Dovevi essere morta
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Voto:
Il giovane geniaccio Paul Conway (Matthew Laborteaux) e sua madre divorziata si trasferiscono affinché il primo possa proseguire gli studi di medicina. Con i due, anche il “simpatico” robot B.B. costruito da Paul che lo segue ovunque. Nel nuovo quartiere, Paul incontra e s’innamora di Samantha (Kristy Swanson). Due eventi sconvolgeranno la vita di Paul: la distruzione di B.B. da parte della vecchia e pazza vicina di casa (Anne Ramsey) e, ancor di più, il coma irreversibile nel quale cade Samantha dopo essere stata aggredita dal proprio padre. Tuttavia, Paul ha un’idea: impiantare il chip di Dee-Dee nel cervello della sua amata.
LA RECE
Craven voleva un fanta-thriller a basso tenore horror incentrato sugli adulti psicologicamente mostruosi ma la Warner impose altro. SFX, attori e scrittura modeste tra melodramma e sciocchezze teen, ma emerge una riflessione interessante sulla tecnologia come protesi affettiva e il corpo come interfaccia digitale, con un finale body-horror che anticipa Tetsuo (1989).
Film sfortunato, sia per vicissitudini produttive, sia per la ricezione del pubblico: tutt'oggi è ritenuto, dai più, un inciampo nella carriera di un regista che, comunque, ricordiamolo, ha ideato l’icona slasher assoluta (Freddy Krueger di Nightmare, 1984) e, poi, ha reinventato lo slasher (il meta-slasher di Scream, 1996), riaccendendo l’interesse della gente per l’horror dopo anni nei quali il genere languiva. Craven, tuttavia, dopo l’incredibile successo del killer di Elm Street, non voleva sentirsi relegato a scritture unicamente horror; come John Carpenter aveva diretto Starman (1984) per allontanarsi dalla reputazione di realizzatore di horror violenti, Craven pensava a Deadly friend, titolato non a caso all’inizio semplicemente “Friend”, come a un PG-rating per dimostrare che poteva fare un film che non fosse uno slasher od uno splatter. Tutto ciò, mentre la sua vita privata attraversava notevoli difficoltà: Wes stava affrontando un complesso divorzio con la ex moglie Mimi e una causa legale da 30 milioni di dollari intentatagli da una persona che sosteneva non solo di aver scritto Nightmare - Dal profondo della notte (1984), ma che Craven gli avesse rubato la storia; oltre a ciò, il regista perse la possibilità di salire sul carro di due grandi progetti: Beetlejuice - Spiritello porcello (1988) e Superman IV (1987), entrambi della Warner Bros, così come Dovevi essere morta. E proprio relativamente ai produttori, abbiamo il maggiore problema. Come detto, l’idea originale di Craven e dello sceneggiatore Bruce Joel Rubin (che qui pescava dal romanzo di Diana Henstell) era realizzare un fanta-thriller soprannaturale di basso tenore horror, con il focus sugli adulti che circondavano i protagonisti, per mostrare come essi fossero psicologicamente mostruosi, cosa che nel film emerge soprattutto relativamente alle figure del padre di Samantha (che ricorda pure Kruger) e con la vecchia vicina di casa. Quando il regista mostrò un primo montaggio del suo lavoro ad un test screening, il pubblico non approvò questo nuovo Craven esangue e, di conseguenza, il presidente della Warner dell'epoca, Mark Canton, chiese a Rubin di scrivere altre sei scene gore. Avvenne, quindi, che l’originario lavoro di Rubin e Craven, di una certa cupezza psicosociale, si è andato a perdere a vantaggio di un flick horror adolescenziale, ricombinazione di Frankenstein visto attraverso una lente anni ’80 con l’aggiunta di un fattore "digitale" in totale assonanza con il blockbuster Corto circuito (1986). Craven e Rubin espressero una forte rabbia nei confronti della Warner e, pur non arrivando a rinnegare del tutto il lavoro, ne parlarono sempre in modo critico. L’idea alla base, di tradizione gotica, vede uno scienziato (qui giovane e fresco perché quelli erano i dettami ottantottini a partire dallo slasher e arrivando a Michael J. Fox) che salva dalla morte l’amata, impiantandole un nuovo cervello ma, qui, come chip elettronico; un medical-horror tecnologico inscritto non nella classica cornice delle segrete del castello ma nell'ecosistema suburbano. La sceneggiatura di Bruce Joel Rubin (la penna dietro Ghost, 1990) oscilla tra banalità e sciocchezze adolescenziali (l'infantile petulanza di