the Fog - Nebbia assassina

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Voto:

Antonio Bay si prepara a festeggiare il centenario della fondazione. La cittadina portuale, però, ha un passato oscuro che si paleserà nel momento in cui una nebbia mortifera venuta dal mare invaderà le strade e le case. Nick Castle (Tom Welling) e la sua ragazza Elizabeth (Maggie Grace) cercheranno di capirci qualcosa e di salvare più vite possibili.

LA RECE

Meno "creeping death" della nebbia anni '80 e più slasher, con protagonisti giovani e meno mistero. Il comparto attoriale non funziona bene. Buoni gli SFX.

Immancabile remake di un classico di Carpenter (Fog, 1980) diretto da Rupert Wainwright (Stigmate, 1999) e cosceneggiato da Cooper Layle (the Core, 2003). In parte melodramma, in parte ghost-story e per un terzo slasher, questa Nebbia assassina si aggiorna per piacere ai giovani mainstreamer diminuendo l'età dei protagonisti rispetto all'originale. Mentre John Carpenter manteneva il mistero su ciò che accadeva alla cittadina portuale di Antonio Bay, questa versione del 2005 non vede l'ora di svelare ogni retroscena, e la sua protagonista, una Maggie Grace che non convince affatto, si impegna in ricerche ancor prima che avvengano fatti decisivi. In più, moda dei nostri tempi, la stessa protagonista ha visioni (poco) inquietanti del passato che illustrano il perché e il percome. Nel film del 1980, l'entrata della nebbia nella cittadina avveniva lentamente, quasi inosservata, mentre la città continuava a vivere la sua sonnacchiosa esistenza e il terrore si diffondeva progressivamente. Qui, invece, la nebbia arriva veloce e potente come uno tsunami ad invadere strade e case, esce dai lavelli, sfonda le porte e, con tale velocità, impedisce allo spettatore il necessario investimento emotivo. D'altra parte, è difficile provare qualsivoglia trasporto per una storia interpretata da personaggi poco accattivanti: c'è pochissimo feeling fra Tom Welling e Maggie Grace, mentre Selma Blair, convincente, emerge per avvenenza più che per simpatia. Ben fatti gli effetti speciali, sia digitali sia protesici, ma al servizio di scene convenzionali. Come insegnano le regole dello slasher, le prime a morire sono le ragazze che per prime si spogliano. Anche se qualche scena coglie nel segno e la regia ha qualche guizzo, the Fog - nebbia assassina risulta impersonale e superfluo, e stimola, semmai, a recuperare l'originale di Carpenter.

TRIVIA

Rupert Wainwright (1961) dixit: “Perché rifare the Fog? Un mio amico ha fatto un commento molto divertente sul film originale che, a suo modo, è un gran film. L’amico ha detto che è un bel film al 50%. Una delle cose interessanti del film è che è breve e che ti liberi velocemente di questa sensazione del "Che è successo? Perché? Cosa?" Questo è uno degli elementi positivi del film, ma c'è una vasta gamma di informazioni che vuoi ancora sapere sulla cittadina e su quello che è successo riguardo l'incidente” (legacy.aintitcool.com).

⟡ Fergie, la cantante dei Black Eyed Peas, era stata scritturata per recitare nei panni di Stevie Wayne ma un impegno sopraggiunto all'ultimo momento le impedì di firmare il contratto. 

⟡ Durante lo sviluppo dello script, Julia Stiles (Save the last dance, 2001; the Bourne identity, 2002; the Omen - il presagio, 2006) espresse interesse per il ruolo di Elizabeth. La sceneggiatura fu quindi scritta su misura per l'attrice. Quando la Stiles mollò il progetto e fu scelta Maggie Grace, il personaggio di Elizabeth fu riscritto in modo che fosse più giovane e più innocente rispetto alla prima bozza. 

⟡ Debra Hill, la produttrice del film del 1980, morì poco prima che iniziassero le riprese. Per questo, all'inizio dei credits viene riportata la scritta: "In loving memory Debra Hill". 

⟡ Il personaggio interpretato da Tom Welling (Nick Castle) prende il nome dall'attore che impersonò Michael Myers in Halloween (1978). 

⟡ Quando Elizabeth incontra Padre Malone al cimitero, l'uomo sta seduto vicino a una tomba su cui è stato scritto: "MENE MENE TEKEL EUPHARIN". La ragazza chiede cosa voglia dire e il pastore risponde semplicemente che viene dalla Bibbia e che è "la scritta sul muro". La scritta dovrebbe leggersi "MENE TEKEL PERES" e si trova nel Libro di Daniele (5; 25). Il racconto biblico narra di due dita che comparvero dal nulla e scrissero sul muro del palazzo del re Baldassar di Babilonia tali parole. Daniele fu chiamato a interpretarle. I tre termini indicano tre pesi o monete; metaforicamente, è un giudizio contro l'ingiusto re e la profezia della sconfitta di Babilonia da parte della Persia.

Titolo originale

The Fog

Regista:

Rupert Wainwright

Durata, fotografia

103', colore

Paese:

Canada

Anno

2005

Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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