Fog
-
Voto:
Antonio Bay. Un anziano marinaio racconta di un episodio accaduto un secolo prima da quelle parti: alcuni poveri lebbrosi furono uccisi e fu rubato loro tutto l'oro che possedevano; si dice che essi resuscitino per vendicarsi e ciò accadrà proprio la notte in cui il vecchio sta narrando la storia. In effetti, strani fatti iniziano ad accadere e la dj Stevie (Adrienne Barbeau), dalla finestra della sua stazione radio, vede una fitta nebbia che, dal mare, inizia a muoversi verso la cittadina.
LA RECE
Classico anni '80, per alcuni il film migliore di Carpenter ma, forse, piacque "troppo" il tema sociale alla base del racconto. Oggi un po' datato.
Sesto film di un regista che ha saputo regalarci pietre miliari dell’horror come la Cosa (1982), Essi vivono (1988) e Halloween (1978) ma è stato, in altri casi, meno convincente: il Signore del male (1978), Starman (1985) e Fantasmi da Marte (2001). The Fog è ritenuto da molti il vero capolavoro di Carpenter per la compattezza della narrazione e per la bravura dei suoi interpreti, oltre che per una sottintesa critica sociopolitica. Il cast è di tutto rispetto: la scream-queen Jame Lee Curtis, la madre di quest’ultima Janet Leigh, e Adrienne Barbeau (ai tempi moglie di Carpenter) che all’horror non era nuova (Creepshow, 1982; il Mostro della palude, 1982; Terrore sul ponte di Londra, 1985). Gli stilemi orrorifici sono però datati, e benché Carpenter abbia personalmente ammesso di essersi ispirato ai film di Roger Corman, quello stile non sembra ben calzare in un film che ha un'aria talmente anni Ottanta che anche il cinefilo più sprovveduto saprebbe piazzarlo cronologicamente dopo i primi fotogrammi. La paura latita e ciò perché le scene che dovrebbero indurla sono telefonate allo spettatore qualche secondo prima. Il guaio maggiore, poi, è l'aura da film politico che la pellicola si è guadagnata fra i critici. Fog analizza il fenomeno "prettamente" americano del “sins of the father”, ovvero la fortuna dei moderni fondata su un antico peccato, che per gli USA significa quasi sempre un sopruso esercitato sugli indiani o sui neri, e di un recondito senso di colpa che aleggia nella società. Antonio Bay deve la sua fortuna a questo peccato originale: aver ucciso alcuni malati per depredarli dell’oro. Seppure l’idea possa essere spessa, di fatto il film non approfondisce minimamente il concetto che finisce per emerge giusto come suggestione, così come accadrà ne l’Insaziabile (1999). Questa idea antimperialistica che avrebbe colpito favorevolmente una certa critica cinematografica, è davvero così originale o, in alternativa, è stata espressa in modo originale? Non parrebbe. The Fog, per quel che resta, e non è poco, si configura come un tipico horror anni '80 con buoni attori, una piacevole atmosfera, una buona regia e un goccio di noia. Il film non sta invecchiando benissimo e, comprensibilmente, non è il più ricordato fra quelli di Carpenter ma, a guardare il remake he Fog - nebbia assassina (2005), lo si potrebbe rimpiangere.
TRIVIA
⟡ John Carpenter e Debra Hill hanno preso l'idea del film combinando differenti suggestioni: la prima deriva da un viaggio fatto in Inghilterra e nei sobborghi nebbiosi presso Stonehenge, la seconda viene dai racconti della EC Comics degli anni '60 riguardo i morti viventi (lo stesso materiale a cui si è ispirato Creepshow); il terzo spunto è stato preso da una leggenda californiana del 1800 relativa a barche cariche d'oro naufragate sugli scogli poiché ingannate dai fuochi fatui sulla terra ferma.
⟡ Carpenter veste i panni di Bennet, il tuttofare della chiesa.
⟡ L'effettista Rob Bottin recita nei panni di Blake, il fantasma capo.
⟡ Il coroner è stato chiamato dottor Phibes in onore de l'Abominevole dottor Phibes (1971).
⟡ Jamie Lee Curtis e sua madre Janet Leigh hanno recitato insieme in due film: questo e Halloween - 20 anni dopo (1998).
Titolo originale
The Fog
Regista:
John Carpenter
Durata, fotografia
91', colore
Paese:
USA
1980
Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
