il Figlio di Frankenstein

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Voto:

Il dottor Wolf Frankenstein (Basil Rathbone), figlio del noto Barone, arriva dagli USA con moglie e figlio per ereditare il castello del padre. Gli autoctoni gli danno un freddo benvenuto temendo nuove sventure. Il fabbro Ygor (Bela Lugosi), sopravvissuto all' impiccagione ma con il collo rotto, mostra a Wolf la cripta nella quale ha conservato il mostro creato dal barone. Wolf si mette all'opera per ridare vita alla creatura ma, a lavoro fatto, Ygor utilizza il mostro per vendicarsi di coloro che l'avevano condannato a morte.

LA RECE

Godibilissimo gotico dal gusto estetico superiore alla melodrammaticità della recitazione e degli eventi ormai risaputi.

Terza pellicola della Universal sul novello Prometeo e il suo Mostro, che ormai ha assunto il nome del suo creatore (nel film lo si fa notare), prima che la serie si perda in una seria di cloni e seguiti molto meno riusciti. È anche l'ultimo film a vedere Boris Karloff nei panni di un mostro con tratti di umanità, prima che Lon Chaney Jr., Bela Lugosi e Glenn Strange ne facciano un bruto senza cuore. La struttura narrativa del film è quella che poi verrà tenuta buona dai sequel: un parente del primo Frankenstein scopre il mostro e, dopo vari tentennamenti, si butta a trafficare con esperimenti disdicevoli; il mostro, guidato da una mente perversa, farà casino, e i popolani, torce alla mano, chiederanno giustizia. Della pellicola in questione colpisce il recupero dello stile espressionista, almeno per quello che riguarda la scenografia. In Frankenstein (1931) era facile riconoscere l'influenza artistica esercitata da pellicole quali il Gabinetto del dottor Caligari (1919) quando, poi, il gusto espressionista s’era perso con la Moglie di Frankenstein (1935). Lee recupera quello stile riempendo le inquadrature di chiaroscuri, costruzioni spigolose, scale e architetture che proiettano enormi e intricate ombre sui muri. Si tratta di un'architettura particolarmente poco ergonomica ma assolutamente speculare alla tortuosità e all’inquietudine d'animo dei protagonisti, cosa tipica della corrente romantica e gotica. Il film è ben diretto e montato, ricco d’atmosfera e di ambienti con passaggi segreti e ragnatele. Come accadeva anche in pellicole drammatiche come M - il mostro di Dusseldorf (1931), anche ne il Figlio di Frankenstein a una narrazione cupa vengono affiancati siparietti o dialoghi più leggeri se non palesemente comici. Tutti gli attori risultano ben scelti: memorabile l'ispettore Krogh (Lionel Atwill) con il braccio finto da indirizzare anche solo per un saluto o per una partitina a freccette: Krough diverrà icona nell'eccelsa parodia diretta da Mel Brooks Frankenstein Junior (1974). Ottima anche la performance di Bela Lugosi sicuramente più inquietante della Creatura stessa interpretata da Karloff. Particolarmente agitata la performance di Basil Rathbone nel ruolo di Wolf, attore che, contemporaneamente, copriva il ruolo di Sherlock Holmes nei film della 20th Century Fox. Il Figlio di Frankenstein è un godibilissimo gotico dal gusto estetico superiore alla melodrammaticità della recitazione e degli eventi ormai risaputi; nel film, però, in maniera del tutto originale, emerge che il mostro venne rianimato non tanto con la corrente elettrica ma con raggi cosmici che, come ormai conferma la scienza (?), sono portatori di vita. 

TRIVIA

⟡ L'effettista Jack P. Pierce disse che ci volevano quattro ore per trasformare Boris Karloff nel mostro. 

⟡ Danni Dunagan, nel film il piccolo Peter Frankenstein figlio di Wolf, prestò successivamente la sua voce al giovane Bambi (1942) della Walt Disney. La carriera di Dunagan non proseguì nel cinema ma nell'esercito, infatti egli fu marine dal '52 al '77, combatté in Vietnam e divenne agente dell'intelligence americana. 

⟡ Il nome del paese in cui si svolge l'azione si chiamava Goldstadt nei primi due film (Frankenstein; la Moglie di Frankenstein), in questo film si chiama Frankenstein e nei successivi Vasaria. 

⟡ Questa pellicola rappresenta l'ultimo lungometraggio in cui Boris Karloff ha prestato il suo volto al mostro. Comparve nei panni del mostro in una partita a baseball di beneficenza nel 1940. In Frankenstein 1970 (1958) coprì il ruolo di un vecchio barone Frankenstein che dava vita a una Creatura a propria immagine e somiglianza. L'ultima volta che apparve col trucco della Creatura fu in un episodio delle serie tv Route 66 (1960) intitolato Lizard leg and owlet wing. Complessivamente, Karloff vestì i panni della Creatura sei volte in tutta la sua carriera. 

⟡ Il film fu inizialmente girato a colori ma si decise di convertirlo in bianco e nero quando ci si accorse che il make-up del mostro non rendeva bene a colori. La famiglia Karloff possiede alcune fotografie fatte sul set che rivelano che il trucco della creatura era verde e Sara Karloff, sorella di Boris, ha concesso di mostrare queste foto nel videogioco “The Interactive History of Frankenstein” (1995) e nel direct-to-video 100 Years of horror (1996). Alla fine degli anni '80, nei depositi della Universal, fu scoperta una bobina del film in Technicolor che però fu subito rubata dalla scrivania di uno dei dirigenti che l'aveva in custodia. 

⟡ Con i suoi 99 minuti di durata, il Figlio di Frankenstein è il film della Universal nella serie degli horror-classici a durare di più, anche se la versione spagnola di Dracula (1931) durava 104 minuti. La maggior parte dei film Universal del tempo duravano meno di 80 minuti, cosa che serviva ad au-mentare il numero delle proiezioni nei cinema. 

⟡ Il personaggio di Ygor non era presente nella bozza intitolata "The Son of Frankenstein" scritta da Wyllis Cooper il 20 ottobre 1938. Il regista Lee era indispettito dal modo in cui la Universal trattava Lugosi, il quale veniva pagato solo 500 dollari a settimana (9300 dollari del 2020) perché aveva disperato bisogno di lavoro, così, Lee riscrisse la bozza per dare più risalto a Ygor in modo che Lugosi potesse avere una paga migliore. Il personaggio di Ygor muore nel film ma torna nel seguito (il Terrore di Frankenstein, 1942) benché, inspiegabilmente, il suo nome diventi Igor.

Titolo originale

Son of Frankenstein

Regista:

Rowland V. Lee

Durata, fotografia

99', b/n

Paese:

USA

Anno

1939

Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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