le Amanti di Dracula

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Voto:

Il paese vicino al castello di Dracula vive nella paura anche se il Vampiro è stato ucciso. Monsignor Muller (Rupert Davies) convince il pavido prete del paese a praticare un esorcismo al castello. Il prete cade e, col suo sangue, risveglia Dracula (Christopher Lee) che rende succube il prelato. Dracula si recherà a casa di Muller per vendicarsi dell'esorcismo e vampirizzare la nipote Maria (Veronica Carlson).

LA RECE

Poco convincente il racconto ma convincentissimo il lavoro registico e scenografico. 

Quarto film nella saga vampiresca inaugurata dalla Hammer nel 1968 con Dracula il vampiro. L'avrebbe dovuto girare Terence Fisher, come le pellicole precedenti, ma il regista si ruppe una gamba in un incidente stradale e, così, venne chiamato Freddie Francis, valido sostituto che conobbe fortuna anche con la rivale casa di produzione Amicus. Nei panni di Dracula abbiamo il regular Christopher Lee il quale, dopo qualche indecisione, era tornato a vestire i panni del vampiro nel film precedente. Il Dracula di questo film, però, ha poco da fare di originale a parte farsi venire gli occhi rossi, saltare da un balcone e, naturalmente, mordere sul collo. La cosa che convince meno è l'idea della vendetta che muove Dracula dal proprio castello alla casa di Muller. In ogni caso, Francis fa un pregevole lavoro mantenendo intatta la mitologia vampiresca che si era andata a costruire con le pellicole precedenti ma lavorando di gusto proprio sulla rappresentazione. Infatti, così come i set di Fisher erano realizzati in modo ricco e vivacemente colorato, Francis limita l'uso dei colori, a parte qualche bislacco viraggio seppia, e impone toni slavati con tanto di costruzioni architettoniche spigolose e monocromatiche che ricordano l'espressionismo. Quello che manca al film circa la storia viene compensato parzialmente dal concetto: la dinamica base, infatti, si gioca nello scontro fra fede e ateismo. Come ovvio, la cosa si risolve a favore della religione: era impossibile che il giovane protagonista, che si professa ateo e che deve eliminare Dracula, possa realizzare l'impresa senza una conveniente conversione. Lo spunto di riflessione, tuttavia, è interessante. Resa con elegante stile inglese la componente sessuale: la Carlson che attende a letto la venuta del vampiro non è per nulla male. Nel complesso, gradevole film ma non il più esaltante della serie.

TRIVIA

Frederick “Freddie” William Francis (1917-2007) dixit: "Mi è piaciuto lavorare alla Hammer e negli altri studi; e ho continuato a fare un film dopo l'altro solo perché mi divertivo molto, non mi sono reso conto che non erano film molto buoni. Stranamente, però, anche se ho un credito piuttosto buono come direttore della fotografia, sono ben più noto per tutti quegli orribili film horror!” (ascmag.com).

⟡ L'attrice Christiane Maybach, nei primi anni '60, divenne un sex symbol per la sua somiglianza a Marilyn Monro

⟡ Preceduto da Dracula il vampiro (1968), le Spose di Dracula (1960), Dracula principe delle tenebre (1965). Seguito da una Messa per Dracula (1969), il Marchio di Dracula (1970), 1972: Dracula colpisce ancora (1972), i Satanici riti di Dracula (1973), la Leggenda dei 7 vampiri d'oro (1974). 

⟡ Fu il primo film nella storia del cinema ad ottenere un rating dall'MPAA. 

⟡ La Hammer ottenne il Queen's Award to Industry, una sorta di cavalierato per il lavoro, proprio mentre si doveva girare l'ultima scena che vedeva Dracula impalato da una croce. Sul set arrivarono un gruppo di politici e dignitari che assistettero alla recitazione di Christopher Lee che si contorceva e urlava. Alla fine, un ministro si girò verso la propria moglie e disse: “Quell'uomo è un membro del mio club!” 

⟡ Fu il film che fece incassare più soldi alla Hammer.

Titolo originale

Dracula Has Risen from the Grave

Regista:

Freddie Francis

Durata, fotografia

92', b/n

Paese:

UK

Anno

1968

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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