Dracula principe delle tenebre
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Voto:
Due coppie in vacanza in Transilvania rimangono bloccate per la rottura della carrozza. Vengono recuperate e portate al castello di Dracula (Christopher Lee) dove sono accolte da Klove (Philip Latham) servitore del Vampiro. Klove riporta in vita Dracula che vampirizza subito Helen (Barbara Shelley). Ad opporsi al principe delle tenebre, il prete Sandor (Andrew Keir).
LA RECE
Dracula della Hammer in assenza del grande Cushingm, e non è l'unico problema. Però emerge un interessante tema di liberazione sessuale.
Secondo sequel, cioè terzo film della saga Hammer iniziata con Dracula il vampiro (1958). Grande ritorno di Christopher Lee nei panni del Conte anche perché l'allontanamento dai panni del vampiro per crearsi una dimensione attoriale alternativa non aveva portato buoni frutti; Christopher tornò con le pive nel sacco e con la richiesta di non dare voce al succhiasangue, dati i dialoghi pessimi che aveva potuto leggere nel copione affidatogli. Dracula, quindi, non dice una parola, spalanca gli occhi iniettati di sangue, sibila e ruggisce accrescendo così la sua dimensione bestiale ma perdendo qualcosa sul piano del fascino umano. Manca, però, la nemesi del Vampiro, quel Van Helsing perfettamente vestito da Peter Cushing, inaugurando l'assenza dell’attorone che si manterrà fino a 1972: Dracula colpisce ancora. Fra mancanze che pesano come macigni e silenzi di troppo, Dracula principe delle tenebre non funziona granché, sebbene avesse grosse potenzialità. Piacevolmente sinistro l'incipit con gli autoctoni che non ammettono l'esistenza del castello, la carrozza che si muove da sola, i bagagli che finiscono magicamente nelle rispettive camere. Pregevole l'uccisione di Charles Tingwell e la resurrezione di Dracula grazie al sangue del primo appeso come un quarto di bue sopra il sarcofago del Vampiro. Non funziona benissimo, invece, il prosieguo della faccenda con Dracula che prova a sedurre Diana (Suzan Farmer) mentre il marito Charles (Francis Matthews) cerca in ogni modo di salvarla; narrativamente il film ci perde, riducendosi a una serie di episodi interconnessi non scorrevolmente. Da notare il potenziale sessuale della faccenda non solo nella scena erotica in cui Dracula si taglia il petto per far bere il proprio sangue a Diana ma, soprattutto, per come è stato scritto il personaggio interpretato dalla Shelley. Le due coppie di fidanzati ben rappresentano la borghesia inglese ed Helen incarna alla perfezione il perbenismo vittoriano, quindi la sua trasformazione in voluttuosa vampira che annulla, grazie a un morso, la repressione sessuale inflitta da un'educazione bigotta non è affatto cosa secondaria. Bella, oltretutto, la scena dell'uccisione della donna. Meno incisivo il finale del film con Dracula intrappolato nel ghiaccio, trovata che lascia intendere un proseguimento della storia con un ulteriore sequel che sarà le Amanti di Dracula (1968). ⑦ Trivia.
TRIVIA
⟡ Il film fu realizzato quasi contemporaneamente a Rasputin, il monaco folle (1965) usando gli stessi set e lo stesso cast.
⟡ A Londra, il film fu distribuito in double-bill con la Lunga notte dell'orrore (1966).
⟡ Per la scena in cui Dracula risorge dalla tomba aprendo gli occhi, a un assistente al montaggio venne l'interessante idea di eliminare i quattro fotogrammi occupati dall'apertura delle palpebre in modo che il risultato fosse l'apertura improvvisa, scioccata e scioccante degli occhi. Tuttavia, il montatore Chris Barnes aveva già concluso il montaggio della pizza sicché l'idea del primo non venne mai realizzata.
⟡ Quando Helen si becca il paletto nel cuore, questo viene piantato in una posizione troppo bassa del torace tale che non avrebbe potuto colpire il cuore.
⟡ La scena della resurrezione di Dracula fu realizzata montando in dissolvenza 12 riprese realizzate da altrettante telecamere fisse, le quali avevano catturato le ceneri, poi uno scheletro, poi un po' di grasso sullo scheletro, poi la nebbia e così via.
⟡ Nella scena finale si può vedere in cielo la riga di condensa lasciata da un jet di passaggio.
Titolo originale
Dracula: Prince of Darkness
Regista:
Terence Fisher
Durata, fotografia
90', colore
Paese:
UK
1965
Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
