Patrick

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Voto:

La separata Kathy Jacquard (Susan Penhaligon) trova lavoro come infermiera alla Roger Clinic. Qui, Kathy si deve prendere cura di Patrick (Robert Thompson) che è finito in coma dopo aver ucciso la madre e l'amante di lei. Tutti credono che Patrick sia un vegetale; in realtà, l’uomo può comunicare ma lo fa solo con Kathy, e la sua comunicazione è ridotta a rapidi movimenti labiali e poteri telecinetici. La relazione fra l'infermiera e il comatoso evolve, mentre gli uomini che ruotano intorno a Kathy subiscono incidenti.

LA RECE

Ponte tra l'ozploitation e l'horror di derivazione europea a costruire un racconto di terrore psichico straniato e straniante con una forte pennellata di sessualità morbosa. Però non invecchiato bene. Da recuperare ma con le pinze.

Film australiano del gruppo di quelli "col potere paranormale" come il coevo il Tocco della medusa (1978), il precedente Carrie lo sguardo di Satana (1976) e i successivi Fury (1978) e Scanners (1981). La differenza è che Franklin e lo sceneggiatore Everett De Roche fanno dell'ESP qualcosa di più morbosetto, ripescando echi psicanalitico-hitchcockiani alla Psyco (1960) per mettere in piedi la storia di Patrick, ragazzo che uccide la madre fedifraga e poi sprofonda in un coma che pare, piuttosto, una sorta di schizofrenia catatonica. Limitando i cinque sensi, ovviamente (?) si sviluppa il sesto che, in questo caso, non è l'intuito ma la telecinesi. Va a capire. Patrick passa da momenti davvero ben riusciti, a situazioni al limite del ridicolo, vedi balzo pazzesco del cadavere che finisce contro la vetrinetta dei medicinali per un’estrema contrazione muscolare post-mortem. D'altra parte, il film ha il pregio di dipingere con efficacia un quadro urbano squallido e piazzare nella storia curiosi e inquietanti personaggi, uno su tutti la suora capoinfermiera che fa discorsi incredibili sulle perversioni sessuali e sulla difficoltà di trovare dipendenti ospedaliere che ne siano prive; non male neppure il dottor Roget che si mangia una delle sue rane di laboratorio. Nel film serpeggia una sessualità malsana (ricordo che i primi lavori di Franklin furono dei softcore) legata al senso di colpa o resa ancor più ambigua dal fatto che si rivolga a un uomo in coma; Chaty abbozza una stimolazione genitale su Patrick. Il film, altrove, cala di ritmo e si perde in digressioni sulla vita privata del protagonista, con l’impressione che il racconto non decolli mai. La recitazione degli attori è funzionale ma non entusiasma benché le scene con Patrick e Cathy nella stanza bianca hanno una loro atmosfera. Ai tempi piacque un sacco, e Franklin si guadagnò un biglietto per gli USA a dirigere Psycho II (1983) sotto l'egida della Universal che, evidentemente, aveva colto le potenzialità edipiche del regista. Il tiepido apprezzamento per questo film si ribalta in esaltazione se messo a confronto con il seguito apocrifo e illegale Patrick vive ancora (1980) di Mario Landi. Nel 2013, Mark Hartley realizza il remake Patrick che riceve una mediocre risposta di critica e pubblico, mancando di quella tensione psicosessuale che rendeva l'originale così disturbante.

TRIVIA

Richard Franklin (1948-2007) dixit: “Mi piace lavorare velocemente. Se si è adeguata-mente preparati, non c'è motivo di stare ad aspettare che la mu-sa colpisca. È molto meglio avere tutti i progetti in atto. Non vedo alcun vantaggio nel provare qualcosa in venti modi diversi per tornare al modo in cui avresti dovuto farlo in prima battuta” (IMDb.com).

⟡ La scena di Kill Bill: vol 1 (2003) nella quale la Sposa comatosa sputa è presa da questo film. 

⟡ Fu usato uno speciale collirio per permettere a Robert Thompson di tenere gli occhi aperti per più di un minuto senza battere le palpebre. 

⟡ Il film, originariamente, durava 140 minuti poi ridotti a 112; tuttavia, le parti scartate sono andate perdute e, quindi, non sarà più possibile ricostituire un director’s cut. 

⟡ Quando il film fu distribuito in USA venne tagliato per diminuire la durata complessiva e tutti gli attori vennero doppiati. La cosa fece infuriare l'attore Robert Helpmann che intentò causa contro i distributori statunitensi. 

⟡ Il neon all'entrata dell'ospedale è sempre malfunzionante e si accendono solo le lettere che formano le parole "trance", un riferimento al coma del protagonista. 

⟡ Lo sceneggiatore Everett De Roche e il regista Richard Franklin hanno già da un pezzo scritto un seguito per questo film che s'intitolerebbe Patrick II: the man who wasn't there. Il soggetto prevede che Patrick venga esumato e riportato in vita, cioè in coma, da una setta religiosa. Quindi, l'uomo inizierebbe a molestare mentalmente una giovane donna. 

⟡ L'attrice Julia Blake, nel film Cassidy, fu soprannominata dal regista "One Take Blake" perché raramente, data la bravura, aveva bisogno di un secondo ciak. 

⟡ Il soggetto originale prevedeva che Patrick fosse finito in come per un tentativo di suicidio seguito alla scoperta di un tradimento da parte della moglie. La biografia di Patrick fu cambiata per dare al film un tono più malsano. 

⟡ Per la versione italiana, lo score musicale di Brian May fu sostituito da uno realizzato dai Goblin.

Titolo originale

Id.

Regista:

Richard Franklin

Durata, fotografia

112', colore

Paese:

Australia

Anno

1978

Scritto da Exxagon nell'anno 2014; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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