Benvenuti a Zombieland
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Voto:
Gli zombi hanno quasi azzerato la popolazione terrestre. Lo studente Columbus (Jesse Eisenberg), così chiamato per la città che vorrebbe raggiungere, incontra nel suo viaggio Tallahassee (Woody Harrelson). Fisicamente poco dotato e timido, Columbus ha seguito una serie di regole per rimanere vivo, mentre il duro Tallahassee percorre la via dell'azione e una personale ricerca di merendine Twinky. I destini dei due s’incrociano con quelli di Wichita (Emma Stone) e della sorellina Little Rock (Abigail Breslin), due truffatrici. I quattro andranno in cerca di una zona sicura in un mondo in mano ai morti.
LA RECE
Commedia zombesca con un cast valido e soluzioni visive interessanti. Pellicola dark comedy spassosa ma anche non imperdibile.
Nel recupero dello zombie-movie avvenuto a inizio XXI secolo grazie a 28 giorni dopo (2002), l'Alba dei morti viventi (2004) e rivisitato in chiave ironica da l'Alba dei morti dementi (2004), s’inserisce con dignità questo Benvenuti a Zombieland, horror-comedy simpatico, ben realizzata anche se forse effimero. Il riferimento principale, da stessa ammissione del regista, è la commedia zombesca inglese sopra citata che ha dato adito a una serie di cloni spesso non all'altezza e realizzati da case indipendenti. Zombieland, invece, è un prodotto che si giova di un budget di tutto rispetto con attori ben noti o che lo diventeranno da lì a poco; è il caso di Eisenberg che sarà lo Zuckerberg dell'acclamato the Social network (2010). Apprestandoci a vedere Benvenuti a Zombieland (il titolo originale non bastava per i distributori italiani?) si è coscienti che la ridda di pellicole a tema zombesco ha alquanto prosciugato il genere ed è difficile produrre qualcosa di originale. Sulle prime, Zombieland non pare aggiungere nulla di sostanzialmente nuovo, a parte il leitmotiv delle scritte cubitali sovrapposte all'immagine e interagenti con essa, che altro non sarebbero se non le svariate regole di sopravvivenza che il giovane protagonista c’insegna nella malaugurata ipotesi che i concorrenti del Grande Fratello prendano il sopravvento. Le gag, non sconvolgenti per ironia, recano comunque un discreto diletto. Il film, con l'entrata in scena dei tre attori, in sinergia con lo sfigatello Columbus, trasformano Zombieland da parodia zombie-horror in parodia del road-movie ma... zombie-horror. Qualcosa più del solito. La potenzialità del film risiede nelle dinamiche fra i protagonisti piuttosto che nelle interazioni di questi con i morti viventi, e ciò è soprattutto osservabile nel momento "zombie-free" in cui i quattro si recano nella villa di Bill Murray che recita nei panni di sé stesso e si presta, quindi, a situazioni metafilmiche. La sezione con Murray è, tuttavia, eccessivamente lunga, cosa probabilmente giustificata da ragioni contrattuali. Bene le due ragazze il cui agire mostra di essere la vera colonna portante, così come Harrelson, assolutamente a proprio agio, che dà vita a un simpatico americanone tutto adrenalina e sentimento. Nonostante la centralità di Columbus, il suo personaggio rimane il meno caratterizzato o forse, a voler leggere meglio, la sua caratterizzazione è proprio la scarsa caratterizzazione, una sorta di neutralità che lo porta a trovarsi in balia dell'agire di Tallahasse o della bella Wichita; l'amore, però, cambia il cuore degli uomini e, come da tradizione, il buon Columbus troverà nel giro di novanta minuti il coraggio di diventare ciò che si raccomandava di non essere mai, cioè un eroe. Film divertente con pochi affondi e concessioni in ambito splatter ma con una cura realizzativa ed effettistica che fa bene agli occhi. Il successo al botteghino porta alla serie tv Zombieland (2013) e al sequel Zombieland - doppio colpo (2019).
