Basket Case 2

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Voto:

Duane (Kevin van Hentenryck) e il gemello Belial fuggono dall'ospedale grazie all'anziana Ruth (Annie Ross) che a Staten Island gestisce un rifugio segreto per esseri deformi. Qui, Belial s’innamora di Eve, fisicamente simile a lui, e Duane di Susan (H. Rattrey), la figlia di Ruth. La loro felicità è minacciata dalla giornalista d'assalto Marcie (K. Meisle).

LA RECE

Un recupero moderno di Freaks di Browning con un taglio più ironico e effettisticamente selvaggio. Divertente e non sciocco.

Henenlotter esordì otto anni prima con l’interessante Basket case (1981) e doppiò il successo di pubblico e critica con Brain Damage - la maledizione di Elmer (1987). Il film dell'81 era stato realizzato con soli 150.000 dollari; per questo secondo capitolo, il regista ne ebbe a disposizione due milioni e mezzo che, come appare chiaro fin da subito, sono finiti tutti in effetti speciali. Questa scelta più commerciale rappresenta per lo spettatore l'occasione di passare una divertente oretta e mezza colma di visioni mostruose e situazioni bizzarre. Henenlotter fa l’inchino a Freaks (1931) e mette davanti alla macchina da presa una serie di persone con gravissime (eufemismo) anomalie fisiche. Il fatto di aver concentrato tutto il budget nell’effettistica non impedisce ad Henenlotter di costruire un film non clone del precedente e, quindi, sufficientemente originale; in secondo luogo, Basket case 2 mantiene, fra un eccesso e l'altro, una sottostante vena di rivalsa del diverso che non viene trattato con pietismo bensì con umorismo. Henenlotter, in pratica, rifà in qualche modo Freaks ma con toni comici, anche se non così marcati come avverrà nel terzo capitolo, e per la giornalista, antagonista dei nostri eroi deformi, la sorte è simile a quella che toccò a Cleopatra nel film del’31. Magari non una finissima metafora della condizione dei diversi ma, di sicuro, una pellicola ricca d'immaginazione e non priva di qualche momento forte. Da ricordare il rapporto sessuale fra Belial ed Eve, o il "piccolo segreto" di Susan. Nonostante l’atmosfera ancora ’80, Basket case 2 rimane un horror weird non adatto a chi non voglia stupire ed orripilare i propri occhi. In compenso, il livello di sangue è il più basso nella trilogia. Non felicissima, anche se narrativamente funzionale, l'idea di mostrare di nuovo l'operazione che ha separato Duane da Belial, soprattutto perché la medesima scena diventerà un riempitivo proposto anche nel terzo capitolo. Valida l'interpretazione di Van Hentenryck, più vecchio di nove anni rispetto al primo film... e si vede. La vera star è, però, la cantate jazz Annie Ross nei panni di Nonna Ruth; a quanto si dice si è molto divertita a partecipare alla pellicola e la sua performance riflette la sua buona disposizione. Da recuperare. Segue Basket case 3: the progeny (1991).

TRIVIA

⟡ Il film è stato girato a Newark e Plainfield (New Jersey); la casa di Plainfield in cui fu girato il film era legata ad alcune sinistre leggende forse connesse al serial killer necrofilo Ed Gein (Ed Gein, 2000; Deranged - il folle, 1974). 

⟡ Nei credits, l'aria lirica "Dai campi, dai prati" di Arrigo Boito è stata scritta in maniera errata: "Dai campi, dai prapi".

Titolo originale

Id.

Regista:

Frank Henenlotter

Durata, fotografia

90', colore

Paese:

USA

Anno

1990

Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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