispettivo fumettistico. Tuttavia, buona parte del lavoro fatto da Francis è pregevole e l'atmosfera dei racconti è decisamente sinistra. Quali siano gli episodi migliori del quintetto sta soprattutto alla sensibilità dello spettatore, benché sia indiscutibile la qualità del primo episodio con la Collins e sia difficile, per un appassionato di horror, non guardare con interesse e tenerezza all’episodio con protagonista il bravissimo Cushing ormai vecchio e fragilizzato in seguito alla morte della moglie, sia nella finzione che nella realtà. Nonostante tutti gli episodi siano alla ricerca di uno shock conclusivo da somministrare al pubblico, a distanza di decenni si apprezza maggiormente l'atmosfera generale del prodotto e l'elegante confezione del cinema british di Francis capace di garantire orrore in una cornice di economia realizzativa. Il successo del film, apprezzato da artisti quali Romero, Stephen King e Robert Zemeckis, porterà alla creazione di pellicole quali Creepshow (1982) e alla serie tivù Tales from the crypt (1989-1996).
TRIVIA
⟡ Gli altri portmanteau dell'Amicus sono: le Cinque chiavi del terrore (1965), il Giardino delle torture (1967), la Casa che grondava sangue (1970), la Morte dietro il cancello (1972), the Vault of horror (1973), la Bottega che vendeva la morte (1973).
⟡ La fortuna della E.C. (Educational Comics) iniziò nel 1947, quando William M. Gaines ereditò una casa editrice di fumetti dal padre Max, morto in un incidente in barca. Fino ad allora, la EC Comics aveva prodotto fumetti classici con animali, eroi del vecchio west e supereroi fra i quali Flash e Lanterna Verde poi venduti alla DC Comics. Nel 1950, Gaines e il disegnatore Al Feldstein, mossi dall'amore per i racconti horror trasmessi alla radio, decisero di trasporli su carta. Partì, quindi, la produzione di the Haunt of fear (1950-‘54), Tales from the crypt (1950-‘55) e the Vault of horror (1950-‘55). La fortuna ottenuta da questi fumetti fu fermata dalla campagna censoria moralizzatrice capitanata dallo psicologo Frederick Wertham che accusava la E.C. Comic di corrompere i giovani con le sue storie orrorifiche. Gaines fu obbligato a giustificare il proprio lavoro davanti a un comitato di senatori. Il risultato fu che, nel 1955, venne stabilita negli USA una Comics Code Autority che pone un sigillo sulle produzioni fumettistiche: chi realizza fumetti non è obbligato ad avere il placet dell'autorità ma se non lo ha, nessuno lo pubblica; in pratica, lo stesso principio che governa il meccanismo censorio cinematografico americano dell’MPAA. Gaines ebbe comunque la meglio, non solo perché nel 1954 lanciò il magazine "Mad", altro successo di pubblico ma, in quanto, col ridursi della censura esercitata dalla CCA, i suoi fumetti furono ristampati e, ora, sono oggetti da collezione.
⟡ Peter Cushing venne ingaggiato per il ruolo di Ralph Jason ma l'attore chiese che gli fosse attribuito il ruolo di Mr. Grimsdyke. Inoltre, Cushing accettò un compenso più basso del solito proprio per il desiderio di partecipare a questo film.
⟡ Il soggetto del film fu rimaneggiato diverse volte soprattutto rispetto al ruolo del monaco, detto il Crypt Keeper. In una prima bozza, il monaco avrebbe dovuto parlare direttamente al pubblico, cosa che, in effetti, fa al temine della pellicola. In una terza bozza, il Crypt Keeper non era nemmeno previsto. Giunti alla sesta bozza si decise per ciò che il film mostra.
⟡ L'episodio Wish you were here è una variante del racconto "La Zampa di Scimmia" (1902) di W.W. Jacobs.
⟡ Il regista Francis non lesse mail il fumetto dal quale sono tratte le storie perché voleva evitare di rimanerne influenzato a livello di resa artistica.
⟡ Solo due dei cinque episodi derivano dal fumetto "Tales From the Crypt"; All through the house era apparso in “The Vault of horror” mentre Poetic justice e Wish you were here erano apparsi in "The Haunt of Fear".
Titolo originale
Tales From The Crypt
Regista:
Freddie Francis
Durata, fotografia
92', colore
Paese:
UK, USA
1972
Scritto da Exxagon nell'anno 2008 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
