il Giardino delle torture

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Voto:

Una particolare attrazione del lunapark ha, a quanto sostiene il proprietario Dr. Diablo (Burgess Meredith), la capacità di mostrare il futuro agli avventori. Un gruppo di scettici paga il prezzo per vedere quanta cupidigia e violenza siano nascoste nel loro cuore e nel loro futuro. Enoch. Un nipote avido uccide lo zio per l'eredità, per poi trovarsi a fare i conti con il demone Balthazar che ha l'aspetto di un gatto sinistro. Terror over Hollywood. La bellissima attricetta Carla (Beverly Adams) è sufficientemente arrivista da finire in un giro di star del cinema che ha scoperto un modo poco ortodosso per diventare immortale. Mr. Steinway. La dolce giornalista Dorothy (Barbara Ewing) s’innamora ricambiata di un introverso pianista senza aver fatto i conti con Euterpe, il gelosissimo pianoforte del musicista. The man who collected Poe. Ronald Wyatt (Jack Palance), collezionista accanito delle opere di Edgar Allan Poe, si reca a casa di Lancelot Canning (Peter Cushing), un collezionista di Poe ancora più estremo. La brama di possedere alcune opere inedite spingerà il primo a uccidere il secondo e, incredibilmente, a trovarsi faccia a faccia con lo stesso Poe (Hedger Wallace).

LA RECE

Buon cast e racconti sufficientemente intriganti e bizzarri per questo omnibus horror dell'Amicus. Chi ama il genere apprezzerà.

La casa di produzione inglese Amicus aveva ottenuto un discreto successo con l'antologia horror le Cinque chiavi del terrore (1964) e così, riunito il regista Francis all'attore Peter Cushing, iniziò a lavorare a questa seconda antologia. Il ruolo di protagonista della storia di raccordo, un tempo di Cushing, fu assegnato al bravo Burgess Meredith che, con sguardo torvo e mezza tuba, pare preconizzare uno dei suoi successivi personaggi di successo, il Penguin della serie tv Batman (1966-1968). Per il Giardino delle torture fu ingaggiato come autore Robert Bloch, la penna dietro il soggetto di Psyco (1960), che per questo film adattò alcune storielle da lui scritte negli anni '50. La collaborazione fra Bloch e la Amicus non terminò qui anche perché, ai tempi, il portmanteau horror riscuoteva successo: negli anni seguenti la connection genererà, fra le altre cose, la Casa che grondava sangue (1970) e la Morte dietro il cancello (1972). Il Giardino delle torture, uno degli omnibus Amicus più visivamente bizzarri, è composto da quattro episodi più o meno accattivanti: mediocre il primo ma con qualche decapitazione, poco entusiasmante il secondo ma con una certa anticipazione de la Fabbrica delle mogli (1975), curioso il terzo con originali riprese come quelle che vedono la protagonista bloccata e "rincorsa" dal pianoforte. Il quarto episodio, invece, è il più atteso per il cast all star, anche se scomodare lo scrittore più noto di racconti horror pare un escamotage per sfruttare l'onda lunga del successo generato dai film di Corman tratti da Poe. Il risultato, però, grazie ai due attoroni che calzano la parte alla perfezione, è gradevole, e veder emergere il buon vecchio Edgar è una piacevole sorpresa. La storia che unisce i quattro segmenti non è poi male e si regge tutta sul faccione di Meredith a cui il regista non risparmia primi piani imbarazzanti; la scena in cui il Dr. Diablo, parlando, fa la bavetta, poteva essere rifatta, magari. Complessivamente, il Giardino delle torture rappresenta un discreto insieme di episodi horror d’impostazione meno vecchiotta rispetto a la Casa che grondava sangue ma di livello inferiore se paragonato a i Racconti della tomba (1972) o a la Bottega che vendeva la morte (1973). Comunque, a scanso di equivoci, di giardini e di torture non se ne vedono.

TRIVIA

⟡ Quando la pellicola approdò nelle sale, fra gli oggetti promozionali dati ai proprietari dei cinema vi furono dei pacchettini contenenti semi del "Giardino delle torture". 

⟡ Nonostante il nome dell'attore Jack Palance comparisse in testa alle locandine dell'epoca, il personaggio che interpreta dice le sue prime parole solo al 75° minuto del film.

Titolo originale

Torture Garden

Regista:

Freddie Francis

Durata, fotografia

95', colore

Paese:

UK

Anno

1967

Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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