B.B., in primis), ma alcune sequenze riescono a trascendere i limiti del materiale, a partire dalla “celebre” scena della pallonata che importa nel film un momento di violenza grafica improvvisa e inattesa. I registri confusi e l'impostazione da teen-movie impediscono, soprattutto, di far emergere il fattore più interessante dell'operazione, ovvero questa moderna Bride of Frankenstein (1935) ed il tema della tecnologia che tenta disperatamente di preservare ciò che è destinato a dissolversi, nonché di programmare l’affetto, di gestirlo digitalmente, una suggestione che oggi, in era social e soprattutto di app di incontri si esplicita più chiaramente di allora. In quest’ottica, il finale forzato dalla produzione Warner, e mai piaciuto né a pubblico né a Craven, assume, invece, una certa valenza tecno-body-horror che richiama alla memoria Tetsuo (1989), che, notare, è però successivo. Cast modesto, con questa sana ragazzona americana - la Kristy Swanson di Buffy - l’Ammazzavampiri, 1992 - che cerca di fare il possibile per mettere in piedi questa ragazza sospesa fra vita e morte. Ad ogni modo, comprensibile la perplessità di critica e pubblico verso il film, da alcuni visto come il peggio creativo di Craven, un compromesso commerciale fallito, mentre altri cercano di apprezzare il mix di registri narrativi. Deadly Friend, dopotutto, è esattamente ciò che appare: un horror ottantino di seconda linea che combina humor volontario, e non, e un’interessante ma non ben esplicitata riflessione sulla tecnologia come protesi affettiva. Bel film, no; i film brutti, però, sono altri.
TRIVIA
Wesley Earl Craven (1939-2015) dixit: "Le paure non sono connesse a lei [Samantha con il chip impiantato], ma alla gente comune che, in realtà, è molto più spaventosa: un padre che picchia un bambino è una figura terrificante. Questa è l'unica persona di cui hai paura nel film... L'idea è che gli adulti possano essere orribili, senza porsi al di fuori di ciò che la società dice essere accettabile". (IMDb.com).
⟡ A quanto riferito dalla stessa Swanson, la testa finta che esplode era imbottita con veri cervelli di mucca che la troupe di produzione aveva raccolto da una macelleria.
⟡ Il robot B.B. è costato oltre $ 20.000. Wes Craven lo commissionò ad una società chiamata Robotics 21. Gli occhi vennero costruiti con due obiettivi fotografici del 1950, un telecomando da garage e un'antenna radio presa da una Corvette. B.B.
⟡ Il film che la vicina, la vecchia Elvira, sta guardando è il Giglio nero (1956), su una bambina omicida.
⟡ In un'intervista con Fangoria, Kristy Swanson ha detto di essersi trovata coinvolta nei tentativi dello studio di costringere Wes Craven a rendere il film più viscerale di quanto originariamente previsto. Sia durante la produzione che durante le riprese, sono state apportate modifiche alla sceneggiatura, sono stati discussi i cambi di titolo (quando Craven ha iniziato il progetto, si chiamava "Friend", poi è stato cambiato in "Artificial Intelligence" e poi in "A.I." prima che i produttori e lo studio si accordassero finalmente su "Deadly Friend"), e ci sono state molte discussioni su quanto violento e sanguinoso sarebbe stato il film finale. Tutti questi problemi hanno anche causato alcuni problemi agli attori.
⟡ Il film è stato pesantemente censurato dalla MPAA ed è stato presentato 13 volte prima di ottenere finalmente un rating R. L'incubo di Samantha sull'uccisione di suo padre, la scena della morte del padre di Samantha, le conseguenze della sua scena di morte e la scena della morte di Elvira sono stati tutti tagliati. Una versione integrale è stata ripristinata nella versione DVD della Twisted Terror Collection pubblicata dalla Warner Bros. il 5 settembre 2007.
⟡ Per la scena che racconta il trapianto del microchip di B.B. nel cervello di Samantha, Wes Craven ha chiesto consiglio al neurochirurgo in pensione William H. Faeth, che ha un cameo nel film come medico legale nella stanza d'ospedale di Sam.
⟡ Dopo questo film, l'attore Laborteaux non ha più lavorato in un lungometraggio ma si è adoperato per prodotti tv, doppiaggio e videogiochi.
Fast rating

Titolo originale
Deadly Friend
Regista:
Wes Craven
Durata, fotografia
91', colore
Paese:
USA
1986
Scritto da Exxagon nell'ottobre 2025 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
