Frankenstein contro l'uomo lupo

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Grazie a due tombaroli, Larry Talbot (Lon Chaney Jr.) torna in vita e, tramite la luna, si trasforma in licantropo. Ricoverato e creduto un pazzo omicida, l'unico desiderio di Larry è morire interrompendo, così, la maledizione. La vecchia zingara Maleva (Maria Ouspenskaya) fa sapere a Larry che il Barone Frankenstein può risolvere il suo problema; quindi, l’uomo si reca in Vasaria. L'unico membro della famiglia Frankenstein ancora vivo, però, è Elsa (Ilona Massey), nonché il mostro che si trova congelato nelle fondamenta delle rovine del castello. Con l'arrivo a Vasaria del dottor Mannering (Patroc Knowles) si può tentare di ripetere gli esperimenti del Barone e rimuovere la maledizione di Talbot nonostante la gente del posto non veda di buon occhio le nuove attività che animano il castello.

LA RECE

La Seconda Guerra Mondiale impose di massimizzare la resa delle produzioni spendendo meno. La Universal, quindi, si inventò la fusione di temi e personaggi, cosa che, però, non riuscì in maniera eccezionale.

Frankenstein contro l'uomo lupo fu il quinto film della Universal a proseguire la saga dei Frankenstein e il secondo film, quindi il sequel diretto, de l'Uomo lupo (1941). Ai primi tre film nella serie riguardante il folle scienziato (Frankenstein, 1931; la Moglie di Frankenstein, 1935; il Figlio di Frankenstein, 1939) era stato riconosciuto un notevole fattore creativo mentre la quarta installazione, il Figlio di Frankenstein e ne il Terrore di Frankenstein. Lionel Atwill, memorabile ispettore dal braccio di legno ne il Figlio di Frankenstein fece l'assistente del mad doctor ne il Terrore di Frankenstein, mentre in questo film ha il ruolo di sindaco. Lon Chaney Jr., che fu licantropo nel film del 1941 e Creatura in quello del ’42, torna come uomo lupo. Grande confusione ma, soprattutto, pessima Creatura interpretata da Lugosi, probabilmente il peggior Mostro di Frankenstein di sempre nella serie “classic”. Anche la regia di Neill, noto per aver diretto la maggior parte dei film di Sherlock Holmes per la Universal, non ha lo smalto rintraccabile nella regia di Whale o di Rowland Lee. Frankenstein contro l'uomo lupo, se non altro, interruppe alcune stantie regole del genere consentendo di esplorare nuovi percorsi narrativi, cosa che, però, non avvenne nel modo sperato. Le atmosfere del vecchio horror melodrammatico in bianco e nero, infatti, ci sono tutte.

TRIVIA

⟡ La prima stampa del film includeva Lugosi che, nei panni del mostro, diceva alcune parole. Al test screening, però, il pubblico trovò che l'accento ungherese di Lugosi fosse ridicolo uscendo dalla bocca di un mostro, così le battute dell'attore furono cancellate. È divertente il fatto che Lugosi avesse rifiutato la parte del mostro nel Frankenstein del 1931 proprio per il fatto che la creatura non proferisse parola; oltretutto, l’attore non amava che il suo volto fosse coperto da un trucco pesante. Comunque, cancellando i dialoghi, vennero eliminati i riferimenti alla cecità del mostro, un effetto secondario all'impianto del cervello di Ygor nel Mostro che si vede alla fine de il Terrore di Frankenstein. A causa di ciò, non viene neppure spiegata l'andatura rigida con le braccia a penzoloni della Creatura, camminata che diventerà uno marchio di fabbrica dell’icona cinematografica. Nella metà degli anni '80 fu compiuta una ricerca nei magazzini della Universal per cercare di trovare stampe o negativi della versione originale ma non si è rinvenuto nulla. 

⟡ Inizialmente, Lon Chaney avrebbe dovuto recitare sia la parte del licantropo sia quella del mostro di Frankenstein, però, per questioni di tempo realizzativo, si decise altrimenti. Eppure, in un'intervista rilasciata successivamente, Chaney sostenne che in alcune scene aveva fatto entrambi i mostri. 

⟡ La prima volta che si vede il mostro sullo schermo non si tratta di Bela Lugosi ma dello stuntman Eddie Parker che sostituì l’attore anche nelle scene di lotta con l'uomo lupo. 

⟡ Il film fu girato durante la Seconda Guerra Mondiale. Lo sceneggiatore e soggettista Curt Siodmak era un ebreo tedesco scappato dalla Germania in seguito alla proclamazione delle leggi raziali. Siodmak cambiò deliberatamente il luogo dell'azione dalla Germania a un posto di fantasia chiamato Vasaria, nome che potrebbe essere vagamente tradotto come "città dell'acqua", il che si rifà alla presenza della diga.