la Casa 3 - Ghosthouse

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Voto:

Paul (Greg Scott), radioamatore, capta la voce di una persona che viene uccisa; triangola il segnale e parte con la sua ragazza Martha (Lara Wendel) verso l'origine. I due giungono presso una casa disabitata al di fuori della quale soggiorna un gruppo di ragazzi in campeggio. La casa, in realtà, non è del tutto disabitata.

LA RECE

Mockbuster italiano rispetto al lavoro di Raimi, ma qui è tutto un altro paio di maniche. Qualche situazione sinistra c'è, ma il dimenticatoio parla chiaro...

Uno dei tre film prodotti da Joe D'Amato (Aristide Massaccesi) sull'onda del successo de la Casa (1981) di Sam Raimi ma senza nessuna connessione con la pellicola statunitense, se non, furbescamente, il titolo. La Casa 3, la Casa 4 - Witchcraft (1989) e la Casa 5 (1990) presentano tutti i limiti delle tipiche produzioni horror italiane a basso budget, ovvero una serie di debolezze spalmate nei vari comparti della produzione. Nella fattispecie, la Casa 3, a monte di alcune scene che riescono a creare tensione per l'inquietante presenza di un clown malefico e di una cantilena infantile ripetuta allo sfinimento, annega in una recitazione mediocre e in un doppiaggio che non collabora. Derivativi alcuni spunti fra i quali il suddetto clown (Poltergeist, 1982) e la Morte che entra in scena col coltello in mano (Inferno, 1980), il che apre interessanti interrogativi circa la necessità che la Nera Signora possa avere di usare un coltello per espletare il proprio compito. Molto poco sensato, inoltre, che i protagonisti parlino da soli per illustrare agli spettatori le loro azioni, o che un vecchio padre chiuda in cantina la figlioletta che ha ucciso un gatto senza però portare via la carcassa del felino. Poco interessante il sub-plot del guardiano pazzo che lo spettatore sa non essere il colpevole. Gli effetti speciali e quelli visivi sono malfatti e il comportamento dei protagonisti, che si cacciano nei guai in maniera sistematica, è pretestuosa. Fra gli attori, da segnalare Lara Wendel (Maladolescenza, 1977; il Profumo della signora in nero, 1974; Tenebre, 1982) e Robert Champagne nei panni del padrone delle pompe funebri che otterrà un ruolo più esteso ne la Casa 4 e lì finirà la sua carriera nell'horror. Qualche momento riuscito salva la pellicola dalla bocciatura più severa ma siamo comunque di fronte a un film già da tempo finito nel dimenticatoio.

TRIVIA

⟡ Umberto Lenzi era intenzionato a denunciare la produzione, in quanto il film venne rilasciato con l'indicazione dello pseudonimo in regia, e ciò era avvenuto senza consultarlo. Lenzi ritirò la denuncia quando gli fu proposta la regia di Paura nel buio (1989). 

⟡ L'attrice Mary Sellers, nel film Susan, si approcciò alla produzione intenzionata a chiedere un cachet più elevato del solito, anche perché si diceva un po' stanca di lavorare negli horror ed ambiva a produzioni più importanti. A colloquio con Lenzi, alla richiesta di più soldi, quest'ultimo disse alla Sellers che lei avrebbe dovuto dargli delle rose rosse per la parte che le veniva offerta. La sgarbata uscita di Lenzi, il "rose rosse incident", offese molto la Sellers: "Alla fine mi hanno dato un po' di più, poco, ma l'ho fatto. Lenzi, però, fin dall'inizio non mi è piaciuto per questa battuta sulle rose e perché aveva sempre questa attitudine verso noi attori, come se non fossimo capaci di fare niente e lui ci stesse facendo un gran favore" (Nocturno 110, 2011). 

⟡ Riguardo alla cantilena infantile. Ci sono diverse ipotesi rispetto a ciò che viene detto in quella canzoncina: c'è chi ci sente la parola "burial", sepoltura; altri hanno sentito "redrum, are you there?", "assassino, sei là?"; con utilizzo della parola "murder" al contrario, quindi implicita citazione di Shining (1980). 

⟡ L'aiuto regista Antonio Bonifacio abbandonò il set perché contrariato dalla scarsa sensibilità con la quale veniva trattato l'anziano e zoppo Donald O'Brian, in una scena issato e abbandonato appeso a un albero al quale doveva risultare impiccato nel film.

Regista:

Humphrey Humpert [Umberto Lenzi]

Durata, fotografia

96', colore

Paese:

Italia

Anno

1988

Scritto da Exxagon nell'anno 2009; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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