the Human Centipede II
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Voto:
Martin (Laurence R. Harvey), guardia di un parcheggio sotterraneo sito a Londra, è un uomo disturbato causa molestie subite dal padre. La sua attuale ossessione è il film The Human Centipede e la possibilità di realizzare l'operazione chirurgica là illustrata. Arriverà a rapire Ashlyn Yennie, una delle attrici che avevano partecipato al film, facendola venire in UK con la promessa di un finto casting.
LA RECE
Sul podio fra i film in assoluto più ributtanti e violenti, il che, sfotunatamente, non significa malfatto. Un film che vive in un universo a sé che pochi frequentano (fortunatamente).
The Human centipede II: full sequence conferma Tom Six come shocker di professione e regista professionale. Six riesce a far sprofondare la sua visione lucidamente orrorifica in un abisso di depravazione e lordura cambiando radicalmente registro stilistico rispetto a quanto visto in the Human centipede (2009). Il gioco, ora, diviene metacinematografico e s’ingaggia un nuovo villain interpretato dallo sconosciuto Laurence R. Harvey che immola il suo corpo e la sua bruttezza alla ragione dell'arte. Il Martin da lui incarnato è un omino obeso, un folle demente sorta di incrocio fra Dad (Mum and Dad, 2008) e Frank Zito (Maniac, 1980) riletto con il patetismo di Ciprì e Maresco. In un universo degradato all'inverosimile e desaturato a una semplice e splendida scala di grigi, Martin è vittima e carnefice di un mondo senza nessun personaggio positivo con il quale lo spettatore possa identificarsi. In the Human Centipede II non c'è pietà semplicemente perché in quel girone infernale non sembra esistere quel sentimento. La brutalità che esprime il film negli atti, nel linguaggio e nella messa in scena è elevatissima e, a tratti, quasi insopportabile. Il regista, rischiando il caos per overbooking, inanella tutte le situazioni più archetipicamente ributtanti: stupro su minore, bruttezza, malattia mentale, insetti, merda, violenza su donne gravide, e sangue, tanto sangue in un incubo umano in cui il bizzarro e l'onirico richiamano da vicino il primo Lynch. Manca il colpo di genio del precedente film e, nel carnaio, la grande interpretazione di Harvey viene oscurata dalla volontà di mostrare, nero su bianco, ciò che nel primo film veniva più finemente suggerito. Troppo complicato, troppo violento e troppo underground per stuzzicare la massa, the Human centipede II rimarrà un guilty pleasure del cinefilo estremista. Seguirà the Human centipede III - final sequence (2015).
TRIVIA
⟡ Il 6 giugno 2011, la censura britannica (BBFC) si rifiutò di dare un certificato a questo film rendendone, quindi, impossibile sia la proiezione nelle sale sia la vendita in DVD. Il 6 ottobre 2011, tuttavia, la BBFC concesse un vietato ai minori di 18 dopo 32 tagli per un totale di 2 minuti e 37 secondi.
⟡ Il film fu girato a colori ma, per tutto il tempo delle riprese, il regista lo pensava in bianco e nero, quindi lo convertì in monocromatico poiché riteneva che potesse essere più spaventoso.
⟡ Al provino, il regista chiese a Laurence R. Harvey di "stuprare" una sedia, cosa che l'attore fece prontamente e magistralmente, ottenendo la parte.
⟡ L'idea per il film venne al regista quando una persona gli chiese se avesse mai pensato che qualcuno potesse copiare nella realtà il soggetto del primo film.
⟡ Non appare nessun titolo di testa.
Titolo originale
the Human Centipede II (Full Sequence)
Regista:
Tom Six
Durata, fotografia
91', b/n
Paese:
Olanda, UK, USA
2011
Scritto da Exxagon nell'anno 2013; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
