Amanti d'oltretomba

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Voto:

Il dottor Arrowsmith (Paul Muller) scopre che sua moglie Muriel (Barbara Steele) lo tradisce e, così, elimina lei e l'amante. Intenzionato ad ereditare, il mad doctor sposa la sorella della moglie, Jenny (Barbara Steele). Poco dopo, la nuova moglie inizia a essere posseduta dallo spirito di Muriel.

LA RECE

Un horror gotico d'annata e di semplice esecuzione accompagnato degnamente dalle musiche di Morricone. Non imperdibile.

Non uno dei migliori gotici italiani in un periodo in cui la parabola dell'horror classico era già in fase discendente. E neppure la migliore Steele. Tuttavia, Amanti d'oltretomba, primo horror di Caiano (l'Occhio nel labirinto, 1972; la Svastica nel ventre, 1977) ha alcuni meriti: semplicità d'esecuzione, classicità della storia con quel tocco in più di sadismo, fotografia elegante. Il film non è per nulla spaventoso se paragonato agli standard odierni ma Amanti d'oltretomba ha dalla sua una buona atmosfera e alcune scene ben riuscite come quella del sogno con l'assassino senza volto. Barbara Steele, ovviamente, ruba la scena e risalta sul set con il doppio ruolo di Muriel e Jenny, doppio ruolo come fu per la Maschera del Demonio (1960). Fra i protagonisti e gli attori di supporto due nomi da segnalare: quel Paul Muller più noto per essere stato il Visconte Cobram in Fantozzi contro tutti (1980) ed Helga Liné (Enigma rosso, 1978; Mio caro assassino, 1972), più bella della Steele, qui nei panni dell’assistente del mad doctor. Un horror gotico d'annata accompagnato degnamente dalle musiche di Morricone. I non appassionati, fra segrete e fantasmi, potrebbero rimanere impigliati fra ragnatele di noia.

TRIVIA

Mario Caiano (1933-2015) dixit: “Non ho mai amato la maggior parte dei miei film, anche se ho amato molto il mio lavoro. Poi, nel ricordo di un film c’è sempre molto altro: persone, paesaggi, atmosfere, stati d’animo. È questo che mi piaceva raccontare, non la tecnica delle riprese, il rapporto con gli attori e i produttori e noiosaggini del genere” (giurista81.blogspot.com).

⟡ Il regista Caiano avrebbe voluto sottolineare le scene di sangue colorando a mano sul negativo il sangue di rosso che si sarebbe quindi chiaramente distinto dal bianco e nero. La cosa non fu fatta per limiti di budget. 

⟡ All'epoca ci fu chi accusò l'attrice Barbara Steele di aver ispirato, col suo fascino sinistro, un delitto passionale avvenuto dopo la proiezione in un cinema di Torino. 

⟡ Lo pseudonimo adottato dal regista omaggia contemporaneamente Edgar Allan Poe e il pittore tedesco Matthias Grünewald.

Regista:

Allan Grünewald [Mario Caiano]

Durata, fotografia

97', b/n

Paese:

Italia

Anno

1959

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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