TRIVIA
Ruben Fleischer (1974) dixit: “Non ho mai aspirato a fare il regista né ho mai saputo cosa fosse, mi piaceva l’idea di Hollywood e avevo fatto cose sul web a San Francisco nel ‘96. Ho iniziato a costruire siti web nella fase di genesi di internet. […] Così ho ottenuto un lavoro come assistente di Miguel Arteta per Chuck and Buck e poi ho lavorato per Boot Camp. Durò 20 giorni. Lavoravo 18 ore al giorno per sette giorni alla settimana, facevo qualsiasi cosa. Ero il secondo assistente cameraman; dimmi qualcosa, io l'ho fatta” (collider.com).
⟡ Tallahassee cita un Tranquillo week-end di paura (1972) quando, dopo aver suonato "Dueling Banjos" vede il redneck e dice "You have a pretty mouth". Peccato che nella versione italiana la frase diventi: "Ti piace la musica, eh?!"
⟡ Nella "sua" villa di Beverly Hills, Bill Murray ha un grande autoritratto che lo raffigura nei panni dello Scrooge che interpretò nel film S.O.S. Fantasmi (1988). La villa del film è, in realtà, di Lee Najjar, proprietario del centro commerciale "Union Station" di Union City (Georgia). L'indirizzo preciso è: 490 West Paces Ferry Road, Atlanta, Georgia.
⟡ Il soggetto del film, nato come pilota per un programma tv, fu dilatato per il lungometraggio.
⟡ Tallahassee dipinge sempre un 3 sulla portiera della propria auto, un riferi-mento a Dale Earnhardt leggenda di NASCAR.
⟡ A Patrick Swayze, prima della diagnosi di quel cancro che lo porterà alla morte, fu offerto un ruolo cammeo nei panni di uno zombi per parodiare Ghost (1990).
⟡ Il giovane Columbus ha la fobia dei clown. Nella realtà, la madre di Jesse Eisenberg lavora come pagliaccio nelle feste private.
⟡ Prima di diventare famoso, Woody Harrelson aveva subito un arresto a Columbus (Ohio). Inoltre, Harrelson fu arrestato per possesso di marijuana durante le riprese di questo film, cosa che portò la produzione a perdere un giorno di riprese.
⟡ Carpenter rifiutò l'offerta di dirigere il film.
⟡ Il luna park del finale, il "Pacific Playland", è, in effetti, il Six Flags Magic Mountain di Valencia (California).
⟡ Megan Fox ha rifiutato il ruolo di Wichita.
⟡ Il dialogo fra la Breslin e Harrelson riguardo Hanna Montana è stato improvvisato dai due attori.
⟡ La scena nel supermercato è stata realizzata in un teatro di posa e non in un vero market. I produttori hanno calcolato che costa meno costruire un set che simuli un market piuttosto che affittarne uno per un giorno e pagare i prodotti rovinati durante le scene.
⟡ Jesse Eisenberg, nel film, dice che uno dei lati positivi di un mondo pieno di zombi è che non c'è Facebook. L'anno successivo l'attore vestirà i panni dell’inventore di Facebook.
⟡ Tallahassee è goloso di Twinkies e odia le merendine Snow Balls perché il cocco gli si incastra nei denti. Harrelson, quando recitava in Cin Cin (1982), amava le Snow Balls. In ogni caso, Harrelson non mangia né Twinkies né Snow Balls perché è vegano e quelle merendine contengono grassi animali e uova. Il Twinky che addenta l'attore nel film fu preparato apposta tenendo conto delle scelte etiche dell'attore.
⟡ Dopo i credits viene presentato un breve e simpatico dialogo fra Tallahassee e Bill Murray morente. Quest'ultimo così si esprime: "Come diceva l'immortale filosofo Jean P. S.: Au revoir, talpa". È una citazione dal film Palla da golf (1980) in cui Murray si appresta a far saltare con la dinamite i tunnel di una talpa.
Titolo originale
Zombieland
Regista:
Ruben Fleischer
Durata, fotografia
88', colore
Paese:
USA
2009
Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
