il Villaggio dei Dannati

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Voto:

Uno strano campo di forza sul piccolo villaggio inglese di Midwich ha addormentato tutti gli abitanti. Al loro risveglio, e dopo un po' di tempo, tutte le donne in grado di avere figli risultano gravide; queste partoriranno bambini biondi, intelligentissimi e senza sentimenti. La paura cresce quando i bambini mostrano incredibili capacità di controllo mentale. Il professor Zellaby (George Sanders) proverà ad opporsi.

LA RECE

Classicone fantahorror degli anni '50 che trasforma, in periodo di Guerra Fredda, la paranoia antisovietica in bambini alieni perfetti e letali. Il film esplora temi audaci come gravidanze misteriose, infanticidio e controllo mentale collettivo.

Riduzione cinematografica del racconto "The Midwich Cuckoos" (1957) di John Wyndham, e film che ben rappresenta la paranoia inscritta nelle produzioni fantahorror anni '50. Foraggiata dalle retoriche maccartiste e, in qualche modo, comprovata dal ruolo dell'URSS nella Guerra Fredda, la paranoia antisovietica assunse una dimensione proiettiva capace di far assumere alla minaccia rossa la forma di alieni maligni pronti a sovvertire lo status quo. Il Villaggio dei dannati, però, rispetto a produzioni consimili (Fluido mortale, 1958; Invasione degli ultracorpi, 1955), aggiunse almeno due elementi di distinzione. In primo luogo, gli eventi si svolgono nel Regno Unito e le pacate atmosfere inglesi ben si adattano a essere stravolte da un inatteso evento. Ne il Villaggio dei dannati gli alieni non sono esseri mostruosi o deformi, bensì "innocenti" bambini di bell'aspetto, tanto normali e perfetti da risultare, appunto, alieni. Il secondo fattore riguarda proprio la perfezione dei bambini, biondi, con una mente collettiva, senza emozioni e letali. Impossibile non rilevare un parallelismo fra i pargoli e la parabola nazista. La doppia paranoia viene esasperata dal fatto che la minaccia d'invasione penetra in maniera profonda sia ad ogni livello sociale (proletario e borghese) sia fisico, con l'inseminazione; ciò, ben supportato dalla regia controllata di Rilla che costruisce angoscia senza puntare sull'effettaccio. Assolutamente audaci, visto l’anno di produzione, le suggestioni relative alle gravidanze indesiderate ed extraconiugali, le allusioni all'Immacolata Concezione, all’infanticidio e all’uccisione dei genitori. Carismatica l'interpretazione di George Sanders nei panni di uno scienziato che proverà a razionalizzare l'accaduto, cercando di salvare la faccia al figlio tanto desiderato finché non si dovrà arrendere alla terribile evidenza. Eccezionale l'inizio del film con tutta la città che cade addormentata, e molto accattivante la scena dei militari che cercano di capire cosa stia succedendo a Midwich mandando in avanscoperta un soldato che cade subito dopo aver superato la linea bianca. Non meno bello il finale. Seguito da la Stirpe dei dannati (1963) e remeccato senza troppa verve da Carpenter (il Villaggio dei dannati, 1995) con lo sfortunato Christopher Reeve (1952-2004) come protagonista. Visione non espressamente consigliata ma... consigliata.

TRIVIA

⟡ La parrucca che indossavano i bambini aveva una struttura interna che aumentava visivamente il volume della loro scatola cranica.

⟡ Il film nacque nel 1957 come progetto della American Picture e il protagonista avrebbe dovuto essere Ronald Colman, attorone della Golden Era. Tutto, però, finì nel fondo del cassetto perché si credeva che la pellicola potesse risultare troppo controversa, in special modo rispetto alla sinistra rappresentazione dell'Immacolata Concezione. In effetti, alla notizia del progetto, la Catholic Legion of Decency si era già messa in allerta.

⟡ L'effetto speciale che rendeva luminescenti gli occhi dei ragazzini fu ottenuto sovrapponendo all'iride normale un'immagine negativa dell'iride. A quanto si dice, il regista non fu particolarmente contento di questo effetto e lo avrebbe evitato.

Titolo originale

Village of the Damned

Regista:

Wolf Rilla

Durata, fotografia

77', b/n

Paese:

USA, UK

Anno

1960

Scritto da Exxagon nell'anno 2006 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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