il Marchio di Dracula

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Voto:

Il donnaiolo Paul (Christopher Matthews) finisce senza volerlo al castello di Dracula (Christopher Lee). Suo fratello Simon (Dennis Waterman) e la fidanzata Sarah (Jenny Hanley) si mettono sulle tracce di Paul con il solo aiuto di un prete (Michael Gwynn) che li mette in guardia sul pericolo rappresentato dal Vampiro.

LA RECE

Il mito di Dracula, quello hammeriano, qui non si discosta dal cliché, cosa che portò poi la casa di produzione britannica a rinnovare il mostro umano, ma a partire dal successivo film.

Quinto sequel sul succhiasangue hammeriano a partire da Dracula il vampiro (1958). La stanchezza si fa sentire e il Marchio di Dracula segna il declino della fortunata serie. La regia venne affidata al prettamente televisivo Ward Baker, il quale, insieme allo sceneggiatore Anthony Hinds (nei credits John Elder), non gradì nessuna importante variazione rispetto a quanto già ripetutamente mostrato nelle puntate precedenti. Questa fiacchezza di tematiche e di rappresentazione verrà rilevata dal pubblico e dalla Hammer che, dal successivo film, inizierà ad aggiornare il mito con toni e spunti più moderni. Ne il Marchio di Dracula, tuttavia, il gioco rimane il medesimo di sempre con un Christopher Lee, in salsa goticheggiante, che non ha da fare nulla di sostanziale se non attendere gli ospiti da vampirizzare, ovvero attori di seconda fila. In qualche particolare, il film si ricollega al romanzo di Stoker: Dracula, ad esempio, cammina sulle mura del castello, si dimostra gentile anfitrione e ha una moglie che lo aiuta e che lui, possessivo, ucciderà a colpi di coltellate al cuore. Curioso il personaggio del servo Klove (Patrick Troughton) legato al Vampiro da una sorta di rapporto sadomaso. Per il resto, tutto si svolge stancamente in seno ai ben noti cliché, ivi compreso un pipistrello svolazzante malissimo realizzato. Con il Marchio di Dracula, la casa di produzione britannica, se non altro, iniziò ad aumentare i livelli di sangue ed erotismo; ciò tuttavia, non fu sufficiente a dar vita ad una pellicola capace di farsi ben volere dal pubblico di appassionati. Per molti, infatti, questa pellicola è la peggiore della serie vampiresca ma si tratta comunque di un vedibilissimo Hammer.

TRIVIA

Roy Ward Baker (1916-2010) dixit: "Questo punto è qualcosa a cui do molta importanza, qualcosa che vale per tutti i miei film. Non ho intenzione di far girare per il set i personaggi come sagome di cartone perché, se lo faccio, diventeranno sagome di cartone, e non va bene" (IMDb.com).

⟡ Preceduto da Dracula il Vampiro (1958), le Spose di Dracula (1960), Dracula principe delle tenebre (1965), le Amanti di Dracula (1968), una Messa per Dracula (1969). Seguito da: 1972: Dracula colpisce ancora (1972), i Satanici riti di Dracula (1973), la Leggenda dei 7 vampiri d'oro (1974).

Titolo originale

Scars of Dracula

Regista:

Roy Ward Baker

Durata, fotografia

96', colore

Paese:

UK

Anno

1970

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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