la Casa 4 - Witchcraft
-
Voto:
Leslie (Leslie Cumming) e il suo ragazzo Gary (David Hasselhoff) si recano su un'isola per compiere ricerche riguardo le luci prodotte da una leggendaria strega; Leslie scrive il libro e Gary fa le foto. Nello contempo, Freddie Brooks (Robert Champagne) e la sua famiglia si recano sull'isola con un agente immobiliare per vagliare l'ipotesi d'acquisto di un vecchio hotel. Rimangono tutti bloccati là, mentre il fantasma di una vecchia attrice pare li voglia morti per poter attuare un rituale satanico.
LA RECE
Formulaico horror che sfrutta mode e attori in voga al tempo. Qualche guizzo di cattiveria ma la pellicola, negli anni, viene comprensibilmente dimenticata.
Altro prodotto di Joe D'Amato che sfruttò il successo connesso al nome della pellicola di Raimi razziando musiche e sequenze dal precedente la Casa 3 - Ghosthouse (1988) nonostante la storia non c'entri nulla né col film di Raimi né con quello di Lenzi. Witchery, com'è noto all'estero, si fa forte di un cast relativamente solido che vede in testa David Hasselhoff, famosissimo al tempo per le avventure tv di Supercar (1982-1986), quindi Linda Blair nota al mondo per il ruolo di posseduta ne l'Esorcista (1973), e Hildegard Knef, diva di media grandezza degli anni '50, qui nel ruolo della strega. L'unica che abbia una mezza idea di come si debba recitare sembra essere l'anziana attrice tedesca, il resto del cast nicchia e, soprattutto, la doppiatrice italiana della Cumming (Anna Melato, sorella di Mariangela) non aiuta. Se, da un lato, la Casa 4 si presenta come un'accozzaglia di cliché del genere, bambini che "vedono" prima degli adulti sulla falsariga di Shining (1980), ed effetti visivi a basso prezzo, d'altra parte, gli omicidi sono perpetrati con una certa ferocia e metodiche che sembrano riportare ad Hellraiser (1987), tantopiù che le streghe operano in una dimensione parallela. Tolte le labbra cucite, la donna infilata nel camino, il vecchio che spruzza sangue, il Demonio che stupra Leslie e le di lei tette (vedere), avanza molta noia e imperizia tra cui, memorabile, il fermo immagine finale. Il body count è abbastanza elevato (7) e una certa tensione non manca, però la paura vera latita e l'impostazione generale del film lo rende tutto tranne che indispensabile.
TRIVIA
Claudio Lattanzi, coregista di Killing birds (1988), così racconta della Cumming con la quale, peraltro, ebbe una relazione: "Dopo Killing birds la proposi ad Aristide per la Casa 4. Lui disse: "Sì, sì, ... Molto istintiva, molto caruccia". Invece si rivelò un'enorme pippa. E infatti Aristide disse: "Cazzo m'hai portato? Una pippona!" (Nocturno dossier 78, 2009)
Regista:
Martin Newlin [Fabrizio Laurenti]
Durata, fotografia
94', colore
Paese:
Italia
1989
Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
