Frankenhooker
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Voto:
Il tecnico Jeffrey Franken (James Lorinz) è ossessionato dagli esperimenti medici. Dopo che la sua fidanzata Elizabeth (Patty Mullen) muore a causa di un tagliaerba, Jeffrey pianifica di darle un nuovo corpo. Per ottenere le parti necessarie, l'uomo frequenta alcune prostitute che uccide offrendo loro del crack esplosivo.
LA RECE
La poetica di Henenlotter resta sempre quella dell'eccesso visivo e della descrizione di una società torbida e turpe. E ci piace così.
Grottesca commedia horror diretta da quell’Henenlotter che ebbe una certa fama negli anni '80 grazie a Basket case (1982) e Brain damage - la maledizione di Elmer (1987). Il comune tema centrale nei film del cineasta è la descrizione di un protagonista che ha una relazione simbiotica con un qualche essere disgustoso, il tutto inserito nella cornice di una New York decadente. Con Frankenhooker, Henenlotter prosegue su questa strada facendosi aiutare nella sceneggiatura da Bob Martin, editore della rivista Fangoria. L'eroe di turno è un giovane mad doctor che, come centinaia prima di lui, vuole ridare vita alla carne morta, e la carne morta di turno è la testa della sua ragazza montata su un potpourri di arti e frattaglie prese da un gruppo di "hookers", prostitute. Fra battone e droga esplosiva, lo stile comico di Henenlotter risulta più grossolano del solito. La descrizione di Times Square by night risulta, però, abbastanza spassosa: locali indecorosi con gli avventori che si drogano nei bagni, clientela assortita in modo bizzarro, violenza e degrado. Non che il protagonista, ben vestito ed educato, sia migliore, dal momento che, per stimolare il proprio cervello e trovare l'ispirazione, si trapana la scatola cranica. Fra i momenti più riusciti, il gruppo scalmanato di prostitute che trova il sacchettone di crack esplosivo e fa partire un droga-party; le conseguenze sono comiche, sempre che riusciate a divertirvi nel vedere esplodere una escort dopo l'altra. Nulla di visivamente violento se è lo splatter a disturbare: gli effetti speciali sono abbastanza scadenti e, anche per i toni comici, è evidente che i corpi che esplodono sono quelli di manichini. Quando l'esperimento del protagonista prenderà forma, ci si troverà di fronte a una creatura che porta con sé lontane suggestioni provenienti da la Moglie di Frankenstein (1935) ma estremamente più idiota. L'elettricità che ha ridato vita alla materia inerte viene scaricata dalla Frankenhooker su alcune vittime che troveranno il rapporto sessuale con la creatura decisamente elettrizzante. Nella parte conclusiva, Henenlotter inserisce una fiera di mostri generati assemblando parti anatomiche, qualcosa di genuinamente schifoso e weird a metà strada fra Basket case 2 (1990) e Society - the horror (1989). Frankenhooker è un horror degli eccessi valido per coloro che amano le atmosfere da B-movie anni '80 ma i molti effetti speciali e le diverse suggestioni sessuali del film potrebbero ringalluzzire qualche giovane fan horror.
TRIVIA
⟡ Il film nacque su un’improvvisazione di Henenlotter. Il regista si era recato dal produttore James Glickenhaus in cerca di fondi per Sex city, un progetto che non troverà mai realizzazione. Glickenhaus, rifiutato il progetto e sul punto di accompagnare alla porta Henenlotter, gli chiese se avesse qualche altra idea in tasca. Frank, allora, ripescò dalla memoria una storiella a cui aveva pensato ma in forma assolutamente minimale. Quindi, sul momento, iniziò a rimpinzare quella traccia di particolari: più il produttore si mostrava interessato, più Frank raccontava, finché Glickenhaus non approvò i finanziamenti per Frankenhooker, titolo, anche quello, inventato su due piedi. Uscito dall’ufficio del produttore, Henenlotter si era già dimenticato buona parte dell’improvvisato plot.
⟡ Beverly Bonner interpreta Casey, un personaggio che appare anche in Basket case, Basket case 2 e Brain damage.
⟡ Il cervello con l'occhio in mezzo che si vede all'inizio del film è un riferimen-to a →il Cervello che non voleva morire (1962). ⟡ L'interno del garage della famiglia Franken è intenzionalmente quattro volte più ampio dell’esterno. ⟡ Il regista Henenlotter appare nei panni di un passeggero del treno che la Frankenhooker prende per raggiungere Manhattan, è l'uomo col giornale vicino alla porta. ⟡ La famiglia Shelley del film prende il nome da Mary Shelley, la scrittrice del romanzo "Frankenstein".
Titolo originale
Id.
Regista:
Frank Henenlotter
Durata, fotografia
85', colore
Paese:
USA
1990
Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
