Brain Damage - La Maledizione di Elmer
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Voto:
Brian (Rick Hearst) si sveglia scoprendo che un parassita di nome Aylmer ha scelto di vivere in simbiosi con lui: il parassita segue una stretta dieta di cervelli umani e utilizza Brian per procurarseli; in cambio, inietta nel cervello di Brian un liquido che procura uno stato euforico, dà dipendenza e fa dimenticare le nefande azioni compiute. Divenuto ormai dipendente da Aylmer, Brian tenta di evitare che la sua ragazza diventi la prossima vittima del parassita.
LA RECE
Low budget di buonissimo livello e con molteplici scene forti. Un must per l'appassionato, meno approcciabile (ma è un peccato) dal mainstream.
Nella decade Ottanta in cui i cinema, e soprattutto le videoteche, vennero sommersi da horror d’infima fattura, alcuni registi come Henenlotter mostrarono al pubblico cosa si poteva fare di buono con budget ridotti, una manciata di attori decenti e idee originali. Il regista newyorkese divenne, in breve tempo, una promessa nel panorama horror internazionale, promessa poi non mantenuta dal momento che la sua carriera subì una brusca frenata all'inizio degli anni '90 con un ritorno tardivo post 2000. Dopo aver entusiasmato platee e critica con Basket case (1982), la seconda proposta di Henenlotter fu l'oltraggioso racconto di un rapporto simbiotico fra un giovane di sane speranze, ma debole di carattere, e un parassita dall'aspetto fallico-fecale che dispensa gioia neurochimica. E morte. L'idea base di un rapporto stretto fra uomo ed essere deforme è il leitmotiv del cinema di Henenlotter e ci si potrebbero leggere suggestioni psicologiche (il mostro come proiezione del lato inconscio del protagonista) e cinematografiche (Cronenberg). Nonostante il tema di Brain damage sia sostanzialmente il medesimo di Basket case, il primo apporta diverse migliorie tecniche e narrative che rendono più scorrevole il racconto e più piacevole la visione, per non parlare delle innumerevoli sequenze bizzarre sparse nella pellicola. In maniera neanche molto velata, la dipendenza che il protagonista vive nei confronti di Elmer, o meglio del liquido che l'essere gli inietta nel cervello, è una metafora dell'uso e abuso di droga e l'effetto procurato da tale droga è un mix del meglio che potrebbero dare tutte le droghe messe insieme: Brian, infatti, sperimenta euforia (cocaina, amfetamine e altri eccitanti), rilassamento (hashish, morfina, eroina e altri sedativi) e allucinazioni percettive (LSD e altri allucinogeni). Naturalmente, le conseguenze dell'uso del liquido blu prodotto da Aylmer sono il peggio: comportamento maniacale, terrificanti crisi d'astinenza, dispercezioni somatosensoriali. Aylmer, con voce suadente, corrompe Brian che tenta di resistere alla tentazione di farsi un'altra dose esattamente come una voce interiore proveniente del lato oscuro potrebbe far ricadere nell'errore. Molte delle scene del film sono forti, dall'incipit con la famiglia di anziani che portano ad Elmer un cartoccio di cervelli, alla fontana di sangue che sprizza dall'orecchio di Brian, per approdare alla stracensurata scena nella quale Vicki Darnell si prepara a fare una fellatio al protagonista finendo per trovarsi in bocca il parassita che le succhia il cervello. Non meno forte visivamente la bella scena nell'albergo squallido che vede Brian in crisi d’astinenza mentre il parassita nel lavandino canta ad alta voce. Le performance degli attori sono generalmente buone, con il protagonista sempre in bilico fra un'esaltazione comica e un terrore disperato. Da citare il fatto che l'operatore alla steadycam è quel James Muro che lo stesso anno esordirà alla regia con Horror in Bowery Street, pellicola low che condivide con le opere di Henenlotter gli ambienti luridi e degradati della New York anni '80. Brain damage è, in parole povere, il migliore film di Henenlotter, sorprendentemente curato per essere un prodotto a budget ridotto. A prescindere dalle possibili influenze che potrebbero essere rintracciate in Stati di allucinazione (1980) o Miriam si sveglia a mezzanotte (1983), Brain damage ha saputo miscelare black-humor, suggestioni sessuali, sangue e bizzarrie visive, il tutto tenuto insieme da una pregevole tecnica realizzativa. Must per l'appassionato, sfida per i non avvezzi.
TRIVIA
⟡ La scena in cui si discute del passato dell'Aylmer è una citazione del film il Falcone maltese (1941).
⟡ Nei titoli di coda, alla voce Historical Research, si legge il nome Babe Wozenthal. Secondo il commento DVD dello stesso Henenlotter, si tratta di un in-joke relativo a il Mattatore di Hollywood (1961) con Jerry Lewis.
⟡ In metropolitana, di fronte a Brian, si siede un uomo con un grosso cesto di vimini; si tratta di Kevin Van Hentenryck, ovvero il Frank di Basket case.
⟡ Nella versione originale, era John "The Cool Ghoul" Zacherle a prestare la voce ad Aymler; in USA, John è stato un noto presentatore di trasmissioni horror. Zacherle ha partecipato anche al film Frankenhooker (1990) di Henenlotter nei panni del meteorologo.
⟡ Al momento di realizzare la scena della fellatio, buona parte della crew si allontanò dal set rifiutandosi di lavorare a una tale sequenza.
⟡ Durante tutto il film, Rick ha un taglio sul labbro di cui non si capisce l'origine. La cosa faceva parte di un sub-plot in cui il ragazzo, al bar, finiva in una rissa per difendere il fratello. A causa delle ristrettezze di budget, però, la scena che avrebbe dovuto spiegare il taglio non fu mai girata.
Titolo originale
Brain Damage
Regista:
Frank Henenlotter
Durata, fotografia
86', colore
Paese:
USA
1987
Scritto da Exxagon nell'anno 2004; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
