Buio omega
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Voto:
Francesco (Kieran Canter) è un folle tassidermista. Alla morte dell'amata Anna (Cinzia Monreale), il giovane va al cimitero e ne ruba il corpo che porterà a casa. Qui, lo aspetta Iris (Franca Stoppi), sua governante e amante. Iris strappa a Francesco la promessa di matrimonio in cambio del suo silenzio. In seguito, però, la sorella gemella di Anna si presenterà alla porta.
LA RECE
Indimenticato e indimenticabile goth-splatter del casereccio Massaccesi. Lontano dalla perfezione, il film ha comunque una sua indiscutibile e malsana forza espressiva. Necro-horror non per tutti.
Grand Guignol malsano di Massaccesi, un film “per far vomitare la gente”, che recupera quasi tutto il plot de il Terzo occhio (1966) di Guerrini e condisce la storia in salsa ultra-gore con quel modo tutto suo di fare le cose, cioè il modo casereccio. La narrazione, su una base gotica, intreccia Psycho (1960), Patrick (1979) e persino Freaks (1932) nell’omaggio della cena in cui Iris annuncia il fidanzamento, ma non manca "Frankenstein" della Shelley. Però si tratta di Massaccesi, quindi il suo gotico è deviato dall’exploitation, sia per sangue sia per sesso. Meglio curato di altri film del regista, l'insania di Buio omega è il valore aggiunto: pazzo il protagonista, pazza la governante, morta l'amata Anna che diventa personaggio centrale malgrado la sua immobilità. Le performance degli attori sono discontinue: alcune volte convincenti, altre volte davvero ridicole rendendo palese la natura bis dell'operazione. La distinzione splatter di Buio omega, però, non la si nega: "La scena che scioccò tutti era quella dell'imbalsamazione: era così realistica che pensavano che avessimo filmato una vera autopsia. Si faceva per finta, invece, ma quello che si vedeva era carne vera: l'avevamo comprata da un macellaio, erano soltanto interiora di animali, con l'aggiunta del cuore di una pecora" (Giusti, 2004). Indimenticabile il morso che Francesco dà al cuore di Anna subito dopo averlo estratto dal corpo, scena colpita dalla censura del tempo. Ed è proprio per andare incontro ai veti della censura, e recuperare pubblico con un divieto ai 14, che, nell’87, il film viene ripresentato come In quella casa ... buio omega, rieditato e accompagnato dalla svergognata frase di lancio: "Solo a pensare a questo film mi vengono i brividi addosso. Alfred Hitchcock", quando il regista inglese era già morto da sette anni. Recuperato negli anni, sia il goth-splatter Buio omega, sia D’Amato stesso assurgono a culto.
TRIVIA
Segreti effettistici raccontati da Massaccesi: “Per quanto riguarda l’effetto dello squartamento, quando lui le incide la pelle, quello è un trucco che mi aveva insegnato Giannetto De Rossi. Si faceva con la cotenna di maiale […] che adagiavamo sul corpo dell’attrice adattandola completamente ai seni, o dovunque fosse, e poi si poteva incidere tranquillamente. Certo, sotto dovevi mettere una protezione, se no insieme alla cotenna tagliavi pire la pancia e tutto quanto” (Nocturno dossier 78, 2009).
⟡ L’attore Kieran Canter, del quale ormai si trovano ben poche notizie, negli anni ’80 partecipò a produzioni porno.
⟡ Franca Stoppi ebbe non pochi problemi a girare le scene più sanguinose per tutta quella carne di animale che lei, da vegetariana, non sopportava. Si indispettì molto, soprattutto, per il fatto che la scimmietta che si vede nel film e che doveva risultare morta, venisse continuamente sedata per renderla esanime.
Regista:
Joe D'Amato [Aristide Massaccesi]
Durata, fotografia
94', colore
Paese:
Italia
1979
Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
