the Eye
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Voto:
Mun (Angelica Lee) è cieca ma fortuna vuole che, grazie a un trapianto di cornea, la donna riesca a riacquistare una vista che, poi, tuttavia, risulta “espansa”, dato che vede gente morta. Indagando sul passato della donatrice, Mun scoprirà gli strani poteri posseduti da quella.
LA RECE
Buona ghost-story capace di somministrare brividi e tensione soprattutto nella prima parte e una delle pellicole più in vista della prima ondata di horror orientali che ebbero un marcato successo.
Buon successo di pubblico per questo horror orientale diretto dai fratelli Pang che confermeranno un loro personale gusto rappresentativo con Ab-Normal beauty (2004), faranno incursioni nel mercato internazionale con Bangkok dangerous - Il codice dell'assassino (2008) per poi ripiegare sul prolifico e remunerativo mercato hongkonghese. The Eye potrebbe essere virtualmente diviso in due parti distinte, così come succederà anche al film del 2004. La prima, che regala momenti genuinamente terrificanti, è dominata da una fotografia fredda e da un'atmosfera opprimente, in effetti più disperata che spaventosa. I momenti di tensione sono ben costruiti e, come accade di solito nelle pellicole di laggiù, il sangue non è presente. Inusualmente, rispetto alle pellicole orientali, non si fa ricorso a entità dai lunghi capelli corvini. Non è improbabile avvertire qualche richiamo a il Sesto senso (1999) ma i fratelli Pang riescono a costruire un prodotto con una propria personalità che, come lo Stato in cui viene prodotto, sta in bilico fra il gusto occidentale e le remote suggestioni orientali senza che uno dei due approcci prenda il sopravvento. La seconda parte del film è decisamente più confusionaria, meno curata sul piano della fotografia e meno avvincente, imperniata sulla ricerca della verità riguardo la vita della donatrice d’organo. Nel finale, the Eye prende la piega di un Final destination (2000) qualsiasi, con Mun che vede coloro che stanno per morire e che fa di tutto perché questo non accada. Dal punto di vista tecnico, gli effetti speciali sono realizzati con grande cura ma l’esplosione finale ricorda più un action-movie che una pellicola di paura similintimista quale il film appariva sulle prime. Passato ingiustamente in sordina come clone di Ringu (1998) e Ju-On (2002) o come il solito J-horror che non è, the Eye è, invece, una pellicola che, pur non originalissima, mostra molto chiaramente le qualità artistiche dei due fratelli alla console di comando. Un buon horror a cui seguiranno the Eye 2 (2004), the Eye 3 - Infinity (2005) e the Child’s eye (2010) nonché due remake, l’indiano Naina (2005) e lo statunitense the Eye (2008).
TRIVIA
⟡ Nella scena in metropolitana si vede riflesso il volto di una persona nel vetro ma manca il corpo; è molto difficile accor-gersi del particolare mentre si guarda il film. Ora sapete dove guardare. ⟡ Il film è tratto da un fatto di cronaca. Una donna fortemente ipovedente si era operata agli occhi riuscendo a riac-quistare la vista. Scossa psicologicamente da questo nuovo senso, si è suicidata. ⟡ Il titolo in lingua originale si può tradurre come “vedere fantasmi”.
Titolo originale
Jian Gui
Regista:
Danny Pang, Oxide Pang Chun
Durata, fotografia
95', colore
Paese:
Hong Kong
2002
Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
